Quattordici.

Missione tutorini prima parte compiuta: ho avuto la richiesta in mano di persona personalmente con un tempo d’attesa intelligente, quello di leggere quattro paginette che altrimenti non avrei letto, per intenderci. E poi recapitata direttamente allo sportello dell’apposito ufficio in cui dovrò tornare tra una settimana per ritirarla. Per intanto incomincio a imperversare con il tecnico ortopedico per un appuntamento: l’obiezione giusta è che come facciamo se poi non te li autorizzano? Tu comincia a darmi l’appuntamento tanto me li autorizzano sì perchè non c’è ragione che non capiti; e se va bene mi dài appuntamento oggi e io ritiro la suddetta scartoffia comunque prima che ci vediamo.

Penserà una serie di cose che non può dirmi e che io capirò perché sono enormemente intelligente e me ne farò una ragione. Conscia, comunque e lo ribadisco per l’ennesima volta, di essere fortunatissimi per tempi e modi. Poi che ci accontentiamo della sufficienza politica o aspiriamo a qualcos’altro, vabbè, potremmo discuterne fino al futuro anteriore.

Stamattina la pianificazione prevedeva una missione onlus per l’acquisto di qualche scatola in cui mettere un po’ di cose: ma ieri sera la situazione prometteva di nuovo qualche accidenti addominale, per cui la macchina  è rimandata esclusivamente a oggi pomeriggio. Brava mia cara, dice LA PAOLA, ogni tanto sei un filo meno badòla del solito: perché LA PAOLA sa sempre come dire le cose e coglie sempre l’essenza.

Anche perché ieri ha piovuto che ci mancava solo il buon Noè e le strade erano una roba a metà tra la piscina e la Parigi – Dakar bagnata. Come dire, guida un tantino impegnativa.

Ieri Fabullo ha letto 14 parole intere giuste su 21: nel senso che doveva scegliere la parola giusta tra 4 proposte, senza nessuna immagine. La domanda di mamma è stata: ma sarà un caso? La risposta di Barbara: caso o non caso, sarà bene che si impegni e continui a lavorare.

Buona giornata.

Angela