giovedì 10 novembre 2011

Un pò di cose che non capisco.

Allora, adesso vi dico un’altra piagaggine: ieri Fabullo ha studiato la storia della mela.

Che prima è un semino, poi arriva il contadino che lo pianta e lo bagna e nasce la pianta con le mele: e Fabullo ha capito tutto e ha sempre indicato le immagini giuste. E poi si è perso alla fine: la mela ce la mangiamo e rimane il torsolo con i semini e li si è persi, ‘sto torsolo era veramente un’entità sconosciuta.

Insomma, bisogna studiare ancora per non essere somari. Così ieri sera a cena abbiamo fatto la dimostrazione pratica e siamo arrivati al mitico torsolo, usando le immagini della scuola contemporaneamente. E Fabullo ha fatto più o meno sessanta mila capricci, perché lui a casa i compiti non li fa.

Per la faccenda razzo, ci devo pensare. Magari faccio richiesta di una fornitura extra di buoni tetraggine.

Non so, una di quelle storie tipo quella dei punti jolly, che ti danno se compri quattro barattoli da 322 grammi di sottaceti alla paprika danese.

LA PAOLA sta dicendo che sto delirando. E adesso sta dicendo delle altre cose che non vi posso ripetere solo perché sono segretissime.

Però le maestre mi hanno anche raccontato che, oltre ad avere imparato la storia della mela, è sempre più attento alla sua mano sinistra.

Oggi andiamo da Barbara per accompagnare le maestre, perché adesso che conoscono Fabullo da un paio di mesi vogliono delle altre dritte per andare avanti. E vale sempre il discorso che poi in sala d’attesa incontriamo le mamme che si stupiscono da morire di incontrare delle maestre così brave.

Intanto continueremo a seguire cosa capita nella nostra capitale, con le discussioni delle nostri comari. Io ragionerò anche da casalinga frustrata, ma mi sembra che le cose potrebbero, sotto certi aspetti, essere un po’ più semplici.

Per esempio, mi sembra che quando un gruppo di persone, di qualunque provenienza e colore, si è dimostrato inadeguato a svolgere i propri compiti, non dovrebbe sentirsi sempre autorizzato a dettare legge per il futuro. Forse potrebbe esserci la possibilità che quelle persone cambino e le comari in questione vadano a lavorare da qualche altra parte: forse che la loro paura è proprio quella di dover lavorare?

Altro ragionamento da casalinga frustrata: se i conti familiari non tornano è ovvio che dobbiamo trovare soluzioni. Ma prima di tagliare il pane e il companatico, quello che non arriva direttamente dalla Norvegia per esempio, la brava casalinga guarda se si possono tagliare altre cosette, no? E non si potrebbe fare lo stesso discorso a livelli un po’ più alti? Mi sembra che qualche cosetta la si troverebbe eccome…

Forse le casalinghe dovrebbero farsi gli affari propri e comprare meno pane.

Buona giornata.

Angela

9 commenti:

Don Paulo ha detto...

Avanti con il Governo tecnico, a casa tutti gli altri, fatta eccezione per alcuni desiderati in Tribunale!!!

Bubietta ha detto...

Secondo me un bel gruppo di casalinghe al governo farebbero riquadrare il bilancio Italia in meno di 6 mesi!!

Forza Fabullo!

Giovanni ha detto...

Sottaceti alla paprika Danese...ci credo che ti danno i punti jolly se ne compri 4 alla volta. Politica e buonsenso sono come l'acqua e l'olio. Ho sempre odiato i compiti a casa, Fabullo sono con te e se insistono troppo, prendili a..."torsolate". Pizzicotto.

angela ha detto...

... chissà se il giovanni lo racconta ai suoi pargoli di quanto gli piacevano i compiti a casa.
...o è meglio mantenere il segreto di stato???????????

BOOG ha detto...

Certo le persone normali ridurrebbero le cose superflue ma i nostri aspiranti politici amano il brivido e gòli ostacoli insuperabili. Mi fanbno una penba quelle persone che ancora difendono Mister B.
FORZA FABULLO STUDIA PER BENE LA STORIA DELKLA MELA.

anna ha detto...

Bubietta mi ha tolto le parole dalla bocca!!
Fabullo, nn ti preoccupare, domattina ti porto le dixie (che dopo colazione fanno di un bene.....)... però forse sapere come le fanno ..... è meglio di no!!!
ciao aimiiii :)))
anna e i cinque :)

Nonna Roby ha detto...

Caro Fabio, la storia del semino di mela non è delle più semplici. Anche noi alla tua età abbiamo avuto le nostre difficoltà a capire la botanica. Vedrai che piano piano capirai, ed anche cose più difficili. Per tutti e per tutto ci vuole tempo.
Importante è non arrendersi mai, come stai facendo tu ed i tuoi pazientissimi genitori e bravissime maestre.
Un grande bacio con annesso ganascino.

Giovanni ha detto...

Ai miei pargoli gli dico tutto, anche che non mi piacevano i compiti a casa. Pero' li devono fare lo stesso punto e basta e non gli dico niente delle "torsolate", quello si segreto di Stato. Ora ditemi se questo e' un problema di quarta elementare:

Un quadrato contiene 9 quadratini, 3 per lato. Utilizzando UNA VOLTA SOLA i numeri da 1 a 9, sistemarli nei quadratini in modo che la loro somma sia in orizzontale, sia verticale che obliqua dia sempre 15 indipendentemente dal punto di partenza.

Non chiedetelo a me che ho 25 anni, NEH'?!

Zio Alberto ha detto...

Andare a fare la spesa oculatamente, scegliendo prodotti a km zero, di stagione, premiando le aziende che rispettano l'ambiente ed i diritti dei lavoratori, punendo chi alza i prezzi in modo indiscriminato o non rilascia la ricevuta fiscale è un impresa difficile perché quotidianamente, appunto, si fa la spesa. Ma è un'azione che può decidere, può negare il consenso ad un cieco e bieco consumismo.
Una casalinga, pardon, una Casalinga intelligente svolge quasi una funzione sociale (oltre che un lavoro vero e proprio, anche se non riconosciuto) perché decide.
"Che lavoro fai? Niente, sto a casa..., faccio la casalinga." Come se non fosse un lavoro, come se una casalinga non potesse dire la propria, protestare, incidere un poco sulla realtà economica e finanziaria di una collettività.

È certamente molto più comodo e meno responsabile andare a votare ogni tanto turandosi il naso e denigrando gli eletti per ciò che poi fanno.

Quindi dico: VIVA LE CASALINGHE INTELLIGENTI!