Adesso ve ne conto una spettacolare, di quelle che capitano
solo a quelli del blog.
Ieri pomeriggio ho fatto il doppio giro a scuola a
Montalenghe perché oggi il seggiolino del bagno va ad Orio. E tra un giro e l’altro,
sono riuscita ad arrivare in ritardo di qualche minuto a riprendere Fabullo.
E sono quelle robe che uno non è che può inventarsi la
galleria, il semaforo, la coda alla rotonda, l’ingresso al parco divertimenti,
la manifestazione sindacale: ci sarà un chilometrino di strada bella tranquilla
fra le colline e i boschi. Diciamo che, rispetto alla mia scusa, sarebbe più
plausibile dire che c’era la mietitrebbia che andava ai due all’ora e non sono
riuscita a superare: che funzionerebbe poco perché è dura che ci sia quel
traffico da non superare, e comunque non è stagione.
Ma io sono arrivata in ritardo perché c’era una tartaruga
che attraversava. Giuro. Sembra la scusa del bambino che non ha fatto i compiti
e inventa il satellite caduto sui libri di scuola. Ma c’era veramente una
tartaruga che attraversava. Per cui sono arrivate un po’ di macchine insieme,
che vuol dire 4, ma è già strano, tutti fermi, strada bloccata, scendere,
guardare questa qui che camminava indefessa tra un lato e l’altro, sono tutti
boschi, toglierla di lì, poi io sono andata davvero a prendere Fabullino ma sicuramente alla fine
qualcuno l’ha portata a casa, erano lì che pensavano a chi aveva il giardino
più al sicuro dalla strada. Insomma, quelle scuse meravigliose.
Ma la cosa più meravigliosa è che poi l’ho raccontata al
vicinato e ce ne fosse uno, dico uno, che si sia stupito: tutti hanno detto: Ah
sì? Chissà chi era, chissà se era la nostra che è scappata l’anno scorso, era
una che amava camminare. Come se fosse la cosa più normale del mondo, come
avessi detto un gatto un cane un capriolo una biscia. No, la risposta è stata Chissà
chi era. La tartaruga. Niente da fare, questo è il vicinato per noi, sembra
fatto con lo stampino apposta.
Invece oggi pomeriggio andiamo con gli altri bambini di
quinta a visitare le medie: Fabullo sarà contento, perplesso, speriamo non
troppo spaventato ma non credo perché ci sono anche gli amici e le Maestre. Noi
siamo contenti ma con delle enormi perplessità per come si sta svolgendo la
faccenda: perché ci era stato detto, già due anni fa, che le cose sarebbero
state fatte in modo diverso, con più incontri per conoscerlo. E poi non se ne è
fatto niente. Sostanzialmente, avevamo
capito male noi. Veramente: se la maestra al tempo, non ne avesse parlato anche
con la logopedista, che se ne ricordava benissimo, arrivavo a pensare di essere
una visionaria delirante.
Per cui: Ma sì, faremo, anche il prossimo anno, poi vedremo,
quando ci sarà l’insegnante, ma state tranquilli. O per carità,
tranquillissimi. Forse, invece di fare il laboratorio archeo storico, saremmo
stati più lieti di sapere come pensano, ad esempio, di capire se Fabullo
semplicemente non c’ha voglia o se ha le crisi, visto che sono comunque
particolari: forse avrebbe avuto senso passare qualche ora in collaborazione
con le maestre che lo conoscono benissimo. Adesso, a metà maggio, pare che poi
ci sarà sicuramente un incontro “tecnico”, solo con Fabullo, tra le due scuole,
ma con calma, senza vederlo in un contesto vero, poi vedremo, non si sa ancora
bene chi ci sarà, ma poi tanto va tutto bene, state tranquilli.
Io ho comunicato che prendo atto di tutto quanto, collaboro
com’è dovuto, ma non sono obbligata a dire che concordo con la metodologia. Prendo
atto. Punto.
Il punto è che siamo stati dei babbioni a pensare che le
cose sarebbero andate in maniera intelligente: e quindi ci siamo illusi,
abbiamo pensato che qualcosa funzionasse come dovrebbe. Invece, va solo come al
solito. Però, va detto, che noi siamo degli isterici.
Buona giornata.
Angela
5 commenti:
Grande Angela! Sempre fantastica nel raccontare anche la tartaruga!!
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E speriamo in bene per le medie..... Qui si che ci vogliono gli incroci!
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FORZA FABIO!!
FORZA FABULLO!!!
FORZA RAGAZZI!!!
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Pero' voglio pensare che nonostante tutto le cose funzioneranno comunque per il nostro magico guerriero!!!
Fooooooooorza Aimo
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Tenera la storia della tartaruga! Però non si sa chi fosse, che dilemma... Almeno non è stata urtata dalle ruote, e questo è già una cosa buona.
Incrocio per tutto, in autunno inizierò gli incroci per la scuola media, ma pensiamo positivo anche per questo per adesso!
Un abbraccio a tutti
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Forza e coraggio
In verità c'è una tartaruga in ciascuno di noi, quante volte ci piacerebbe andare piano piano piano? C'è tutto un mondo che ci scappa quando siamo costretti a correre... Purtroppo.
Forza Fabullo!
Salvatore A
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