lunedì 9 gennaio 2017

Lunedì molto lunedì, e pure artico.



Non vi dico la faccia di Michelina questo lunedì, mamma che lunedì. Non vi dico. Lutto profondo, potrebbe essere una definizione. O anche: troppo sonno per capire bene come gira.
Penso che Fabullo sarà l’unico bambino della galassia felice per la fine delle vacanze. Oggi andiamo alla scuola dei grandi, a Montalenghe, perché è lunedì; e domani si rientra nella scuoletta tutta nuova e tirata a lucidissimo.
Il nostro amichetto è ripartito sabato mattina: Fabullo si è indubbiamente goduto la confusione e le risate.
Era anche abbastanza perplesso, ogni tanto. La sera della Befana abbiamo giocato al mitico scarabeo, con Paulo Aimo Che Fa Le Regole che voleva scrivere teleferica ma aveva solo due lettere; ma non puoi scriverlo, non vedi? Dicevamo noi. Non posso scriverlo perché non mi lasciate voi, ci starebbe bene, diceva lui. E via di questo passo.
Sul cibo abbiamo colto ogni attimo, soprattutto ogni colazione, quelle sono sempre andate un pochino meglio. Il miracolo delle lasagne non si è ripetuto; anzi, ieri sera è stata tristissima, perché l’abbiamo sgridato e lui si è offeso e ha pianto tanto, che, in effetti, non è proprio normale: solitamente gli rimbalza, fa la faccia da sfida e se ne frega a manetta. Invece ieri sera era proprio disperato: e noi non abbiamo capito niente, perché poi non sembra nemmeno stare male.
Oggi, con il ritorno tra gli amici, capiremo un pochino, giorno per giorno, forse.
La Michi è uscita ora in un clima assai artico: qui niente neve, ma tutto ghiacciato che sembra la tundra. Per la carità, profondo nord ovest italiano a gennaio, è molto più normale questo che i pupazzi di neve in Sicilia: è che non ce ne ricordiamo e ci lamentiamo. Certo è che, ora che ho aperto la porta, per far uscire Michi, ho ringraziato di poter stare al caldo, ammettiamo.
Oggi giornata dedicata al rientro totale: burocrazia scolastica, perché dobbiamo presentare la certificazione ed è tutto fatto, solo da consegnare. Altra burocrazia scolastica futura, perché abbiamo praticamente finito di preparare la diagnosi funzionale e devo sentire l’epilettologa per la sua parte. Burocrazia globale (che è un bel termine, passatemelo) perché da oggi in poi devo imperversare all’asl per vedere quando arrivano le autorizzazioni per gli ausili: per cui vediamo come si mette la giornata e se riesco faccio un primo giro e una prima coda, che sarebbe bello rimanesse la prima e l’ultima di questa tornata. Insomma, sempre le solite storie da raccontare a chi dice che in fondo Fabullo va a scuola, perché Lei non va un pochino a lavorare?
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

Luana ha detto...

Forza Aimo!!! Il rientro è sempre traumatico, che sia a scuola che sia al lavoro che sia per andare in motorino con -5°.
Forza Fabio!! XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX i tuoi amici ti attendono!
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Forza Angela! Incroci anche per la tua "Burocrazia Globale"
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mammadoni ha detto...

evviva la scuola!!!!
forza Aimo
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Anonimo ha detto...

Forza mitica Angela, Vai sempre avanti così!
Forza Fabio, buona scuola!
Forza Aimo tutti!!!!!!!
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Forza Forza Forza
Forza Forza Forza
Forza Forza Forza!!

BOOG ha detto...

Forza Fabullo che sia una giornata spettacolare a scuola!!!
Forza Michela!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Vai con la burocrazia! Chi sa chi l’ha inventata, mah!
Anche a Torino gelo mattina e sera, ore centrali leggermente meglio, ma cielo azzurrissimo che pare dipinto...è gennaio.
Avrei voluto vedere la reazione di Fabio questa mattina al rivedere i compagni di scuola. E domani nella scuola nuova, che grande emozione! Un abbraccio a tutti