C'abbiamo.

C’abbiamo il seggiolino del bagno, c’abbiamo il seggiolino del bagno: da cantarsi sulle note di C’avemo la bevanda màggggica, noto precedente letterario, perché la cultura prima di tutto.

Ce l’abbiamo davvero. Ieri mattina passavano i minuti e non arrivava nessun messaggio dal tecnico per disdire l’appuntamento: insomma, sembrava vero. E poi è arrivato, e funzionava tutto.

E quindi oggi faccio il doppio giro stamattina, per portare l’altro seggiolino a scuola, e poi basta, rimane lì. Capiterà solamente il giovedì pomeriggio, il venerdì mattina e il lunedì pomeriggio e il martedì mattina: perché ci sono i trasferimenti tra le due scuole. Ma in tutti gli altri viaggi no, vuol dire recuperare ogni volta almeno un quarto d’ora libero. E quando si coglie l’attimo, un quarto d’ora non ha prezzo. Uhhh, ma quante storie, bisogna pensare su grandi confini, con ampi respiri, non bisogna attaccarsi ai dettagli, Lei dà troppa importanza alle cose, Signora mia: e vabbè, è assodato che siamo un branco di isterici, da queste parti.

Da agosto a maggio: e non pensiamo a come sarebbe andata non avessimo avuto quello della scuola a disposizione; se non abitassimo qui dove si risolve sempre tutto; non pensiamo.

Insomma, ce l’abbiamo. Adesso aspettiamo la carrozzina, ho detto al tecnico che ci organizziamo con un nuovo appuntamento quando i pezzi sono arrivati, è inutile farlo prima.

E per stamattina non riesco ad andare molto oltre con i pensieri, perché sto assolutamente meglio ma sono ancora un po’ nella fase dei postumi e la giornata di ieri è stata assai pesantina: sostanzialmente sembro passata sotto un intero convoglio di autotreni. Per cui bisogna ripartire apprezzando ciò che si ha: nel nostro caso, il seggiolino del bagno.

Non è vero: anche le tende con i fiori rossi, e i termosifoni che stamattina sono partiti perché è frizzante, e il bucato  da stendere perché è pulito, e il torrone da mangiare, e Amos Oz da leggere. Insomma, abbiamo un sacco di cose da cui ripartire stamattina.

Buona giornata.

Angela