giovedì 29 gennaio 2009

una fiaba per Fabullo

Giovanni, l'Autore con la A maiuscola, ci ha fatto l'onore di raccontarci la premiazione del concorso letterario "Una favola per Fabullo".
Ed è anche un Amico, sempre con la A maiuscola.
Grazie a lui, a tutto il Farfalibro, a tutti gli scrittori poeti e pittori che per Fabullo hanno messo un pezzo importante della loro anima.
Angela

Orio Canavese: domenica pomeriggio del 25 del mese di gennaio 2009

Caro amico, quando leggerai questo breve scritto prova a non fermarti troppo sulle parole ma cerca di prendere la tua anima per mano e portala nel pomeriggio di festa che proverò a descrivere. Ti dirò subito che eravamo in tanti e nessuno aveva il vestito della circostanza, non c’erano facce truccate da Evento: si respirava la serenità di sapere che sarebbe stata una festa, una festa per Fabullo ma anche, senza presunzione né superbia, una festa per noi che al di là di ogni facile retorica abbiamo dato parte dei nostri intimi pensieri a Fabio, alla Cura Americana, alla Camera Iperbarica, alla Speranza anzi alla Certezza di saperlo guarito.
La festa era imperniata sulla premiazione dei vincitori del concorso Una Fiaba per Fabullo e vi dico
che siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla quantità di disegni racconti filastrocche favole che grandi e piccini hanno inviato.
Un poco di cronaca.
Ore 15,30. Tre ragazzi del gruppo Farfalibro ritoccano le ultima cose che sempre sono da ritoccare prima che inizi qualsivoglia manifestazione...; va detto che l’età media dei tre è sui sessant’anni ma, come diciamo a Orio, bagn (con la gn di gnomo) purtà, cioè ben portati.
Ore 16. Puntuali come neanche gli Svizzeri ecco arrivare i primi, quelli che la puntualità prima di tutto!...ma...ecco la prima novità: questa volta non ci sono stati secondi! sembrava che tutti volessero essere primi, sembrava una corsa al se arrivo presto sto di più con gli altri, sto di più nella festa, con la festa, sto di più con le parole che qualcuno regalerà a Fabio.
Ore 16,20.
Inizia la festa ed è Paolo Aimo, il papà di Fabio, che, con a fianco lo schermo sul quale corrono le immagini americane di Fabullo, ci dice dei risultati insperati già ottenuti, ci spiega che è difficile trovare le giuste parole per dire quello che lui sente per tutti i presenti e per tutti quelli che “togliendosi il pane di bocca” hanno dato un contributo affinché Fabio possa guarire.
Ore 16,35.
Le circa centocinquanta persone convenute ascoltano Alda Maderna, direttrice della biblioteca civica di Orio, e promotrice del concorso, che saluta e racconta con il sorriso sulle labbra il piacevole timor panico che prese la giuria (per la prima volta giuria) di fronte alla mole di buste, fogli e cartoncini colorati con su scritte le favole per Fabullo.
Ore 16.40.
Grande attenzione alle parole del sindaco Roberta Ponzetti, una delle componenti il Comitato Pro Fabullo, la quale mette l’accento sulla generosità delle persone che va ben al di là di quello che solitamente si è portati a pensare.
Ore 16,45.
E’ ora di ascoltare le tre favole vincitrici e ci pensa Elena, del Progetto Nati per Leggere, dopo una breve introduzione di Maristella Cerri, presidente della biblioteca, che ha seguito sin dall’inizio l’iniziativa portando letture tra i bambini delle scuole. Elena raduna una ventina di ben contenti bambinelli, li fa sedere intorno a sé in cerchio e comincia a leggere la fiaba di GiòGiò, la filastrocca, la favola...
Ore 17,15.
Eccoci alla Premiazione, con la distribuzione dei premi, aiutati in questo da Michela, sorella di Fabio: libri, attestati, magliette, bottiglie di vino, premi speciali che l’editore Nicola Alessi (straniero di Aosta e giurato anche lui) ha voluto dare a due favole, un premio speciale Giuria illustrato dall’assessore alla cultura Graziella Claretto...e poi senza difficoltà allegria buonumore e mille e più auguri al Nostro Fabullo.
Terminata la succinta cronaca voglio dedicare un pensiero a Paolo, Angela, Alessandra, Gloria, Maura, Paola, Roberta e Sara: il Comitato Pro Fabullo.
Comitato che ho immaginato alle prese con un grande accendino pronto ad accendere il fuoco dei sentimenti, il fuoco che brucia perplessità e dubbi e pronto a incendiare gli animi per una causa senza pari: animi ai quali sovente manca proprio solo...la scintilla.
Proprio quella che gli otto hanno fatto scattare.
Perdonatemi ancora una breve nota a proposito di come funzionano le faccende nel nostro quieto paesino Oriese: chi scrive si chiama Giovanni e, nel comitato, c’è Paolo.
Due, uomini.
Provate a rileggere dall’inizio e contate quanti altri ce ne sono, di uomini...

