Quelli del pomeriggio.

Ieri giorno di pausa dalla fisio, e l’obbiettivo era andare alla biblioteca. Poi è stato meglio lasciar perdere, anche perché non avrei saputo dove rintracciare il buon Noè, vista l’acqua che veniva giù a quell’ora. Per fortuna abbiamo evitato la grandine, che sta flagellando i dintorni.

Poi il temporale è finito, è arrivata la Michi e c’era anche lo scorpione sul muro del giardino. Che ogni tanto capita, abitando in campagna. Ma questo era grosso, e stavamo tutti e tre lì a guardarlo, perplessi. E quindi abbiamo fatto l’unica cosa da fare in questi casi: parlare con il Pier Francesco, perché lui è sempre saggio in queste situazioni.  Se non vuoi lasciarlo lì, va spostato indossando dei guanti da giardino. Col cavolo, facciamo l’altra cosa intelligente da fare in questi casi: aspettare Paulo Aimo Risolviproblemi.

Fabullo era assai perplesso, guardava quella roba lì e non sembrava gli piacesse molto. Poi ne ho parlato con LA PAOLA, altra cosa da fare: perché comunque ha il Pargolo Insettologo, Naturologo,  o come si dice, Scienziato insomma. Che infatti voleva venire a vederlo: solo che a quel punto Paulo Aimo l’aveva fatto traslocare in strada. E non avevo proprio voglia di richiamarlo, per altro chissà come si chiamava.

Perché c’è chi scopre la massa del neutrino, le leggi dei massimi sistemi, scrive l’enciclopedia britannica, prepara lo strudel con tutti i sacri crismi; e chi osserva lo scorpione sul muro. Chissà se tutto ciò ha un senso; o è almeno un modo per arrivare a sera con altri pensieri che non siano i soliti.

Non compaiono allergie a quel farmaco; le crisi sono troppe ma non di più. Insomma, andiamo e aspettiamo. Da qualche parte ci deve anche essere la possibilità che le cose vadano meglio: come sempre, siamo troppo disordinati per trovare quel Da qualche parte. Vabbè.

Certo che sono proprio noiosa. Dico sempre quelle.

Buona giornata.

Angela