mercoledì 7 marzo 2012

Abilità Per Crescere Onlus




Allora, oggi non faccio la piaga, lasciamo perdere, prima che mi abbattiate.
Finalmente vi raccontiamo un po’ della Onlus.
Il 21 febbraio, intorno alle 19, è ufficialmente nata Abilità per Crescere, AperCrescere per gli amici.
Poi non ne abbiamo parlato perché abbiamo immediatamente avuto qualche piccolissima grana, la testa da un’altra parte e, soprattutto, non si parla di una cosa così importante e che sta nascendo e crescendo partendo solo dalla piagaggine incipiente: perché se è vero che i pensieri positivi a qualcosa servono, nei giorni scorsi partivamo un tantino con il piede storto!!!!!!!!!!!!!
Allora, stiamo procedendo con le scartoffissime: abbiamo codice fiscale, partita iva e ieri mattina abbiamo iniziato le gabole per l’apertura di un conto intestato alla onlus stessa.
Giovanni sta lavorando al sito, coadiuvato da Paulo Aimo Tecnologico: però non si può completare il sito finchè non abbiamo tutti i dati da metterci, e appena abbiamo i dati siamo pronti per farci conoscere, per cui è un po’ la fase del cane che si morde la coda, che se non fai una cosa non fai l’altra ma da qualche parte bisogna iniziare.
In realtà, lo stesso discorso vale ancora di più per la parte pratica: il nostro grandissimo obbiettivo è, appunto, offrire la possibilità alla Persona di Crescere, sviluppando qualunque tipo di Abilità. Vi raccontavo già dell’aspetto del sostegno burocratico e legale e vabbè: è una parte impegnativa ma in cui ci si mette piano piano, si ascoltano i problemi e si prova a risolverli.
La parte più complicata per iniziare sta di più nel desiderio assoluto di offrire un approccio riabilitativo completo e valido a dei prezzi accessibilissimi, per non dover sempre impazzire e spostarsi e, soprattutto, per non dover sempre convivere con l’angoscia del non aver la possibilità di offrire ai propri familiari le opportunità disponibili. Per fortuna tante cose si possono ormai fare anche in Italia: terapia più intensiva con tute e gabbie, per esempio; e non potete immaginare la disperazione che può stare nel pensiero di vedere delle possibilità e sapere che non ci si può accedere perché sono costose; o anche solo perché il lavoro deve essere continuativo e non si può sempre stare via di casa per settimane e mesi: perché è costoso, perché c’è tutto il resto della famiglia, perché i bambini devono andare a scuola che è parte integrante della terapia.
Quanto più questo tipo di realtà riabilitativa, che copre tutti gli aspetti fisioterapici, logopedici e cognitivi, diventa capillare sul territorio, tanto più la qualità della vita quotidiana può cambiare.
Quindi in parole poverissime: una onlus può ricevere tanti tipi di finanziamenti “ufficiali”; ma per riceverli deve essere pronta a lavorare ancor prima di averli, per dimostrare che fa sul serio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eccola lì la gabola difficile dal punto di vista pratico: partire credendoci e basta, perché se uno ci ragiona sopra troppo fa che non alzarsi neanche dal letto. Ellosò che è evidentemente quello che farei io ogni mattina, però poi tanto mi alzo.
Quindi: abbiamo già preso contatti per gabbie e tute da chi è autorizzato a vendere e a formare il personale; sostanzialmente ci siamo rivolti agli USA e alla Russia per valutare le diverse offerte, il prodotto è pressochè simile.
Abbiamo già chiesto dei preventivi per il materiale solito, lettino elettrico per intenderci. E proprio ieri sera ci hanno offerto in “prestito” tantissimo materiale essenziale come tappeti e rulli e cuscini e questo ci farà risparmiare un bel po’.
Barbara e la psicologa che lavoreranno con noi stanno già pensando a dei progetti legati all’apprendimento, oltre che alla parte logopedica in senso più stretto: anche perché ricordiamoci che non tutti gli approcci logopedici prevedono attenzione all’aspetto motorio della bocca, per cui tutta la parte dell’alimentazione talvolta viene trascurata.
E siccome è il blog di Fabullo   e io sono diplomatica quanto un paracarro, possiamo tranquillamente dire che, se non fosse stato per Barbara, Fabullo mangerebbe ancora jogurt, che siamo arrivati negli USA ed era l’unico bambino che era stato seguito bene da questo punto di vista, e che questo pensiero lo condividono molte altre famiglie.
Barbara sta già anche prendendo contatti con ditte che si occupano di sistemi informatici per la comunicazione e l’apprendimento.
Insomma, si lavora piano piano, ma si lavora. Appena siamo a posto con tutti le scartoffie e possiamo quindi finire il sito, cominciamo a pubblicizzare bene il tutto.
Però: cerchiamo volontari per gli aspetti più quotidiani del supporto alle Persone; e cerchiamo operatori (terapisti, logopedisti, terapisti occupazionali ecc….) seriamente motivati.
Seriamente motivati vuol dire che devono credere e scommettere sulle Persone, che hanno voglia di imparare delle cose diverse da quelle che ci fanno vedere a scuola, che non pensano che i tradizionali protocolli siano quelli più giusti: sono solo quelli che un sistema sociale con “qualche” difficoltà può offrire. Spererei che tutti coloro che si occupano di riabilitazione potessero ormai prendere atto che le neuroscienze hanno dimostrato che la stimolazione intensiva ha un senso, che il lavoro aerobico incide anche sull’aspetto cognitivo e che, banalmente, se un impiegato deve fare un po’ di sport tre volte alla settimana, forse uno in carrozzina deve essere mobilizzato tutti e dico tutti i giorni: e anche bene, senza pensare ai fattacci propri.
E adesso non mi ferma più nessuno: perché sarà vero che possono essere professioni pesanti fisicamente e mentalmente, che si è carichi di responsabilità, che i pazienti e le famiglie ti riempiono di ansie e aspettative. Ma resta un lavoro che ha un suo tempo e un suo spazio definiti, e poi un adulto può essere in grado di “staccare” e ricaricarsi: mentre invece pazienti e famiglie convivono con certe situazioni 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno.
Per cui è irritante e tristissimo frequentare certi servizi riabilitativi in cui gli operatori non fanno altro che lamentarsi, magari con delle ragioni, per carità, ma a scapito delle Persone che si affidano a loro.
Lo so che potevo evitarmela, ma che ci volete fare.
Forse è un po’ evidente che saremo un tantino selettivi nella scelta degli operatori: ma  quelli che davvero ci credono saranno bravi e cercheremo di offrire loro qualunque possibilità per lavorare al meglio.
Insomma, li dobbiamo trovare per poterli formare ed essere pronti.
Quindi: mi fido ciecamente degli amici del blog per pubblicità planetaria. Il sito è in costruzione (e per Giovanni una grandissima ola!!!!!!!!!!!!) e sarà questo: www.apercresere.org , la posta è già attiva: info@apercrescere.org .
Incrociate perché Fabullo sta meglio così io piagheggio meno.
Buona giornata.