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti,
grazie Giovanni per il tuo scritto e grazie e tutti i ragazzi del Farfalibro!
Ieri sera ho visto Fabullo in web è sempre più simpatico e anche bello (ha preso tutto da me)

Anonimo ha detto...

INNO DELL'AMORE


Se io so parlare le lingue degli uomini e degli angeli, ma non posseggo l'amore: sono come una campana che suona, come n tamburo che rimbomba.
Se ho il dono di essere profeta di svelare tutti quei segreti. Se ho il dono di tutta la scienza, anche se ho una fede che smuove i monti: se non ho l'amore che vale?
Se distribuisco ai poveri tutti i miei averi e come martire lascio bruciare il mio corpo: senza l'amore io non ho niente. Chi ama è paziente e premuroso. Chi ama non è geloso, non si vanta, non si gonfia di orgoglio. Chi ama è rispettoso, non va in cerca del proprio interesse, non conosce la collera, dimentica i torti.
Chi ama rifiuta l'ingiustizia, la verità è la sua gioia. Chi ama, tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta, non perde mai la SPERANZA.
Cesserà il dono delle lingue, la profezia passerà, finirà il dono della scienza, l'amore mai tramonterà.
Il dono della scienza è imperfetto, il dono della porfezia è limitato
Verrà ciò che è perfetto ed essi svaniranno.
Da bambino parlavo come un bambino, come uno di loro pensavo e ragionavo.
Poi diventato uomo, ho smesso di fare così
Ora, vediamo Dio in modo confuso, come in un antico specchio, ma quel giorno quando verrà ciò che è perfetto lo vedremo faccia a faccia.
Ora lo conosco solo in parte: ma quel giorno quando verrà, lo conoscerò come lui mi conosce.
Ora solo tre cose contano:
FEDE, SPERANZA, AMORE
La più grnde di tutte è L'AMORE.

Dalla prima lettera di Paolo ai Corinzi.

Anonimo ha detto...

Grazie sig. Giovanni, a me come a molti altri lettori del blog,
fa piacere leggere parole come le sue,parole che provenono dal cuore.
Anch'io come Lei nutro la Speranza anzi la certezza di saperlo guarito e con maggior forza oggi scrivo:

QUEL CIT GUARIRA' ECCOME SE GUARIRA'

Anonimo ha detto...

Che belle parole Giovanni, grazie, mi si è accapponata la pelle.. Tutti questi pensieri sono per te, Fabio. Mi emoziono a pensare che un giorno ci leggerai.
Ti abbracciamo stretto.
Mariella

Anonimo ha detto...

uomini, donne o bambini...l'importante è che siano tutti li per Fabullo!!! questo è davvero bello!!! Grazie per il racconto Giovanni, le sue parole non solo hanno descritto la giornata, ma ce l'hanno fatta vivere!!!!

Francy

Anonimo ha detto...

E' un'onda lunga quella che si muove per Fabullo.
Rentiamola ogni giorno più lunga!!

Anonimo ha detto...

