lunedì 24 febbraio 2014

Liscia.



Notte andata liscia: tra sabato e domenica Fabu aveva tossito un po’ e ieri sera stava ricominciando.
Per cui non so se eravamo più preoccupati o distrutti, nel senso che è davvero un bel mix: la notte del fine settimana è quella dedicata al recupero occhiaie ad oltranza sul bilancio settimanale, perché è l’unica in cui non suona la sveglia. E invece è stata assai bianca, ma senza shopping e musei annessi!!!!!  E ovviamente ci facevamo domande sul proseguimento della cosa. Per cui le occhiaie fanno pandàn con il colore delle scarpe, perché lo stile è innato, ovvio.
E invece è andata bene, meno male meno male e ancora meno male. Respiro lungo insomma, che non si ferma tra le solite prima e seconda costa, per intenderci.
Poi è arrivato il tutorino per il braccio che abbiamo acquistato negli Usa, per la nobile ragione che costava poco: non è molto contenitivo, forse è un po’ troppo morbido. Però abbiamo sempre visto che se usiamo strutture troppo rigide diventa controproducente, Fabu ci spinge contro e basta. Però armeggiandoci un po’, aggiungendo dei velcri per rendere la leva più efficace, ce la possiamo fare: per cui la mano si apre e anche il gomito si rilassa, che vuol dire che stiamo facendo la cosa giusta visto che al gomito in sé non ci arriviamo. E anche lì respiriamo un attimo, perché quel polso ci sta veramente preoccupando, è sempre troppo flesso e comunque dolente. E non sappiamo nemmeno esattamente perché, nel senso che è precipitato clamorosamente dopo il ricovero di gennaio. Ora che avremo l’apparecchio per le vibrazioni in prestito proviamo un pochino ad approfittarne, e speriamo che tra quelle e il tutorino vada liscia, senza dover ricorrere a botuline varie che sulla mano sono sempre imprevedibili nei risultati.
Le logopediste si stanno appunto organizzando per rivedere la collega esperta in ausili di comunicazione tecnologici, per raccontare dove sono arrivate e capire se si possa già richiedere una prescrizione specifica, oppure sia meglio avere altre certezze per non sbagliare. Posso dire che meno male che ci pensano loro e che siamo fortunati? Nel senso che spesso ai genitori viene consigliato, giustamente, di recarsi ad esempio in centri appositi che si occupano di tecnologie di questo tipo: dove sono bravissimi, per carità, ma vedono il bambino per un solo giorno senza conoscerlo davvero. E si torna con dei consigli, o delle prescrizioni, che poi si rivelano poco utili nella quotidianità: e, se sono già prescrizioni, hai voglia poi a fare delle modifiche. Insomma, il lavoro per corrispondenza non ha sempre tanto senso. E siamo appunto fortunati perché invece ci pensano le logo in prima persona a incontrare i colleghi giusti, e se le proposte non sembrano adatte viene fuori subito e si va oltre, senza perdere settimane intere nella direzione sbagliata. Insomma, ci sono cose che le madri degeneri non ce la fanno a fare.
Volevo dire che la mattina è già bello chiaro e quindi la scuola sta finendo, dicono qui di fianco a me. E che il derby è andato come al solito, ma ci sono cose che si affrontano con l’opportuno senso della nobile dignità tragica, almeno quella di Antigone, per intenderci.
Buona giornata
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

Forza Fabioooooo!!!
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BOOG ha detto...

Forza Fabullo!!!
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Nonna Roby ha detto...

Qui a Torino tempo bello, un poco fresco ma è ancora inverno anche se qualche margheritina e qualche violetta fa già capolino nei giardini. Incroci vari perché le notti filino... lisce senza tosse!!!