martedì 23 maggio 2017

Altro che maratona.



Oggi ricarico (faccio il mitico upload) la rendicontazione CRT. Che ero tutta orgogliosa di me stessa, che ci avevo messo poco, che ero stata bravissima: e ieri è arrivata la comunicazione che c’era un errore in una tabella. E quindi guarda e riguarda e, giuro, ho fatto lo stesso, medesimo, identico errore dello scorso anno: rendicontazione perfetta, infatti il sistema l’aveva approvata, ma due righe spostate in un accidenti di tabella. Almeno sono coerente nella babbionàggine, pensare che ci avevo guardato 17 volte dicendo Come sono brava quest’anno.
Quindi ho rimesso tutto a posto,  e oggi devo ricaricare tutto, che poi ieri Fabullo si era svegliato, voleva alzarsi, la cena bruciava, eccetera eccetera. Sarà il primo lavoro da fare questa mattina, dopo aver districato il caos post partenza di Fabu per la scuola, perché chi si si ferma è perduto: tutto potrebbe sempre succedere e mai lasciare nulla in sospeso. Dio salvi le progettiste, che adesso ci sono loro, è rassicurante per la galassia che tutto ciò non sia sempre in mano mia.
Così Fabullo si è alzato, la cena pronta e spenta per avere poi anche la possibilità di mangiarla, a quel punto l’ombra era arrivata e abbiamo potuto stare un pochino fuori a fare vita sociale, così le cose diventano più tollerabili.
Dalla sospensione del frisium Fabu è decisamente meno isterico, è proprio evidente. Disturbatissimo però sì: per fortuna fa diventare matti solo a casa, a scuola riesce comunque a combattere il malessere, abbastanza per godersi l’ambiente. L’epilettologa mi diceva che, a scuola, sicuramente lui combatte di più perché è motivato, diciamo che è un aspetto soggettivo; ma è pensabile anche il dato oggettivo, più volte verificato, per cui l’attivazione riduca proprio il substrato epilettico, per una diversa azione dei neurotrasmettitori. È chiaro che è un equilibrio, però, sempre tutto da scoprire: perché invece la stanchezza può fare l’effetto opposto. Insomma, il mitico cinematografo.
Con il cibo è molto ma molto complessa, la faccenda, purtroppo anche a scuola, che era sempre stato il nostro asso nella manica. Anche ieri sera abbiamo inscenato tutta una commedia, per distrarlo in modo da fargli aprire la bocca. E ci accontentiamo di dosi minime. E, quando è fatta, siamo nelle condizioni di uno che ha corso la maratona. Non contiamo le calorie e non pesiamo lui, non ne abbiamo il coraggio. I nostri medici non ci fanno mai l’elenco di domande opportune: ma gli date le cose che gli piacciono? No, solo rognone fritto. Ma cercate di farlo divertire, di motivarlo? No, abbiniamo ogni forchettata ad uno strumento di tortura. Gli fate fare delle cose che gli piacciono, per fargli venire fame? No, lo lasciamo tutto il giorno in una stanza al buio.
Ecco, Dio salvi i nostri medici che queste domande non ce le fanno mai, né la pediatra e né l’epilettologa.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA RAGAZZI!!!
FORZA FABULLO!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Luana ha detto...

Forza Fabio!!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Che sia una buona giornata!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Anonimo ha detto...

Incrici incroci incroci
xxxxxxx xxxxxxxx xxxxx
xxxxxxx xxxxxxx xxxxxx
xxxxxxxxxx xxxxx xxxxxxx
Forza Angela!
Forza Fabio!!!!!
forza famiglia Aimo!!!!!!!!

mammadoni ha detto...

Sempre forza Aimo!!!!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX