Stamattina stiamo cercando di avere fin da ora la faccia di
quelli, come dire, presenti. Perché stiamo aspettando l’infermiera per il
prelievo domiciliare: per cui, sostanzialmente, non mi ricordo quanto thè ho
già bevuto, nero e forte, perché le buone intenzioni non sempre bastano per
avere una sorta di espressione intelligente.
In realtà, penso che l’infermiera arriverà dopo le otto, perché
cercano sempre di mettersi Fabullo per ultimo, in modo da non fare di corsa, perché
rimane un prelievo complicato e si organizzano sempre per avere tempo, senza
dover correre. Per cui Fabullo dorme ancora e lo lasciamo dormire, perché tanto
tra poco si sveglia comunque, e, male che vada, lo alziamo al volo.
Siamo sempre un pochino così: finito assolutamente con il
mal di pancia, non abbiamo l’impressione che abbia mal di stomaco, direi che
sono proprio le tante crisi a disturbarlo e a dargli poca autonomia durante la
giornata, nel senso che ogni due o massimo tre ore ha tanto sonno.
Siamo anche qui che pensiamo: abbiamo trovato una casetta in
Germania, al piano terra, tutta bella attrezzata, sulla Mosella, per la metà di
luglio. Che avrebbe un senso per andare al fresco, per far fare una gita ai
bambini a cui piace tanto, per far stare Michela un pochettino a trafficare con
le lingue perché al momento non possiamo pensare ad altre soluzioni. 50 euro al
giorno per tutti e 4, e la signora, a cui ho spiegato di Fabullo, mi ha detto
di non versare anticipi, che si vedrà come sta e amen.
Noi, al momento, non sappiamo bene cosa dire, come sempre viviamo
alla giornata: forse anche alla mezza giornata. Nel senso che pensiamo che
farebbe bene a tutti, dopo un anno da manicomio: perché è vero che è importante
sopravvivere, ma anche cercare di aver voglia di fare delle belle cose. Più che
altro ci chiediamo cosa ne pensa Fabu: a lui andare a spasso è sempre piaciuto,
vedere posti nuovi, attaccare bottone con tutti perché poi tanto tutti si
fermano a salutarlo, gli piace andare in macchina perché si vedono un sacco di
camion; però ora? Boh. Non pensiamo di essere nella fase in cui capita qualcosa
di drammatico; più che altro potrebbe non godersela: potrebbe capitare che
dobbiamo stare tanto in casa perché vuole riposare, un pochino com’è andata lo
scorso anno quando abbiamo provato a portarlo via una settimana per capire se
era solo tanto stufo e invece davvero le crisi gli davano tanto fastidio.
E allora chi lo sa cosa sia giusto fare. Verrebbe da dire
che a Michi fa piacere muoversi, e anche a noi, e se dobbiamo passare tanto
tempo in casa magari facciamo delle altre cose piacevoli: che ne so, siamo in
un paesino carino e possiamo uscire per poco ed essere contenti; possiamo
conoscere delle persone che abitano lì vicino e due chiacchiere si fanno sempre
volentieri; possiamo mandare Michi in panetteria ad arrangiarsi con il tedesco;
il tutto, staccando un pochino la spina, perché non stando a casa, alla fine,
ci si riposa. Insomma, apprezzando comunque delle cose che possono rientrare in
una nostra vacanza, anche se sono piccole, anche se non è vedere le citta dei
Maya.
Oppure la si può pensare al contrario: che non ne vale la
pena e stiamo a casa. Non che Fabu ne soffra, perché tanto, al momento, il
discorso è di metterlo spesso a riposare, e fargli capire che è vacanza e
nessuno lo aggredisce. È proprio il dire che se poi, allora, si può fare poco,
per stare lì seduti a leggere cosa stiamo lì a partire, leggiamo a casa nostra.
Chi lo sa. Chi lo sa se, fatto salvo il benessere di
Fabullo, questo è ovvio, sia più giusto comunque offrirgli delle piccole cose,
e offrirle a tutti noi: anche perché come si fa a dire quanto sia piccola una
cosa, perché da una ne nasce un’altra, e ci sembra che la cosa certa sia che a
non star fermi, con Fabullo, abbiamo sempre fatto bene.
Oppure, appunto, il provarci comunque, il credere che non
basti alzarsi la mattina e andare a dormire la sera, potrebbe essere solo un modo per negare delle evidenze.
Certo è che sono tanto noiosa. Soprattutto considerato che,
mi viene un tantino da dire, non è proprio detto che quelli che hanno sempre in
tasca la verità rivelata siano proprio saggi. Comunque stamattina facciamo i
prelievi, perché questo bisogna fare, e
poi in questi 15 giorni vediamo.
Oggi sarà una giornata pesantina perché dobbiamo andare ad
Ivrea alle tre per un nuovo collaudo tutori: e potrebbe essere un pochino
pesante perché farà caldo, la struttura dell’asl è in un posto scomodo, con un parcheggio
difficile da trovare, e c’è sempre un po’
di sala d’attesa da fare. E vabbè, se non altro speriamo di capire come va a
finire questa storia.
Però oggi, da queste parti, si festeggia San Paulìn, e direi
che noi del blog ne abbiamo da fare festa!!!!! Il che vuol dire che anche
stamattina siamo autorizzati a mangiare qualche galuperìa, meno male.
Buona giornata.
Angela
5 commenti:
Io sono per la soluzione di andare via. C'è bisogno di staccare il cervello e di fare cose diverse dal solito. Anche solo abitare in una casa diversa o parlare con persone diverse fa bene all'animo.
Forza Fabullino, e forza Aimo, avete diritto più di altri di prendervi un po' di tempo che sia solo per voi. E speriamo che la dottoressa si decida a sospendere il Depakin che da quel che ho capito è un po' la causa delle crisi di Fabio.
Forza ragazzi!!!
Condivido quanto scritto da donna Luana.!!!
Forza Fabullo!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Partireeeeeeeeeeeeeeeee!!!! anche io voto per il... preparate i bagagli e partite!
E' una sorta di vitamina famigliare... e non può che far bene!!!
Buon onomastico a tutti i "Paoli"!!!!
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Oh si che si parte
farà bene a tutti e 4 meravigliosi moschettieri!!!!!
Forza Fabullo
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Anch’io dico che un poco di distrazione dovrebbe fare bene a tutti 4: vedere cose nuove e interessanti mette il cervello a riposo… Fabullo poi sarà certamente contento di viaggiare sul quel meraviglioso Peugeot!!! Sentiremo che cosa dice la dottoressa.
Un abbraccio <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3
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