Poi magari.

Ieri è stata una bella giornata perché ha fatto il diluvio universale ma noi ci siamo sempre mossi in tempo e ci siamo bagnati pochissimo.

Perché ho ritirato lo stendibiancheria per tempo e scriverò un libro: La mia vita con lo stendibiancheria.

Perché abbiamo piantato i bulbi dei gladioli e anche quei fiori gialli che adesso non mi ricordo e non mi dite che però, se ho guardato la luna, e le maree e quelle cose lì, noi abbiamo piantato; tra l’altro, con il suddetto diluvio universale abbiamo una discreta sicurezza che il terreno sia stato bagnato.

Perché  sono arrivati gli Zietti e anche le ciliegie, rosse e grosse come rubini, mammasanta, e Paulo Aimo il Saggio ha colto l’essenza: tu ringrazia sempre che Nussgnùr ha fatto le ciliegie con l’osso, perché altrimenti non ti dico quante ne mangiavo.

Perché ho avuto macchina e gasolio per trasportare Fabu a scuola e a logo.

Perché ho letto l’Alligatore e mi piace sempre.

Perché abbiamo visto Shawn the Sheep.

Perché sono andata avanti con il progetto per la Onlus che è la complicazione delle cose semplici ma intanto sono al buono.

Perché mi sono messa d’accordo con LA PAOLA che appena torna lo scorpione lo regalo al suo Pargolo Scienziato, perché non è che si possano tarpare le grandi capacità di un infante. E per di più Luana mi conforta anche, figuriamoci.

Insomma, per una serie di buone ragioni.

Quindi pensiamo a quelle robe lì: perché in logo Fabullo ha avuto almeno diciottomila assenze. E lo so che per ora dobbiamo aspettare perché siamo a 2.5 di quel farmaco e dobbiamo arrivare a 25 quindi non lo sta sostanzialmente prendendo: però siamo stanchi di vederlo stare male.  Ma proprio stanchi morti, stufi persi, basta e avanza, e potremmo andare avanti all’infinito.

Per cui pensiamo ai bulbi dei gladioli, vàh, che va bene così.

Poi, magari, se nessuno mi parla insieme è anche meglio.

Buona giornata.

Angela