martedì 27 gennaio 2009

Del cogliere l'attimo

Voglio ringraziare Ginevra perchè ha pensato a Specchio di Quasimodo.
Quando l'ha vista ho pensato che mi ha letto nel pensiero.
E' proprio uno dei discorsi che facciamo noi Italiani: che qui hanno in effetti un inverno splendido, poco complicato, in cui non bisogna mettersi sedici paia di calze e le mutande di lana, i bambini non hanno tutti i giorni mal di gola e male alle orecchie eccettera eccetera.
Però questi qua non hanno la primavera.
Non sanno cosa vuol dire sentire il primo teporino e il primo profumo vellutato nell'aria, il primo togliersi il cappotto per un attimo perchè fa un po' caldo.
Alzarsi la mattina, uscire di casa e scoprire che c'è una luce diversa: non dico che uno sia più felice di alzarsi presto (va bene essere un po' poeti, ma proprio rimbambiti del tutto no!!!), però sicuramente l'umore migliora.
Chiunque di noi può sentire questa sensazione in qualunque momento, perchè la conosce e la aspetta tutto l'anno.
E quando la ritrova ogni anno la riconosce immediatamente.
E invece qui non sanno nulla di tutto ciò: oggi raccontavo a Ursula di quando ti svegli una mattina e l'albero è improvvisamente tutto verde. E lei mi guardava con gli occhi sgranati.
Insomma 'sto clima subtropicale certe cose se le perde.
Poi il fatto che da dietro i muretti spuntino le iguane invece dei gatti è un'altra roba ancora!!!
Cambiano discorso.
Adesso lo dico perchè ieri sera non ho osato nemmeno pensarlo fino a che non ho chiuso gli occhi. Però ieri è ieri e quindi ora posso dirlo senza smentirmi: ieri Fabullo in tutto il giorno non ha avuto nemmeno una crisi lunga e quelle corte sono state poche.
Oggi la solita crisi in iperbarica non è stata lunga come al solito.
Non mi illudo, perchè non è nemmeno una settimana che abbiamo ridotto i farmaci e la reazione di solito ci mette sette-dieci giorni ad arrivare.
Però ieri è stata una buona giornata sotto questo punto di vista e cogliamo l'attimo, una volta tanto. E anche oggi è andata piuttosto bene.
Mi sa che quelli che incrociano, pregano e pensano si stanno dando da fare.
Oggi ho cercato di far dire alla Michi in tutti i modi che è stata contenta di andare a scuola, ma ha deviato il discorso sulla lezione di musica e mi ha cantato tutta una serie di canzoncine.
Fabullo oggi è stato bravo e si è impegnato, anche se era un po' più stanco perchè con Ursula doveva giocare e chiacchierare e quindi non ha dormito.
Domani si parte con la logopedia e speriamo che il signorino ci onori della sua collaborazione.
Un abbraccio
Angela

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Ollala.. meno farmaci e nessuna crisi lunga e poche corte, quindi forza.. incrociamo preghiamo pensiamo:
Mi sa che gli americani il colore verde con tutte le sue sfumature,non lo conoscano tanto bene o per niente.
Angela tu vivi due realtà diverse.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
la Michi ieri sera non ha dato soddisfazione alla mamma, a volte i bimbi lo fanno, ma a me ha detto che a scuola era andato tutto bene ed era contenta di aver rivisto compagni e maestre!
Oggi verifica di matematica, quindi ieri sera ripasso di tabelline, mentre questa sera dentista per mettere l'apparecchietto in bocca e li la Michi verrà messa a dura prova, per fortuna che si tratta di un apparecchio mobile.
Buona giornata a tutti.

Anonimo ha detto...

