martedì 22 novembre 2011

Anche il due.

Ci siamo tutti un po’ ripresi, Michi ha pianto ancora un pochino quando è andata dai nonni e Frida non le è venuta incontro.

E’ ovvio che Frida ci manca tanto, quindici anni non sono mica tre giorni; poi ci sono tante cose dietro, anche il ricordo di quando eravamo sereni con niente, per esempio.

Fabullo è stato di nuovo bravissimo: ieri ha assodato il numero due e oggi si parte con il tre. Mi sembra con la faccenda dei tre orsetti e riccioli d’oro e le scodelline e le seggioline e i lettini e tutta quella faccenda lì.

Anche ieri Rosalina mi ha detto che è proprio ma proprio intelligente, ma anche testone quando vuole, anzi quando non vuole fare una cosa. Per cui ci scappa il castigo e allora si fa furbo.

Mi ha anche ribadito che non è per niente scontato che un bambino sia così integrato nella classe, anche dal punto di vista delle attività e non solo dal punto di vista relazionale: nel senso che il programma di Fabullino è adattato per seguire ciò che fanno gli altri e tutte le maestre, non solo le sue, sanno che cosa sta facendo e lo coinvolgono.

Sicuramente a lui la scuola sta veramente dando tanto e gli piace: sicuramente starebbe anche volentieri a casa, ma è davvero contento di andarci.

Stiamo organizzando le terapie per Natale, visto che ora sappiamo che dobbiamo rivedere il medico di Varese a fine gennaio.

Ci abbiamo pensato tanto e poi pensato e ripensato, perché decidere il giusto è sempre un mistero e una fatica.

Ci sembra di poter dire che sia importantissimo tornare in Germania, per le onde d’urto e la terapia manuale, in modo da consolidare al massimo il risultato della botulina e salvaguardare l’anca.

Loro chiudono tra Natale e Capodanno, quindi non riusciamo a piazzare completamente le due settimane nelle vacanze: stiamo aspettando conferma, ma dovrebbero prenderci dal 2 gennaio in poi.

E, pensandoci e ripensandoci, abbiamo deciso che in questo momento ci sembra meglio privilegiare la scuola rispetto all’iperbarica: lì ci servirebbe un mesetto e quindi faremmo tante vacanze. E ci sembra talmente un momento magico che abbiamo paura di rompere l’equilibrio.

Quando ci penso meglio, noto che alla fine viene sempre fuori che abbiamo paura di qualcosa: di perdere scuola perché va così bene, di non fare l’iperbarica e chissà se in questo momento è giusto, roba che facciamo un elenco che neanche l’enciclopedia britannica.

Insomma, proviamo così, in questo momento ci sembra la cosa giusta. Forse la cosa più giusta sarebbe proprio quella di piantarla di aver sempre paura, e basta.

Buona giornata.

Angela

11 commenti:

Bubietta ha detto...

Le scelte che fate non sono mai a caso. Sono sempre frutto di un lungo studio e quello che ne viene fuori è senz'altro il meglio per Fabullo. Quindi non posso che essere d'accordo con voi.
Forza Fabio e Forza famiglia Aimo!
Tutto andrà per il meglio!
Ah una cosa: sbaglio o qui c'è qualcuno che fa finta di non sentire che alla Miki e a Fabio servirebbe un gattino??

Don paulo ha detto...

si!!! chiedi ad Angela, io sono favorevole

angela ha detto...

no comment.

Paola ha detto...

gattinoooo
gattinoooooo
gattinoooooooo
gattinooooooooooo
Dai Angeluccia, Angelina, Angelissima.... gattinooooooo!!!!
Please... (faccina supplichevole)

Miaoooo a tutti
XXX GO AIMI!!! XXX

BOOG ha detto...

Forza Fabullo!!!

Bubietta2 ha detto...

aaaah ho capitoooooo!!
si aspetta il nataleeeee....

angela ha detto...

mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

Giovanni ha detto...

Solo chi non fa niente non sbaglia mai, mentre tu e Paolo fate sempre cosi' tanto per il vostro pargolo. Gli eccellenti risultati ottenuti fino ad ora vi danno ragione. La paura...beh, dopo la badilata sui denti che vi ha dato la vita e' piu' che comprensibile, basta non farsi immobilizzare da questa paura, e non e' per niente facile. Pizzicotto a Fabullo.

BOOG II ha detto...

Qualcuno mi ha detto che accudire un cane comporta anche un impegno giornaliero. Perché il cane ha bisogno di uscire almeno tre/quattro volte al giorno.

Anonimo ha detto...

Se invece il cane è ben addestrato, gli si può dare le chiavi di casa, così lui esce per i suoi bisogni e poi rientra.

Nonna Roby ha detto...

Dispiace anche a noi per la dipartita della simpatica Frida, che nonno Giorgio chiamava Fridotta.
Quindici anni sono molti per un animale, circa 105 anni dei nostri.
Comprendiamo il dolore di tutti quanti ma adesso i nonni probabilmente adotteranno un altro cagnolino che possa far guardia e compagnia.
Progressi ottimi, presto saremo al numero tre ed oltre.

Un bacio a tutti.