Facciamo così, dichiariamo le carte da subito,
immediatamente: lo so che non si gioca così, però, vabbè, amen. Così dico
subito che stamattina sono molto ma molto poco simpatica. Sai che novità, dice
LA PAOLA: che ha ragione, si capisce, ma stamattina giuro che sono ancora di
più meno simpatica del solito.
Che poi il pensiero di stamattina è tutt’altro che una
novità, è proprio costante: solo che ogni tanto è più presente, tipo oggi.
Allora: sapete qual è una delle cose che stancano fino allo
sfinimento noi famiglie così? Dove per “così” avete capito cosa intendo, così
si fa prima.
Stanca da morire cercare di spiegare agli altri che non
possiamo. Non possiamo fare questo e non possiamo fare quello: e gli altri non
lo capiscono. Ma non perché sono antipatici, insensibili, egoisti: è proprio perché
si vive su pianeti completamente diversi, ed è come se non esistesse nemmeno il
linguaggio per spiegarle, certe cose. Cambia anche l’alfabeto.
Per cui: ma ciao, ma quand’è che ci vediamo, organizziamo,
venite da noi.
No, guarda, in questo momento non ci riusciamo, i tempi di
autonomia di Fabullo sono troppo brevi, è proprio troppo difficile. Ma stiamo
in casa, venite da noi e lo metti a riposare: il problema è che lui sarebbe
nervoso, vorrebbe fare ma non può, lo corichiamo e non vuole stare da solo, per
cui poi bisogna stargli dietro.
Morale: è talmente ma talmente faticoso, e si arriverebbe ad
un pomeriggio in cui si riescono a dire sì e no tre parole, che poi diventa
così difficile che è meglio lasciare stare. Grazie mille.
Oppure: chiacchieriamo. Va bene. Solo che io posso solo
raccontare di Fabullo, e capisco che non sia un argomento interessante, solo
che non è che ce ne siano molti altri. Però posso ascoltare volentieri: solo
che, a quel punto, il problema diventa degli altri. Perché partono con il
raccontare delle storie che, appunto, sono di un altro pianeta: del tipo:
vorrei da morire ritagliarmi un’ora per fare un pochino di sport, o per
leggere, o per che cavolo ne so, ma è
proprio impossibile. E io taccio e dico che lo immagino, però, temo, che in
fronte mi si legga che non capisco. Ed è vero che non capisco: perché mi sembra
che, quando esiste un tempo per lavorare mangiare e dormire, sia una fortuna
immensa, a partire da cui si possa fare tutto.
Insomma, è vera la vecchia storia che è solo quando mancano
le cose di base si capisce che scontate non sono. Solo che è talmente assurdo
per la nostra cultura che questi aspetti manchino, che poi non si arriva a
comunicare con quelli con cui invece anche dormire è un lusso. O è un lusso
dire: adesso mi siedo a mangiare per un quarto d’ora e mi godo il pranzo, che
sia anche solo pane e formaggio. Un lusso che richiede attentissima
pianificazione.
E adesso dico la cosa ancora più triste di tutte, nuovamente
carte dichiarate in anticipo: la tristezza assoluta è che non è depressione,
che sarebbe più facile da gestire socialmente. La signora è solo depressa, si
capisce vista la situazione, è allora fa tutto più difficile. Solo che, invece,
trattasi della concreta realtà quotidiana.
Aspettate: non è lamentela, non era questo il punto. Perché si
possono conquistare delle cose: pianificazione attenta, appunto, e ci si gode l’arietta
mentre si sta fuori a stendere, e un apparente dettaglio diventa importante, lo
si gode fino in fondo e un attimo vale più di un’ora.
Era per dire che non si comunica, ecco, che davvero non ci
si capisce.
Adesso la posso piantare, chiedo venia. Ma sul blog di
Fabullo si parla di Fabullo, che vuol dire anche questo.
Ma vi conto anche che Fabullo ha ricevuto in regalo una tranvia,
bella come quella di Firenze. Ma in più fa le luci blu verdi e rosa e suona
come un’ossessa. Ovviamente Fabullo era contento come una Pasqua. E Paulo Aimo
Papà gli ha spiegato che poteva scordarsi di andare a nanna con la
metropolitana, per la carità.
Oggi viene il tecnico a provare un nuovo girello, perché il
nostro è basso.
Buona giornata.
Angela
4 commenti:
FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Tutto vero Angela, si sta parlando di due pianeti completamente diversi ma il bene e l'amore che si prova per Fabullo è il punto di unione. <3 <3 <3
Forza Fabio!!!
Forza famiglia Aimo!
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Buon fine settimana a tutti quanti
Tutto tristemente vero Angela!!!
E a proposito di conquiste dirò che sono quasi contenta che qui all'Asl ho il nr 105 ed è appena passato il 55...ben 50 persone avanti che mi permettono di trastullarmi con il cellulare...questo si che è un lusso ;-)
Forza Fabuuuuuuuu
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Capisco, capisco Angela, è dura dura, e giorno dopo giorno, anno dopo anno la stanchezza diventa insopportabile; capisco l’aver voglia di evadere, fare qualche gita o vedere gli amici, ma senza problemi…
Verrà questo momento? Te lo auguro di cuore.
<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3
Un abbraccio molto speciale!
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