E' un pò una storia.

Undici ore di sonno filato fanno sì che uno sia un pochino un’altra persona, nèh?

Stanotte è rimasto Paulo Aimo con Fabullo e io con la Michi, tra un po’ ci diamo il cambio.

La notte tra giovedì e venerdì era stata abbastanza mistica: la saturazione non teneva e abbiamo aumentato l’ossigeno; è andata meglio, ma funzionava solo se Fabullo stava sul fianco destro, probabilmente consentiva alle zone meno colpite del polmone di espandersi.

Ieri mattina era ancora così; in tarda mattinata abbiamo ripetuto i prelievi e poi il Primario Santo Subito ha deciso di utilizzare una pompa particolare per l’ossigeno, che lo eroga riscaldato a temperatura corporea, umidificato, a volumi maggiori e pressurizzato se necessario.

E di lì in poi è andata molto meglio.

Il problema è poi stato che dormiva sempre sempre, probabilmente l’infezione è proprio debilitante: per cui non sono riuscita a svegliarlo per farlo mangiare e soprattutto bere; così ieri sera hanno deciso di prendergli una vena per idratarlo, almeno siamo tranquilli: avevamo rimandato le flebo il più possibile, perché non tengono mai a lungo e, quando la solita vena si rompe, prenderne un’altra è mistica; per cui volevamo farlo quando proprio serviva, e ieri serviva.

Poi ieri sera ha cenato e, a quel punto, fatto anche pipì: mai nel pannolino, stacchiamo un secondo l’ossigeno e si va in bagno dove si fa veloce veloce.

Stanotte mi ha detto Paulo Aimo l’Assistente che Assiste che hanno trigato un po’ con la saturazione perché si è smosso il catarro, che è bene, e quindi respirava male: poi gli infermieri gli sono stati dietro con i lavaggi nasali ed è andata.

Intanto ieri sera sono arrivati i nuovi esami del sangue che non sono mica così brutti rispetto alla radiografia pietosetta: per cui fa proprio pensare all’origine virale della cosa.

Ieri mattina ho chiesto al Primario Santo Subito se ne usciremo da questa brutta storia: e lui mi ha detto che ovviamente sì, che ci vorrà solo un po’ e che dobbiamo stargli dietro bene bene.

Da vedere è proprio un piccino, stanco morto e pallidissimo.

Buona giornata.

Angela