Si procede. Ieri le crisi sono state parecchie ma non più
numerose: che in questo momento è già qualcosa, mentre saliamo con ‘sto
farmaco.
Chissà se va bene essere già contenti o oppure no, perché vuol
dire che non siamo abbastanza motivati. Chissà come funziona; chissà,
sostanzialmente, dove sta il libretto di istruzioni di tutto ciò.
Vabbè.
Stamattina non mi alzo dalla sedia finchè non ho finito il
progetto per una fondazione piemontese, che è al buono: da finire, appunto. È che
qui c’è sempre qualcos’altro da fare, primo; secondo, mi sento sempre talmente
incapace di fare ‘sti lavori qui che ho paura a finirli, paura di fare delle
boiate definitive, per intenderci. Che poi lo sappiamo tutti che non si fanno
le cose con la paura, non si fanno così, per intenderci.
È che siamo sempre lì: ci sono quelli predisposti per fare
le cose importanti, che si buttano in ogni avventura perché ne traggono linfa
vitale. Poi ci sono quelli come la sottoscritta, che preferiscono le pantofole
e i libri e le tisane (le minestrine con il dado però no, pietà): ma pare non
funzioni così, si vede che dipende sempre dalla mancanza del suddetto libretto
di istruzioni. L’avrò perso, tanto per cambiare, non mi sembra sia finito in
lavatrice, questo no.
Facciamo che la pianto.
Buona giornata.
Angela
3 commenti:
Forza Fabio!!!
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FORZA FABULLO!!!
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Ancora scatoloni del trasloco? Si saranno moltiplicati, capita nelle migliori famiglie!!!
Incroci come sempre per le crisi di Fabullo e per la salute di tutti XXXXXXXXXXXXXXXXX
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Un abbraccio
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