Eccomi, mi sento chiamata all’appello di Paulo. Io sono tra quelle persone che silenziosamente leggono senza lasciare traccia. Non passa giorno che io non passi di quì; è la prima cosa che faccio quando accendo il pc, non potrei farne a meno, è diventata una necessità. Fabullino con gli occhiali nuovi, Fabullo con i suoi progressi, la Michelina e la sua partenza. Angela con la sua forza, Paulo che non molla mai, Ewa con la sua volontà, e tanti amici intorno, vicini e lontani, quelli incontrati per caso che lasciano un segno a voi lì in Florida e quelli che dall’Italia vi sostengono. Cogliere l’attimo e come aggiunge Francesca “tenerlo sempre nel cuore”…

ps: che descrizione perfetta nel post di oggi quella di Giovanni, così bella che è sembrato di viverla a tutti noi, presenti e assenti!

Un bacio grande a Fabullo ed un abbraccio a te Angela,
Michaela

Anonimo ha detto...

grazie GIOVANNI, la nostra anima e' volata in quel pomeriggio di grande festa. ed erano tutte abbracciate intorno ad un solo nome Fabullo, non curaranti dell'apparire, ma solidali nell'amore, e nella soliderieta' per Fabullo...
Forza Fabullino......!

Anonimo ha detto...

Immagino che sarete tutti lieti del fatto che Fabullo è bello come papà.
Oggi l'ho lasciato un attimo in sala d'attesa, un attimo giuro, per chiacchierare un secondo e ha piantato su un cine che non vi dico.

Anonimo ha detto...

Piangere fa bene alla salute e scaricano la tensione nervosa.

Anonimo ha detto...

Cara Morgana, allora io ho già scaricato la tensione nervosa fino alla settima generazione.

Anonimo ha detto...

Mi pare giusto che anche i papà si prendano qualche merito... o quanto meno lasciategli l'illusione che sia così.
Negli ultimi giorni, nei post di Angela, ho rivisto la mia frase preferita sui progressi di Fabullo:"...questo prima non lo faceva".
Noi tutti, gatti compresi, la vorremmo leggere ogni giorno quella frase, affinchè si possa avverare presto il sogno di Angela, di vederlo giocare spensieratamente con gli altri bambini.
Ebbene sì, che si sappia, il mio gatto legge, gioca a poker e quando gli va fuma la pipa.

PS: purtroppo non è vero, sono solo roso dall'invidia per i post di ieri, il mio non fa altro che dormire, mangiare e preparare agguati per i fortunati ospiti.
Il piccino ha l'animo del guerrigliero, da oggi il suo nome cambia in Che Camillo Guevara.

Ciao a tutti da Salva.

Anonimo ha detto...

bene. un'altra bella pagina sul blog . Un'altra dimostrazione di quanto Fabullo riesca a tirare fuori sempre la parte migliore tra tutti quelli che lo conoscono. Alessandro.

Anonimo ha detto...

Ehilà, Salva di pirsona pirsonalmente.
Posso permettermi di invidiare il tuo gatto? quella è vita, ragazzi!!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao Angela, ebbene sì, di pirsona pirsonalmente, a forza d'incoraggiarmi mi sono persino firmato.
Il tutto a vostro rischio e pericolo, naturalmente.

Un grande abbraccio a te e Fabio da Salva.

Anonimo ha detto...

...bella la storia della lente. Mi fa venire in mente quando uno dei miei figli era in prima elementare e doveva imparare una filastrocca che diceva più o meno così (sono passati tanti anni, spero di ricordare giusto):
"Gigi cerca il suo berretto, non è qui, non è la, non è nell'armadio, non è sulla cassapanca e Gigi alla fine si accorge che... ce l'ha in testa!"
Cose che succedono ai vivi.

Meteo
Domani è prevista nebbia ed in serata potrebbe nevicare. Anche domenica.
La cosa mi rallegra, c'era proprio bisogno di un buon fondo di neve nuova per correre con la slitta.

Baci e abbracci a tutti!