Era un giorno d'estate,
di un'estate assolata,
risplendente di vita.
Una nazione si vedeva umiliata!
Generati dall'isola di Rodi,alla rinfunsa ammassati,
in fila pigiati,
gli occhi colmi di terrore,
pronti a subire il furore.
Voi che siete i primi,
i giovani, i più forti,
il ritmo mantenete.
Avanti, avanti, andate....
alla morte.
Per voi segnati dall'età,
per voi, non c'è pietà.
Accelerate i vostri passi stanchi,
alla legge dei barbari bisogna sottostare.
Non c'è altro di cui si possono gloriare!
Marciate, strisciate,
verso le porte che conducono alla morte!
Che cosa a dei bambini si può dire?
Gli occhi invasi dal terrore!
Senza cibo;
pigiati, nei treni maltrattati.
Niente acqua, niente pane.
Il morso della fame.
Di rabbia, piangete.
I racconti della nonna
quieteranni i vostri spiriti.
I barbari sono risoluti:
il vostro sguardo sconvolto
non li ha certo turbati.
Le favole della nonna
li lasciano indifferenti.
E' a loro che dovrete rentere conto:
conto della vostra fede
nell'immagine di un unico Dio!
No! Non siamo gli abbndonati
che si vuol far credere.
E' questa pagina di storia
una pagina senza gloria;
una nera pagina di storia
scritta su di noi,
fino all'ultima sconfitta
della teutonica barbarie!
Beati i bambini, beati, quei dolci cherubini!
Cullati con amore e tenerezza
nelle braccia delle loro madri!
L'aureola del martirio "quelle madri"
perfettamente incorona.
Amano teneramente l'innocenza!
Quei bambini, quei bambini
che si esprimono col suono del loro violino
senza ancora aver articolato il primo nome:
"Mamma"
L'immacolato e il puro
di quelle anime innocenti
niente potrà piegare i mostri!
Fino alle porte che conducono alla morte,
anche per i bambini proseguirà la marcia.
Guardiani e torturatori,
nati anch'essi, da un ventre partoriti....
germanici Ostrogoti,
tutti ci vogliono, tutti,
fino all'ultimo.
Marciate, strisciate ancora, pressati dalla violenza, gregge indifeso.
Solo alle porte del crematorio
troverete riposo.
Denso e nero il fumo
dai camini si alazerà.
Di gasati ed asfissiati
il loro destino sarà.
Inceneriti, al capriccio del vento abbandonati.

Clara Soriano Avzaradel
sopravvissuta ad Auschwitz.

27 gennaio 2009
Giornata della memoria.

Anonimo ha detto...

Sempre Avanti Famiglia Aimo!!
QUEL CIT QUARIRA'

Anonimo ha detto...

In quel tempo barbaro e non troppo lontano e non troppo distante e non troppo incommensurabile come potrebbe ( e sarebbe comodo far) sembrare, Fabullo sarebbe stato una delle prime vittime.
Concordo con Peter Pan nel ricordare la Giornata della Memoria. Merita partire da lì per apprezzare una volta di più l'oceano di bene che Fabullo ha generato e di cui è l'epicentro. Merita partire da lì per riaffermare con forza "QUEL CIT GUARIRA'", sempre pregando il pregabile per tutta la famiglia Aimo, il Comitato e la sua Orio.
Andrea PN

Anonimo ha detto...

Questi continui miglioramenti di Fabullo rendono questo inverno meno freddo.

Anonimo ha detto...

27 gennaio .. S. Angela



A U G U R I.................

Anonimo ha detto...

Anna FRANK, dal suo “Diario”

«Nonostante tutto, continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità».

Anonimo ha detto...

Fatti non foste a viver come bruti ma per seguire virtude e conoscenza.


Dante Alighieri
XXVI canto dell'Inferno

Anonimo ha detto...

....considerare se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.

Considerare se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo è il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato.....

Primo Levi

Anonimo ha detto...

che bello il titolo di questo post! cogliere l'attimo, sempre!!! e poi tenerlo dentro il cuore!
un abbraccio Angela e Fabullo!!!

Francy

Anonimo ha detto...

Onore alla Giornata della Memoria, perchè nessuno dimentichi.
Fabullo in logopedia con Sandra, si accettano scommesse!!!!

Anonimo ha detto...

Ero io, che rimbambita.

Anonimo ha detto...

Io non scommetto DONO!!!!!

Anonimo ha detto...

Fabullo è come la Ferrari di formula 1
Questo è il suo anno!!!

Anonimo ha detto...

Qualcuno piange come un aquilotto, vi lascio indovinare.
Però è anche la fine dell'ora, per cui mi toccherà perdonarlo.

Pam ® ha detto...

Un grosso bacione!
Pam

Anonimo ha detto...

Se comprendere è impossibile
conoscere è necessario.

Primo Levi

Anonimo ha detto...

Quanto potè durare il tuo martirio
nelle sinistre Fosse Ardeatine
per mano del carnefice tedesco
ubriaco di ferocia e di viltà?
Come il lungo calvario di Gesù
seviziato, deriso e sputacchiato
nel suo ansante sudor di sangue e d'anima
fosse durato un ora o un sol minuto;
fu un tale peso pel tuo cuore umano,
che avrai sofferto, o figlio, e conosciuto
tutto il dolor del mondo in quel momento.

Corrado Govoni
Lamento su mio figlio morto 1946

Anonimo ha detto...

Oggi sono veramente rimbambita persa, il rischio di addormentarmi in sala d'attesa e farmi svegliare da Annie che porta FAbullo per merenda è elevato.
Il piccino l'ho sentito piangiucchiare all'inizio perchè era da solo, ora mi sembra meglio.