Le cose da pensare. E quelle che è meglio di no.

Oh sì!!!! Gli amici inaspettati sono stati una sorpresa. Ma quelli del blog non si discutono, non scherziamo neanche per scherzo!!!!!! Noi sappiamo che sono lì, che ci sono, che bellissimo pensiero.

Sì, Fabullo tante crisi. Per fortuna, non si sa bene per quale santo, non l’hanno infastidito troppo a scuola: pare che sia stato proprio di buon umore. E meno male, perché invece a  casa ha recuperato il giusto: ieri mattina, prima di uscire, ne avrà avute mille. Al pomeriggio, dopo la nanna, siamo stati fuori in giardino, verso le sei, con una bellissima temperatura, ed è sempre stato lì con la testa bassa e la faccia brutta.

Mi sa che devo riscrivere alla dottoressa: mi sa che la nostra mail si è persa tra le mille che riceve ogni giorno. Non l’ho sollecitata tramite le infermiere perché non siamo in emergenza come prima di Pasqua, però mi sa che  è meglio che la cerchiamo di nuovo: più che altro per capire se dobbiamo continuare con questo frisium, che non sta servendo a nulla. Se nulla si può fare, ne prendiamo atto ma  ci piacerebbe non prendere un quarto antiepilettico; non fosse altro perché non è proprio una passeggiata darglieli. Santo baracchino che ci fa comunque stare a casa nostra.

Certo che arriviamo a sera, dopo che, per  farlo mangiare, ci siamo messi in tre a fare una scena da avanspettacolo, che per cenare noi a turno organizziamo una serie di giochi per tenere buono lui; ecco, siamo un tantino provati, diciamo così. Per la fatica di fare le cose e per la fatica di non pensare al senso delle cose, al tempo che passa, a quelle quisquilie lì. Vietatissimo.

Buona giornata.

Angela