Non per parlare del tempo....

Io lo so che abitiamo sotto le Alpi a febbraio, e quindi vedi te. C’è poco da dire, insomma. Ma ieri, dopo l’ennesimo carico e scarico carrozzina e l’acqua fredda che scorreva fin nelle orecchie, un pensiero alle Baleari l’avrei anche fatto.

Non per lamentarsi, nèh? Ma così, per riscaldare il cuore, ma anche le mani e i piedi. Immagine assai poco romantica, ma che rende l’idea. Fabullino al coperto, per fortuna: perché c’è sempre chi copre la carrozzina con l’ombrello e poi vai subito di cappottina modello astronauta.

Per cui poco fa, tirando su la tapparella e vedendo la luce dell’alba nel cielo chiaro, bèh, avrei volentieri attaccato con il tifo da stadio. Insomma, uno fa l’eroe volentieri contando ciecamente su qualche ricompensa cosmica, ma anche faticare un tantino meno ogni tanto non fa proprio dispiacere. Leggi tra le righe: arrivati a sera, ieri ne avevamo tutti quanti veramente basta!!!!!!

Ieri sono arrivata a scuola ed era sepolto dai bambini: perché erano tutti presi ad attaccare le figurine dei cucciolotti, avanti e indietro nell’album, contenti come delle pasque tutti quanti. Oggi arrivano degli educatori a fare il laboratorio sulla favola: per cui non si studia, questo è il punto, l’essenza da cogliere.

Invece la Michi prende la pagella, per cui siamo in fibrillazione da fine quadrimestre, alzi la mano quale venticinquenne non se la ricorda. Così vi racconto l’ultima di Paulo Aimo Alunno Modello: un paio di settimane fa c’era una mamma della onlus che fa l’insegnante, una signora simpaticissima. E intanto che aspettava la figlia si è messa a lavorare, appunto per la fine quadrimestre: era lì che girava pagine e faceva medie. Per cui entra Paulo Aimo, la guarda, realizza e dice: o mamma, che ansia!!!!!! Aveva scritto in fronte (è un modo di dire, giuro, non sto sottolineando niente!!): ecco, adesso, chiama me e mi chiede qualcosa.

C’è stata una risata generale.

Buona giornata.

Angela