Giornatina.

Forse di questa sera riavremo l’acqua calda, perché con le pentole e le brocche sarà pure una roba romantica modello 800, ma anche un tantino scomodo.
Ieri pomeriggio sono uscita per andare a prendere Fabullino a scuola e faceva caldo, giuro. C’erano tre gradi, sopra lo zero dico, e veramente era caldo. Deve essere quello che dice un Eschimese quando arriva, che ne so, a Copenaghen a gennaio, ecco.
La sottoscritta ha passato ancora una di quelle giornate abbastanza pietosette, di quelle che non si sa bene dove appoggiare la testa: ma siamo in netto rialzo.
Intanto rialzo o non rialzo, stamattina dobbiamo essere assai digurdìti per uscire di casa intorno alle sette e mezza: facciamo gli esami del sangue per dosare il depakin, e andiamo a fare il prelievo dai nostri pediatri a Ivrea. Intanto lo visitano anche, così valutiamo se dobbiamo fare la visita urologica di cui avevamo parlato l’anno scorso quando eravamo stati ricoverati per quell’infezione. Poi abbiamo avuto un po’ di cosette più urgenti e questa è un po’ passata in cavalleria.
Più che altro spero di non posteggiare ad Aosta, perché vabbè che fa calduccio, magari meno due invece che meno dieci, però insomma…
Poi oggi vediamo anche Barbara e i terapisti occupazionali. Giornatina insomma.
Ieri Fabullo dava di matto con entusiasmo sconfinato tutte le volte che si parlava degli sci. Indicando bene i piedi per far capire meglio.
Poi con Damiano è riuscito a spingersi un po’ con la mano sinistra, che bravo.
Buona giornata.
Angela