Ecco, e anche ùffa.

Ci siamo proprio dimenticati di fotografare Paulo Aimo al patinoire, senza tutù ma potremmo tentare il colpo dei capelli al vento: non è mica importante quanti sono i suddetti capelli al vento, no?

Sto banfando perché sono un pochino preoccupata; nel senso che Fabullo ha la febbre; ieri sera era in ko tecnico, è arrivato dalla fisio e non ha nemmeno cenato, era cotto come una pera, che per lui non è mica normale: stanchi va bene, ma alla pappa non si rinuncia. Ha voluto solo un po’ di latte senza cereali, proprio come i poppanti. Speriamo che non sia un accidenti lungo che ci mette fuori gioco per troppo giorni: ellosò che in quel di novembre sono cose che possono anche capitare, ma posso dire che non ho proprio voglia? Che poi mi fa ancora più pena di quanto mi faccia di solito e, tanto per portarmi avanti, mi agito un po’?

Insomma, vediamo stamattina, mi racconto che non bisogna fasciarsi la testa in anticipo eccetera eccetera.

Non abbiamo ancora notizie della nuova maestra in arrivo, speriamo oggi; e poi dobbiamo veramente confermare la Germania, altrimenti rischiamo di essere poi a piedi anche per il due gennaio. Anche perchè adesso il colpo di tentare per la prossima settimana è decisamente da lasciare perdere.

Insomma, più tardi vi aggiorno, appena capisco come gira ‘sta giornata e divento un po’ più lucida: dopo chiamo il pediatra che venga a vederlo. Incroci perché passi alla veloce: lo so che sono sconclusionata, lasciamo perdere.

Buona giornata.

Angela