10 commenti:

Gianluca ha detto...

finalmente belle notizie! io ci sono, Giovanni ti ho scritto ricordati di me!!!

Bubietta ha detto...

Ma bene, benissimo!!
Dovreste anche pubblicizzare e mettere da qualche parte anche sul blog il codice fiscale in modo che si possa poi destinare il 5x1000 alla Onlus in fase di dichiarazione dei redditi. E' fattibile già da ora vero? C'è già chi sta facendo i 730 e sarebbe ottimo sfruttare anche questa entrata.
Caro Don Paulo, crea dei piccoli volantini che noi possiamo stampare e divulgare a parenti e amici....
Forza ragazzi!!!

angela ha detto...

è tutto in preparazione, i l codice fiscale c'è già, ma deve uscire a giorni la nuova normativa sul 5permille in cui si taglia si taglia si taglia, per cui cercheremo di rientrarci.
la vecchia gloria sta lavorando in proposito.
anche il materiale "cartaceo" è coming soon, come dice giovanni.

Bubietta2 ha detto...

Che organizzazione ragazzi!!!
Bravissimi

graziana ha detto...

OLA PER TUTTI GLI ORGANIZZATORI E FONDATORI!!!!
Messa in moto la macchina comincerà a viaggiare sempre meglio!
Grandissimi Aimi e grande Barbara!
Un abbraccio e solletichino al nostro Fabio, finalmente in fase di guarigione completa!

BOOG ha detto...

MAI AVUTO DUBBI SULLA MACCHINA ORGANZZATIVA DELLA FAMIGLIA AIMO!!
AVANTI COSI' SEMPRE E SOLO AVANTI PER FABULLO.

Giovanni ha detto...

Nell'acqua cheta si annega, lo dico sempre. La Bellini SEMBRA una signora minutina che rugna un po' (poi si lamenta di Fabullo) ma poi si adatta alle circostanze, quando pero' ha raggiunto il limite non te le manda certo a dire. E fa bene, patti chiari e amicizia lunga. Non ho alcun dubbio che questa Onlus avra' un'enorme successo visto chi c'e' dietro e l'organizzazione simil-teutonica che state mettendo in piedi. Prua all'orizzonte e vento in poppa. Gianluca ho risposto alla tua email. Pizzicotto incrociato a Fabullo.

Francesca ha detto...

yuppiiiii che cosa bellissimaaaa!!! w la onlus e tutti i professionisti che ci credono!!!
grande Giovanni oltreoceano :)

Paola ha detto...

Hip hip hurra'!!!!
W il blog motore di infinita positivita' e inventiva... E chi ci ferma?!?
Ho un sacco di problemi a postare dal pc dell'ufficio ma poiché ormai sono una drogata di fabullino... Sto elemosinando accessi dai telefoni ultramoderni dei colleghi che mi stanno vicino... Cosi' faccio anche pubblicità,...
Un abbraccio virtuale enorme a ttutti i bloggeristi
XXX GO AIMI XXXX

BOOG II ha detto...

Mi piace un sacco "CREDERE E SCOMMETTERE SULLE PERSONE"