Persi nella vacanza.

Chiediamo venia, ma abbiamo proprio ma proprio fatto le vacanze. Insomma, gli inconcludenti, e va bene così, dài.

Con il primo obbiettivo quello di pensare il meno possibile a tutto ciò che c’era da fare, per non sentirsi troppo in colpa.

Per cui, prima di tutto, tre interi giorni senza la sveglia del mattino, spenta: poi la sottoscritta era in piedi di sua sponte prima delle sette, ma solo per leggere. Divano libro e thè, per almeno un’oretta. Insomma, quelle robe che si vedono nelle pubblicità.

Poi senza orari per pranzi e cene, quelle robe educative, per intenderci. Però non siamo morti di fame, di questo si può sempre esserne certi. Menù sempre concordato con i pargoli, inutile dire che non hanno mai chiesto rape lesse.

È stata fantastica la richiesta specifica di torta di mele. Che è venuta uno spettacolo, al punto che sabato mattina è arrivato il tizio della caldaia e la guardava che ancora un po’ sveniva. Per cui si è seduto lì e ha fatto merenda anche lui.

Ci siamo fatti delle risate pazzesche tutto il tempo. La sera i pargoli sono sempre stati sistemati per la notte ad un’ora da manuale didattico. Pigiamini, dentini, lettini pronti. E poi: adesso vi abbandono al vostro destino e me ne vado a leggere e a dormire, amen. Per cui Fabullo si metteva lì a dormire e quegli altri guardavano Harry Potter fino a chissà che ora.

Il nostro amichetto è partito ieri pomeriggio e ci è tanto mancato da subito; e poi ieri sera è arrivata LA PAOLA, fulgida nel cielo cupo,  con Pargoli e Polpetta, che è il nuovo cucciolo del blog. Un incrocio tra un golden e qualcos’altro che non mi ricordo, 3 mesi,  marroncino fulvo, con delle zampone gigantesche.

Fabullo è stato che non lo sappiamo bene nemmeno noi. Felice di avere qui il nostro amichetto, di sicuro, che è il suo eroe, felice di vederlo ogni mattina per darsi il buongiorno, felice di averlo in cameretta nel terzo lettino, proprio vacanza, insomma: però anche tanto noioso, tanto arrabbiato e troppo spesso. Per cui non abbiamo capito se avesse qualche dolore, se fosse “solo” offeso con la galassia perché loro sì e io no. Vabbè.

Oggi si riparte con ritmi campali: a scuola a Montalenghe con i bambini grandi; intanto mamma vola ad Orbassano per una valutazione di ausili informatici, che arrivano gli esperti e bisogna prenderli quando ci sono. Poi ritorno in tempo per recuperare Fabu a scuola e ripartire per la sua terapia: dacci oggi i nostri 200 km!!!!!!!!!!!!!!!!!! Con in mente tutte le altre cose da fare: durante questa settimana devo assolutamente abbozzare in maniera chiara e praticamente definita qualche progetto, prima di perdere dei treni. Poi, un giorno, c’era una volta la Onlus che era diventata ricchissima e poteva permettersi una persona che fa quel lavoro lì, non di notte, non sette minuti alla volta, senza ansie, con lo spirito giusto; e soprattutto, sicuramente meglio di quello che posso fare io!!!!!

E poi mettere a posto le tabelle degli orari perché è inizio mese, così sono fatti e non sto qui, tipo adesso, a chattare con tutto il mondo perché non si incrocino le cose, in crisi perché non mi sto occupando di Fabu che poi mi perdo e devo correre eccetera eccetera, Dio salvi la tazza del thè numero non mi ricordo più.

Ma tu chatti, mia cara, dice LA PAOLA, così tecnologica???? Ma certo come quelli che hanno 23 anni; per altro, mi dimenticherei di nutrire i piccioni viaggiatori e poi finirebbero con l’abbandonarmi.

Buona giornata.

Angela