Quelle considerazioni domenicali.

Io lo so che c’è una poesia e un’armonia, e la faccenda che tutto nasce da 1,618 e Fibonacci e tutte quelle robe lì. Però non ce la posso fare e il rapporto tra le palline blu e quelle bianche disegnate nel libro mi lascia perplessa; dopo che abbiamo diviso uno per l’altro, mi chiedo ancora il perché.

Quindi concludiamo la matematica della domenica mattina e l’armonia io la trovo nell’arrosto con patate che ho appena provveduto a tirare fuori dal forno e che ho opportunamente avvolto per far solidificare la salsetta. D’altra parte non è che uno pretenda di essere quello che non è: per cui, io in mate capra sono e capra resto. Amen.

Però i bambini vanno invogliati alla sfida e alla scoperta, al piacere di imparare e di risolvere le situazioni, al non arrendersi, la palestra di vita e tutte quelle menate lì. Anche se hanno le madri degeneri, oltre che capre. Per cui con la Michi ci siamo messe d’impegno e ho fatto anche la faccia saputa. Chissà se anche le altre madri pensano seriamente ad andare a ripetizione. Chissà se hanno trasportato la moka oltre confine in aereo. Chissà.

Qui giornata dipinta. Di quelle che bisognerebbe portare i bambini a prendere l’arietta perché crescano sani belli e forti come Aidi (me l’ha detto LA PAOLA che si scrive così): però quelli che hanno le madri degeneri cambiano programma, perché le suddette hanno bisogno assoluto di riposare. Per cui si alzano prima di tutti, che vuol dire comunque alle otto e non prima perché è festa,  per prendere il thè (ma quanto ne hai bevuto oggi, mia cara, dice LA PAOLA)  e pensare all’arrosto e al rosmarino perché fanno bene all’anima.

Buona giornata.

Angela