Piaga, ne prendo atto.

Proviamo  a partire con calma ma tranquilli, vale il discorso del non preoccuparsi ( o non troppo) di cui ieri.

La notte è andata un po’ meglio. Gli effetti di quelle robe buone che mi hanno dato in ospedale direi che sono finiti, visto che distinguo di nuovo le porte, per intenderci!!!!!

Oggi rimaniamo a casa perché, comunque, la terapista è ad un corso: e va bene così, perché il viaggio  sarebbe stato proprio duro. Stamattina il grosso è sistemare Fabu per portarlo a scuola, e poi riposo.

E poi, magari, si spera anche che passi del tutto così siamo tranquilli.

Lo so che sono una piaga, per una svariatissima serie di motivi, non è mica una novità.

Solo che in queste situazioni viene fuori come sia difficile doversi occupare di qualcuno che dipende in tutto e per tutto da noi. Per  cui ogni problema, piccolo o grande, per forza si ingigantisce, visto sotto questa prospettiva: perché uno, sempre per forza, proietta le cose in futuro e dice come faremo. E anche non solo in futuro, per altro, ma anche oggi. Anche perché, è assolutamente assodato, che non è che uno ha la sicurezza che tanto ci sono, per esempio, i servizi sociali che supportano:  giusto per non fare i polemici, ma la famosa assistenza domiciliare che permette alla persona di rimanere nel proprio ambiente e di risparmiare sulle strutture, prevede in sostanza un intervento di un’oretta quotidiana. Ma tanto poi c’è l’accompagnamento per pagare le badanti: oopppss, dimenticavo un dettaglio così importante.

E quindi fatemi prendere un’altra tazza di tisanina. Manco thè. E’ un po’ una mestizia!!!!!

Ieri in casa riposo pinnacola e monopoli. Qualche considerazione calcistica, sobria perché sono signora nonché sportiva ad oltranza. Per cui chiedo solo a Boog se ha visto il Toro e lì mi fermo.

Buona giornata.

Angela