lunedì 20 marzo 2017

L'arte dell'ordine sparso.



Ho chiacchierato un sacco con la rana in questo fine settimana. Secondo me l’avrai già rintronata di chiacchiere, dice Paulo Aimo Che Sa Tutto. Ma lei sta lì brava ad ascoltare, intanto, mica va via. E chi lo sa, magari è l’equivalente degli gnomi e degli elfi nordici. Comunque è simpatica.
Con Fabullo è andata, certo che vederlo bene è un altro paio di maniche: le crisi sono tante, di sottofondo,   anche se gestibili a casa. E questo è ciò che un pochino ci frega: perché, abituati al peggio, non sappiamo più se dobbiamo intervenire o no; oppure, anche vedendo le rilevazioni del baracchino l’ultima volta, se dobbiamo ringraziare tutti i santi e basta, e che cos’altro si potrebbe fare.
Probabilmente la soluzione migliore sarebbe raccontare tutto quanto alla dottoressa e lasciare che decida lei, anche per scaricare un po’ di peso. E, contemporaneamente, è talmente continua la necessità di stare dietro a Fabullo che, tutte le volte che si addormenta, uno va fuori a zappare, e a parlare con la rana Sibilla.
Diventa l’arte di fare le cose in ordine sparso, senza mai fare mezzo programma, ogni volta che Fabullo fa un sonnellino si fa una cosina, per cui è venuto fuori: che abbiamo piantato una camelia e una mimosa, fatto una torta al limone, tolto un poco d’erba, attaccato troppo poche lavatrici perché ho zappato, stati un attimo seduti fuori con la rana così a fare niente, chiacchierato con un amico che lavora al vivaio facendogli tutte le domande più badòla di questa terra in fatto di giardini, festeggiato la festa del papà cuocendo il riso venere intanto che facevamo la doccia a Fabullo, diviso la torta al limone con il vicinato che ha messo dentro la testa, fatto anche la spesa a turni, pulizie zero assoluto, finito Erri De Luca. E in  tutto questo pasticcio ci sarebbe eccome stata una mail alla dottoressa, ma è uno di quei pensieri che si rimandano, come l’organizzarsi per vedere la cardiologa. La scusa ufficiale è anche che stiamo aspettando per la botulina, una data in cui andare, per non fare quelli che stressano per avere una visita e poi la cancellano perché ne arriva un’altra: che poi, ovviamente, è un discorso che la dottoressa accetterebbe tranquillamente, figuriamoci, è proprio una scusa e basta, per consentire lo stacco del cervello in tutti gli attimi possibili.
Vabbè, basta piagheggiare. Oggi Fabullo va a scuola, speriamo che se la goda.
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA RAGAZZI!!!
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Luana ha detto...

E si torna sempre lì..... in quel giardino manca un quattro zampe peloso, altro che rana Sibilla! ;)
Forza Fabio!!
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Anonimo ha detto...

Io sono più per la rana.
Forza Fabullo!
Salvatore A

Paola ha detto...

Spero sia stata una giornata positiva.... E Sto decisamente con Luana riguardo le zampe pelose....
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FORZAFABULLO
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Nonna Roby ha detto...

Saluti da parte mia alla rana Sibilla…
Ha trovato un bel giardino la ranocchia, e ci sta benissimo tra un fiorellino ed una erbetta profumata!!! Per quanto riguarda parlare con la rana, se ti può consolare, io parlo con la lavatrice, con l’orsacchiotto di peluche e con le piante in vaso del terrazzo…!!! (senza ottenere risposte...)
Bacini e ganascino