I piccoli meccanici.

Ovvio che la Michi con quelle gambe lì ha già raggiunto e superato la mamma. Anzi,  facciamo che dirlo subito prima che ci pensi qualcun altro: neanche ci volesse chissà che cosa a superare la mamma.

Ieri sera serata mistica perché Paulo Aimo è tornato dal lavoro ed è partito a lavorare sulla carrozzina, sempre opportunamente posata sul tavolo della sala. L’obbiettivo di questi giorni è stato quello di trafficare per avere le ruote più in alto per facilitare la spinta e la seduta leggermente inclinata in avanti. E quindi, come già vi contavo, servivano dei pezzi con misure adatte, ruotine e forcelle.

Vogliamo provare, perché poi magari stiamo sbagliando tutto; ma se non proviamo non lo sappiamo; ma per provare gli adattamenti vanno fatti, altrimenti è impossibile. E visto che con il tecnico siamo sempre al mitico pian dei bàbi, abbiamo provato a ad arrangiarci per portargli poi una carrozzina adattata alla casalinga, in cui però si veda come sta seduto Fabu: per chiedere a quel punto degli elementi di ricambio più ortodossi, ma intanto siamo andati avanti.

Per cui in questi giorni abbiamo sempre trafficato con la ferramenta, lo Zio Alberto, gli amici con il tornio: e ieri sera, appunto, Paulo Aimo ha lavorato un tre ore per mettere insieme tutto. Così stamattina in fisio i terapisti fanno un bilancio della cosa: ed è possibile che stasera riusciamo a vedere il tecnico. A cui romperemo l’anima per avere quelle misure lì, ma, ad esempio, delle ruotine più confortevoli, che attutiscano un pochino gli urti, perché non è che troviamo tutto in ferramenta.

Certo che noi rompiamo anche, ma l’anima in questione sembra assai impermeabile. Tanto ci divertiamo moltissimo a passare le serate a giocare a Handy Manny.

Primo giorno di autunno. Paulo Aimo Poeta è qui che mi dice che ne ha già la stùffia. Che poi ieri era tutto dorato e un sole meraviglioso, per cui chiedete a lui.

Buona giornata.

Angela