giovedì 26 gennaio 2017

Le parentesi filosofiche.



Penso che la faccenda degli spinaci di cui racconta Donna Paola da La Spezia faccia parte del patrimonio culturale globale. Tutti possono raccontare una storia del genere sui propri pargoli che, quando hanno una fame che mangerebbero le mitiche gambe del tavolo, e comunque sanno che non c’è una dispensa di casa da aprire per prendersi pane e nutella, ecco, in quelle situazioni lì si pigliano quello che c’è magari due volte.
Con Fabullo è, come dire, un tantino più difficile: perché, solitamente, quando proprio non mangia niente c’è una bella grana in corso. E, purtroppo, si innesca poi un circolo vizioso da paura. E quindi si tenta l’impossibile. Ma, sicuramente, quando sta bene, fa il viziato come tutti gli altri che cercano di fare i viziati. E, appunto quando le cose funzionano e capiamo che ha solo delle storie che non si ripercuoteranno per l’eternità, si fa che Va bene mangerai poi domani.
Intanto anche ieri è filata liscia. Si è anche divertito come un pazzo all'intervallo sul girello. Ieri pomeriggio ha riposato con Paulo Aimo Papà e la sottoscritta ha guidato per le stradette del Monferrato, non mi sono nemmeno persa, al ritorno c’era anche il tramonto, il meccanico ha cambiato un arrotolatore della cinghia per la carrozzina così io ho passato mezz’oretta a leggere al caldo della sala d’attesa: quelle robe che fanno bene al cuore, no? I dettagli. Che fanno anche impazzire. Perché poi, nei grandi pensieri, uno dice E allora? Per esempio: le preoccupazioni per la Onlus, per riuscire a fare tutto bene perché da questo dipendono altre persone e non solo le paturnie personali, contemporaneamente essere in crisi perché poi non faccio delle altre cose per Fabullo, tipo organizzare il day hospital con la cardiologa, roba da 5 minuti ma farlo, e poi pensare alle scuole medie e continuare a non essere contenti che ci vada perché non sarà contento come alle elementari, e poi vedere le crisi e cercare di non pensare a niente intanto che passa. Ecco, tutta quella serie di robe lì, possiamo andare avanti quanto vogliamo. E in tutta quella storia lì, uno è contento delle colline e del tramonto, per la carità: però poi, se ci si pensa, ci si dice che forse non  è la ricetta giusta quella di giocarsi le giornate partendo dalle parentesi: le chiacchiere con i vicini, ho pure tagliato la salvia così tra un po’ sarà bellissima, che neanche avessi piantato il mitico ulivo di Hikmet, la mezz’ora seduti senza poter far altro che stare seduti tranquilli. Le parentesi, se uno ci pensa, verrebbe da dire almeno un bòh. Verrebbe anche da dire che Beati quelli che hanno le ricette giuste, che sanno sempre che fare.
Verrebbe anche da dire che stamattina stai delirando più che mai, mia cara, dice LA PAOLA che coglie l’essenza. Oh già, dico io, che l’essenza non la colgo mica tanto.
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA FABULLO!!!
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Anonimo ha detto...

Angela sei proprio troppo forte............
Avanti così!
forza forza forza
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Luana ha detto...

ANGELAAAAAA!!! Mai sentirsi in colpa di prendersi una "parentesi"! Che poi, sai che parentesi....
Forza Fabio!!
A proposito della Onlus, come va la ragazza nuova che ha preso il tuo posto?
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FORZA FABIO!!

mammadoni ha detto...

grandi e inimitabili gi Aimo
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Nonna Roby ha detto...

Anche ammirare un bel tramonto può allargare il cuore e predisporre la mente a pensieri positivi, quindi ben vengano questi brevi spazi di relax!
Un abbraccio a tutti
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