lunedì 27 marzo 2017

Non fa niente.



Oggi ci mettiamo in contatto con la dottoressa, perché sì. Fabullo sta ogni momento un pochino peggio: le crisi lunghe non stanno aumentando troppo, ma sono sempre più lunghi i momenti in cui rimangono sottotono e lo disturbano tantissimo. Probabilmente, grazie al baracchino, non siamo in emergenza assoluta: non piange tutto il giorno, mangiucchia, riposa tantissimo. Però ha bisogno di moltissime ore di sonno, è sempre tanto disturbato, e, secondo tutti quanti noi, in certi momenti ha male, forse mal di testa: abbiamo fatto il punto venerdì a scuola, dove sono bravissimi ad osservarlo e valutarlo, e siamo tutti d’accordo. Venerdì, ad esempio, ha avuto una crisi lunga: poi c’era il laboratorio di musica, che a lui piace moltissimo, e ha chiesto di essere portato fuori, con la mano a tenersi la testa.
Insomma, è possibile che dobbiamo accontentarci perché meglio di così non si può fare. Però con la dottoressa ci parliamo, perché il limite non sappiamo più quale sia. E, se ci dice di andare giù, ci andiamo con la valigia.
Per cui abbiamo passato il fine settimana consci di questa cosa e abbiamo mandato avanti le cose più urgenti da fare, perché è tutto un’incognita. Lavatrici pronte per avere vestiti, tenendo conto anche che ha piovuto assai è stato già un lavoro; cibo pronto; spesa fatta; qualcosa per la onlus; non prendere nemmeno mezzo impegno: che non li prendiamo mai, ma nemmeno con il pensiero, nemmeno dire che in settimana cucino le melanzane, per intenderci.
E quindi, siamo quasi tranquilli, in questo esatto istante, giuro: nel senso che abbiamo cercato di non pensare troppo, abbiamo fatto una cosa dopo l’altra limitandoci a quella e a nemmeno sette secondi oltre, goduti ogni momento in casa che fosse anche solo passare dalle ciabatte di  casa a quelle del giardino e viceversa, solo per dare la misura del romanticismo della faccenda. E sentiamo la dottoressa.
Abbiamo anche tagliato l’erba: perché ieri pomeriggio non pioveva più, e c’era tanta luce e caldo alle cinque, così abbiamo fatto stare un pochino Fabullo fuori, con il cancello aperto, così tutti l’hanno salutato.
In 4 per tagliare l’erba, 5 minuti di lavoro perché siamo sempre lì che piantiamo  ma il prato è una roba da 6 metri quadri forse; ma  in 4 perché bisognava monitorare La Rana, è lì, controlla che stia lì, che non salti giù all’improvviso, tu vieni avanti piano, non spaventarla.
Abbiamo aperto lo zaino di Fabullo tornato da scuola e abbiamo trovato una sorpresa: questo bel biglietto, con annesso disegnino, ma un lavoro fatto bene, con tempo e impegno, preparata la bustina, un bellissimo disegno. Con la dedica di un amichetto. Dio salvi gli amichetti di Fabullo.
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA RAGAZZI!!!
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Anonimo ha detto...

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forza forza forza
forza forza forza
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Luana ha detto...

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Paola ha detto...

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FORZAFABIOOOOOO
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Siamo tutti con voi... sempre!
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Nonna Roby ha detto...

Noi incrociamo sempre, soprattutto in questo cambio di stagione che può essere un poco critico per Fabullo. XXXXXXXXXXX
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Che pensiero gentile quello dell’amichetto che ha fatto il disegno, e quanta fantasia dimostra questo bimbo!!! Tutti vogliono bene a Fabullo sorridente e dolcissimo!!! Un abbraccio grande e bacetti.