lunedì 8 maggio 2017

Lievi e profondi.



Fine settimana caratterizzato dall’arrivo, così, caduto dal cielo, di Amici  che non vedevamo da anni: a cui vogliamo molto bene, che sono sempre lì, nei nostri pensieri, nei momenti in cui è bello pensarli;  e che sappiamo anche che ci sono, che se vogliamo sono lì; ma che poi non vediamo mai perché, nella stanchezza generale, nella necessità di fare le cose essenziali, passano in cavalleria.
Appunto: sono arrivati inaspettati, incrociati per caso, come dire, sapete quelle cose lievi? Che per noi non richiedono impegno, e che fanno piacere e basta? E lo so che siamo delle piaghe a mettere sempre le mani avanti, a dire che non possiamo fare nulla che poi ci stanchi: perché le cose faticose, quando sono belle, danno anche la carica. Diciamo che la faccenda vale quando i ritmi sono degli altri, quando avere il tempo di mangiare e dormire sono situazioni scontate, e non conquiste mai scontate ogni giorno.
È che bisogna ragionare su piani di valori diversi.
E, appunto, però poi arrivano gli incontri lievi, ma, come dire, profondi, che lasciano un bel segno.
Tra l’altro, lupus in fabula, o cacio sui maccheroni, o che cade a fagiolo, mettetela come volete: uno di questi vecchissimi amici, che non vedevamo da circa dieci anni, è il coordinatore dei servizi sociali di una grandissima città. Che non c’entra niente con la nostra zona, che non è chiamato in causa per intenderci. Uno bravo, che non fa politica, che al massimo la subisce quando si taglia tutto, sempre per intenderci. È che, tristissimo, guardava e diceva: Parliamo linguaggi diversi, che tristezza. E, appunto, gli raccontavo che uno dei motivi, ad esempio, per cui io ai tavoli sulla disabilità non ci vado più, è che passiamo il tempo, ogni santissima volta, a fare gli schemini su quali siano i bisogni dei disabili: ma santo cielo, ogni volta? Un servizio costituito da decenni da assistenti sociali, assistenti domiciliari, medici, educatori, insegnanti, infemieri, deve ancora definire quali siano i bisogni? Perché se definiamo i bisogni possiamo fare progetti più mirati, che vuol dire ricevere finanziamenti: giustissimo, si fa così. Ma ogni volta dobbiamo ridefinirli? E cadere dalle nuvole quando tali bisogni vengono fuori, con le facce solidali del Davvero? E la volta seguente ripartire esattamente dall’inizio? Perché, nel frattempo, non è cambiato assolutamente niente. Ma cerchiamo di essere seri. E questo nostro Amico taceva e basta: e l’ha detta giusta, parliamo linguaggi diversi.
Comunque: questa ve l’ho raccontata perché, davvero, cadeva a proposito con quel che si diceva. Però la cosa che è rimasta è che questi incontri, inaspettati e lievi, ci hanno scaldato il cuore. Come dire: se le persone che abbiamo incontrato sono queste, allora non abbiamo sbagliato tutto quanto
Fabullo ha avuto tantissime crisi, dormito tanto di giorno per recuperare e molto meno di notte. Però ieri, nel tardo pomeriggio, quando finalmente c’era il sole, l’abbiamo tenuto in giardino un’oretta: e sono arrivati i ragazzini del vicinato a salutarlo. Loro non fanno niente di particolare, se non quello che è giusto: vanno avanti i indietro, girano con le biciclette, fanno i loro discorsi davanti a lui.
La Michi sabato mattina ha fatto l’esame di inglese: di cui non sappiamo i risultati ma era bella tranquilla.
Io invece ho fatto la collaudatissima crostata: solo che, quando è stata ora di mettere il limone nella pasta frolla, il limone non c’era. E non c’era nulla di simile in casa. E quindi ci ho messo il passito, quello delle vigne qui dietro: che non è uguale. Posso confermarlo perché la sto mangiando, diciamo che è proprio qualcos’altro.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Luana ha detto...

Forza ragazzi!
Che bello l'arrivo improvviso degli amici, toccare con mano la vicinanza delle persone che vi vogliono bene è tutt'altra cosa che del semplice messaggio sul blog. Spero che con i loro abbracci vi possa essere arrivato anche l'abbraccio di tutti noi.
Forza Fabio! queste crisi devono diminuire.....
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
GALASSIE DI INCROCI POSITIVI XX
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Paola ha detto...

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FORZAAAAAAAFABIOOOOOOOOOOOOOOO
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W GLI AMICI!!!!
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Nonna Roby ha detto...

Aggiungi un posto a tavola che c'e'un amico in piu'... come dice la canzone e poi continua dividi il companatico, raddoppia l'allegria... Che bella cosa gli amici, godiamoceli quando ci sono.
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX per le crisi di Fabullo e perche' stiate bene tutti 4!!!!
Un abbraccio