Facciamo che, prima di svegliare Fabullo per prepararlo e
partire per Torino, vi conto una simpatica storia con il timbro dell’inps.
Allora: siamo andati a fare la visita di revisione dell’invalidità
e poi ci è arrivata a casa una bella raccomandata con il verbale e scritto bene
bene di inserire una serie di dati entro un mese dal ricevimento.
Il sito dell’inps fa piangere, ovviamente perché la
sottoscritta è mentecatta, e quindi sapevo ci sarebbe voluto il suo tempo e un po’
di telefonate: per cui Fabu deve essere a scuola. Quindi ieri mi ci sono messa.
Entriamo nel sito, area personale, pin e tutto quanto. I famosi
quadri in cui dovevo andare non li trovo nemmeno morta: dopo un quarto d’ora mi arrendo e parto con il
numero verde.
Digita questo digita quello dimmi chi sei ripeti dimmi
quando sei nato resta in attesa: dopo un quarto d’ora cade la linea.
Da capo, qui e là, di su e di giù, dopo venti minuti arriva
l’operatore: spiego tutto, mi dice cosa aprire: una roba intuitiva quanto la
formula dei sali d’ammonio, non ci sarei arrivata nemmeno piangendo
ugro-finnico. Non era: accertamento invalidità per dire, era una roba che,
giuro, non mi ricordo nemmeno più.
Per cui comincio ad inserire dati; poi mi chiede validità in
corso del verbale dal… al: ma io ho solo la data del verbale in sé e non una
scadenza, cosa devo fare? E cade la linea.
Allora provo ad andare avanti da sola e metto la data
precedente la maggiore età di Fabu, perché ci hanno detto che arriva fin lì: ma
il sistema mi dice che non è corretto.
Ripartiamo con la telefonata. Arriva un altro operatore e
gli spiego dove sono arrivata: aspetti signora, quando lei inserisce il numero
del verbale il sistema lo riconosce e la fa proseguire. Ah sì? A me dice che
non trova niente. Allora ci prova lui: e mi dice che questo numero non è stato
ancora inserito nel sistema (il numero che manda l’inps non è stato inserito
nel sistema dell’inps, spettacolo) e quindi non posso fare da sola, deve andare
in un patronato.
Ma devo fare tutto entro un mese, ora che vado in patronato,
mi danno appuntamento e tutto quanto non so se faccio in tempo. E lui: ma quale
mese? I 30 giorni che sono scritti qui. Ma qui dove? Ma sulla raccomandata,
gliela leggo!!!! E lui mi dice che non ne sa niente, che secondo lui non è vero
e che posso fare tranquilla e andare al patronato. Cade la linea.
Io comincio seriamente a preoccuparmi: Fabu finisce scuola a
fine maggio, metti che si pigli un’influenzina sciocca come l’anno scorso e
finisce a metà maggio, niente di grave ma l’avevamo tenuto a casa prima tanto
ormai era fatta. Lo so che bisogna stare tranquilli e non pensare male, che è
solo metà aprile, però il nostro tempo scorre in un altro modo, tra visite e
grane varie, in realtà un mese significa
qualche ora per fare delle cose.
Nuova telefonata, nuove attese, nuovo operatore. Che mi
dice: il numero di verbale non è stato inserito perché quello non è il verbale definitivo dell’inps, quello vero
deve ancora arrivarle. Quella è la comunicazione della commissione medica che ha
visto Fabio, accettato tutto e fatto il verbale.
Come ? chiedo scusa? Questa è una raccomandata dell’inps,
nella prima riga c’è scritto che Le trasmettiamo il verbale definitivo dell’accertamento
sanitario…. E non è vero? E no, vede? C’è scritto sanitario, è solo la
commissione che comunica. Quindi la riga in cui c’è scritto che devo inserire
tutta una serie di cose entro trenta giorni dal ricevimento della presente, non
è vera nemmeno quella? No, seguirà il verbale vero e proprio.
Ma è una raccomandata dell’inps e c’è scritto verbale definitivo!!! Può essere,
ma non lo è.
Quindi? Quindi non deve fare niente per ora e aspettare.
Metto giù il telefono senza sapere se ridere o piangere. Durata
del giochetto: più di due ore. Cioè tutta la mattina. Sistema tutto per Fabio
per portarlo in fisio e tornare a casa e avere la cena per lui ed è ora di andare a scuola.
LA PAOLA, che ha sempre ragione, mi dice che dovevo chiedere
se eravamo su scherzi a parte. È vero, sarebbe una consolazione. Invece sembra
tutto molto ma molto vero. La percezione di essere in balia delle onde, di
parlare con un ente supremo kafkiano dove la mano destra è completamente
sconnessa dalla sinistra. Pensieri che partono: è lo stesso sistema che dovrà
occuparsi di Fabullino un giorno, quando invece di un bambino delizioso e
intelligente sarà un adulto da lasciare in pigiama per non faticare troppo
tanto è uguale e qui mi fermo. E poi le
madri sono sempre depresse, forse perché dicono la verità e non sono sempre
sorridenti perché non fanno le illuminate e predestinate.
Ieri sera ne parlo con Paulo Aimo Perplesso che mi chiede:
ma in conclusione, entro fine mese devo
portare al lavoro il rinnovo della 104… e dov’è?
E quindi devo partire e andare all’inps: questa settimana
abbiamo troppe urgenze per la onlus, la prossima settimana ci vado, sperando mi
bastino le ore in cui Fabullo è a scuola. Una follia totale.
Vabbè. Andiamo a fare l’eeg che è meglio.
Buona giornata.
Angela
6 commenti:
Roba da matti... E' sempre una lotta...
Forza Fabio XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Speriamo almeno che la visita di oggi vada per il meglio!
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incroci positivi per la giornata di oggi!!!
FORZA FABULLO!!!
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"sono senza parole" non e' esattamente quello che penso... ma dire quello che penso sarebbe da oltraggio al pudore quindi confido solo in un buon esito dell'eeg e tengo le mani a freno sulla tastiera.
Forza ragazzi, forza Angela e sempre XXXXXFORZAFABULLOXXXXX
Avrei un bel po' di parolacce da urlare verso questo illuminato ente italiano... Non è giusto che si debba avere a che fare con simili storture. La gente paga e poi i servizi non sono all'altezza.
Dalla parte di Angela e Fabullo, un miliardo di volte! Salvatore A
Donna Angela SANTA SUBITO!!!
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