Ieri mattina c’era veramente un freddo artico, antartico e
direi anche siberiano, anche per il profondo nord ovest: cielo dipinto, temperature sottozero come al
solito, ma con l’aggiunta di un vento gelido che veramente toglieva il respiro
e non lasciava tenere gli occhi aperti.
Per cui a scuola, dove non hanno paura di portare Fabullo in
giro con la neve e si organizzano in qualunque situazione, hanno deciso che
avrebbe mangiato a scuola, senza andare in mensa: è vero che a lui piace tanto,
ma ieri era proprio mistica.
Io ho guardato il calendario, su cui mi segno tutto perché non
me la posso cavare, solo che poi mi devo ricordare di leggere, di ricordarmi di
ricordare insomma; ho guardato il calendario e ho scoperto che ieri, nel primo
pomeriggio, avevo appuntamento con la dirigente scolastica per organizzarci per
le medie. Per cui dovevo valutare se andare oppure o no all’asl per il seggiolino,
insomma, non era bello andare a star male in giro, visto il tanto tempo fuori
casa.
Ma il dubbio si è sciolto da solo, com’è bello quando le
risposte arrivano senza troppa fatica: quando capita sembra sempre un miracolo.
Perché mi ha chiamato l’impiegato dello sportello dell’asl per dirmi che era
riuscito a parlare con l’ufficio protesi: la prescrizione non è stata
dimenticata su un tavolo, ma è ferma perché deve essere vagliata; insomma, come
pensavamo noi. E così l’ho ringraziato tantissimo perché la notizia non era
buona, ma mi aveva evitato un giro, e proprio ieri è stata una bella cosa. Così
me ne sono stata in casa al caldo con la mitica borsa dell’acqua calda, e all’ufficio
protesi ho scritto: dicendo che sono una madre isterica, che non pretendiamo
che Fabio si occupi di fisica nucleare ma ci piacerebbe che avesse la libertà
di fare la pipì, questo ho scritto, giuro. E adesso aspettiamo la risposta.
E poi, a quel punto, andava tutto bene, e così sono andata
dalla dirigente, che è sempre un piacere perché è simpaticissima. Adesso facciamo
l’iscrizione per le medie e poi ci organizziamo per andare a vederle con
Fabullino. Io gliel’ho detto che non sono contenta di questo passaggio, perché so
già che Fabullo non potrà essere felice come alle elementari, in mezzo ai
ragazzi grandi che, giustamente, devono pensare alle fidanzate, mica a lui.
Insomma, ieri ho stufato mezzo mondo. Perché non ho detto le
bugie dalle gambe corte, ma quelle cose che nessuno vuole sentir dire.
Oggi sono un rottame ma va meglio, per cui mi lancio nell’impresa
agenzia delle entrate per la onlus: porto Fabullo e vado, sarò lì per le dieci
e mezza. Devo essere di nuovo a scuola per le tre, spero di non soggiornare lì
per tempi immemorabili. Spero anche di uscirne con grandi risultati, che è poi
un iban inserito in un sistema, non dovrebbe essere come scalare l’Everest nel
vento gelido di Ivrea: ma questo è tutto da vedere.
Buona giornata.
Angela
5 commenti:
Vai !! Mitica Angela!
Forza Forza Forza
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FORZA FABULLO!!!
FORZA ANGELA
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Evviva la famiglia Aimo
4 indomiti moschettieri
Foooooooorzaaaaaaaaaaaa
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Forza Angela!!
Forza Fabio!!!!
Quest’influenza è impestata: arriva all’improvviso ma stenta tanto (quanto quanto?) ad andarsene! Incrociamo sempre sperando che serva XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
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Un abbraccio grande e bacetti a Miky e Fabullo. Ciao
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