Gli Amici che la sanno lunga.

Buon anno a tutti Noi!!!!

E facciamo tesoro di ciò che ci augura l’Andrea, che è sempre uno che la sa lunghissima, e non solo: la dice sempre benissimo, si sa!!!!

Partiamo con la onlus: che la sera del 31 abbiamo visto che il progetto crt 2015 ha accreditato i benedetti 10 mila che aspettavamo da mesi. Con calma, neh? Mi raccomando. Per la carità, giustamente fanno tutti i loro controlli e le loro verifiche, e noi, che siamo veramente dei pivelli in questo campo, siamo sempre onorati e orgogliosi di passarli. E li aspettavamo ben prima, così tutti i piani si sono sballati; però sono arrivati, alla fin fine: e meno male: primo, perché non sapevo più cosa pensare, mi sentivo in colpa come un cane (che poi che c’entra? Donna Paola da La Spezia penso che si sia chiedendo come sia avere un cane che si sente in colpa, perché con le sue mica capita. E mi è venuta così.) perché sono un’incapace e poi tu guarda come va a finire, eccetera eccetera; secondo, perché abbiamo rimandato delle cose che volevamo fare, ma stavamo arrivando alla resa dei conti con il finanziamento del vibra da pagare. Insomma, è fatta: adesso bisogna rimettere in piedi tutto quanto, ma davvero è stato un sospiro di sollievo.

Proseguiamo con il fatto che chi ha inventato i gianduiotti e i cuneesi, che sono tartufi dolci, e tutto il loro annesso di cioccolato e nocciole, e mamma santa, ecco quello lì, va salvato: per quest’anno qui, ma anche per i prossimi venturi. Che in questo momento magari uno non vede  il nesso con tutto il resto: ma provate a mangiarli come sto facendo io, poi vedete tutte le connessioni cosmiche, le armonie, i tasselli si rimettono a posto, il mosaico assume una forma e tutta quella serie di cose. Che poi non sono proprio sicura che L’Andrea di questo parlasse quando si riferiva allo zèn, ma anche sì, perché L’Andrea ci vede lunghissimo.

Ne mangio solo uno per tipo e solo a colazione, nèh?

Questo fine settimana di fine e inizio per noi è stato un pochino di perplessità con Fabullo: che si è lamentato, mammasanta quanto si è lamentato, la litanìa proprio. Non ha la febbre, non ha la tosse, non sembra avere dolori particolari, mangia solo malvolentieri. O dorme o piange. E chi lo sa: se ha qualcosa che non va, se è stufo, se è triste, se chissà. Fatto sta che ieri non sapevamo più tanto bene a che santo prenderci, anche se ne avevamo un intero nuovo calendario a disposizione. Per non sbagliare, l’abbiamo fatto dormire facendogli compagnia a turni, perché da solo non voleva stare: e, siccome che c’è sempre la bottiglia mezza piena, the silver lining, quel lato lì della medaglia, siamo stati lì leggendo da onnivori e compulsivi, che è sempre una sensazione meravigliosa. Io ho appena ricominciato quel finlandese di Paasilinna, che mi fa sempre impazzire.

Però vorremmo dire alle altissime sfere, quelle lì che ruotano e si incastrano, proprio quelle, che noi possiamo leggere lo stesso, giuriamo, anche in altre situazioni, le troveremmo comunque le scuse per assentarci dal resto del mondo e girare pagine, che si fidino.

Oggi proviamo ad andare in fisioterapia, vediamo un po’. Paulo Aimo Produttivo è tornato al lavoro, per cui speriamo proprio che Fabullo si comporti bene, mammasanta.

E ancora Grazie perché siete con noi. Noi siamo fortunati!!!

Buona giornata.

Angela