Quelli dei compleanni.

Oggi è il compleanno di Paulo Aimo Papà: che Dio lo salvi per la sua pazienza, perché ci sopporta tutti quanti, perché trova sempre una soluzione quando non ne trova due, perché negli attimi di delirio totale riesce sempre a cogliere l’essenza delle cose, quella che non verrebbe mai in mente a nessuno, e a sdrammatizzare tutto e a far ridere tutti, tanto da riportarci sui binari.

Ovviamente ne compie 25. Ma si sa.

Avevamo pensato ad un fine settimana di ricchi premi e cotillòn, in cui, magari, potevamo anche pensare di provare a uscire di casa, dopo chissà quanti mesi, che ne so, un’oretta per merenda. E poi la sottoscritta sabato è di nuovo stata malissimo: che la mattina si trattava di scegliere tra guardare Fabullo e uscire al freddo per portare Michi a cavallo e intanto fare spesa. Ed era meno faticoso uscire, lo so che  queste cose non si dicono, uhhhh, non si dicono le cose che non si vogliono sentire.

Per cui ho scelto il supermercato in base alla coscienza etica del consumatore: che avesse un bagno  molto a portata di mano. E poi la giornata è passata a letto, niente cucinare torte o pizze o cose buone; allora Paulo Aimo Festeggiato è volato a comprare una tortina, però da Madama Roletti pasticceri del re. E ieri è andata meglio ma con la massima calma, perché l’obbiettivo era essere autonoma per oggi, perché Fabullo s’ha da guardare, non c’è tareffaggine che tenga.

Però abbiamo avuto i nostri dieci minuti di sorpresa perché, ad un certo punto, si è infilato in casa il nostro amico Nero Wolf, con padrona a rimorchio al guinzaglio: ha trovato aperto ed è entrato che neanche un treno, per salutare Fabullo. Adesso abbiamo qui, sempre pronti, i suoi giocattoli, per cui lui è a casa sua. Entra, si corica su Fabullo e lo bacia tutto il tempo e poi comincia a saltare da tutte le parti, sfidando ogni legge della dinamica con quelle zampette non proprio tanto lunghe.

E vabbè, abbiamo riso sulle feste di compleanno. Bisogna essere speciali fino in fondo, per coerenza.

Venerdì è stata la giornatina prevista: che la sera altro che stanchi. Però è andata benissimo, Cecilia e il tecnico sono stati grandi. Abbiamo collaudato il girello, anche se era ancora da regolare e adesso facciamo una consegna definitiva in onlus. La dottoressa ha detto che l’idea di carrozzina va bene. Ha firmato la diagnosi funzionale. Domani o dopodomani dovrei avere l’autorizzazione del seggiolino del bagno, ma già oggi ricordo al tecnico di ordinarlo, così, forse, per Natale arriverà. Forse è poi anche per quello che è arrivata la ricaduta della tareffaggine, è davvero stata una giornata da manicomio: però è andata e basta.

Oggi si torna a scuola, a Montalenghe dai bambini grandi. E continuiamo a sentirci fortunati.

Buona giornata.

Angela