venerdì 9 novembre 2012

Che delirio.



Grazie per la fiducia che state riponendo nella onlus, speriamo di meritarcela!!!
Anch’io penso che stiamo pian piano andando avanti per lavorare bene, insomma, con delle buone basi.
Però, tanto per portarmi avanti, mi preoccupo un pochino: ma più dal punto di vista personale. Nel senso che mi sembra che il tempo che posso metterci io, che non è mica tanto, non basti mai. Non solo: so anche benissimo che non possiamo trascurare Fabullo e la sua fisioterapia, e che per i primi tempi non possiamo pensare di essere competitivi, a livello di competenza, con la bravura che hanno all’estero. E’ proprio un fatto di anni di esperienza, sarebbe poco onesto non dirlo e non l’abbiamo mai pensato: abbiamo sempre avuto chiaro che per un po’ sarà già una benedizione avere la possibilità di non “sprecare” i viaggi perché poi lavoriamo poco a casa. Poi pian piano diventeremo bravi, però bisogna lavorare duro.
Ed ecco la mia preoccupazione personale. Quando dobbiamo spostarci con Fabullo, come facciamo con tutto il lavoro che c’è da fare qui? Dal punto di vista burocratico intendo, occupiamo parecchie ore della giornata alla ricerca dei fondi, spulciando siti istituzionali e prendendo contatti.
Facciamo una roba: che con calma ci pensiamo. Perché a quest’ora non sono mica così lucida da affrontare questa idea. Succederà qualcosa di luminosissimo per cui potremo tirare un po’ il fiato. Comunque continuare a lavorare con meno ansia. Certo che leggere i giornali del mattino non aiuta mica tanto, visto che l’ansia in questione è del tutto legata all’esigenza di un supporto economico per le famiglie e visto che rischiamo di non avere nemmeno il riscaldamento a scuola. Che poi è veramente un gorgo: se i bambini stanno a casa da scuola, qualcuno li dovrà ben guardare. Quindi i genitori potrebbero dover stare a casa dal lavoro: ma uno dei problemi non è già che siamo poco produttivi?  Oppure tanto, ormai, tutti hanno un disoccupato in casa? Sarà un dettaglio, ma dà la misura del delirio.
In soldoni sonanti: chiacchieriamo con le famiglie e raccontiamo che stiamo finanziando tutta la faccenda therasuit e che per il momento non riusciamo a supportare le terapie: per cui i terapisti vanno pagati 40 euro all’ora. E le famiglie dicono che non è tanto, che si sentono cifre ben peggiori: ma nello stesso tempo vedi loro scritto in faccia che Non è tanto ma noi non li abbiamo. E come li capisco. Per cui per forza accetti l’oretta settimanale di terapia, su cui riversi tutte le tue speranze quando è materialmente impossibile fare un buon lavoro. O mammasantissima, stamattina non stiamo mica partendo con il piede giusto.
E’ meglio che vi racconti che questa sera andiamo per la prova tutori, questa è un’ottima notizia!!!!
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Bubietta ha detto...

Mega XXXXXXXXX perché i tutori siano perfetti così senza doverci rimettere le mani sopra...
Forza Fabio

BOOG ha detto...

Incroci pensieri preghiere per la prova dei tutori!
FORZA FABULLO!

Giovanni ha detto...

Imparare un nuovo lavoro, una nuova lingua, una nuova citta' oppure iniziare una nuova attivita' all'inizio e' una faccenda che intimidisce molto. E' come un gigantesco puzzle con tutti i tasselli mischiati e non si sa bene da che parte cominciare, ogni pezzo all'apparenza uguale all'altro ma che invece riempie uno spazio ben definito. C'e' chi si spaventa o semplicemente si lascia intimidire e lascia perdere e c'e' chi invece accetta la sfida e comincia con metodo a separare i pezzi che sono ovviamente del bordo, poi per colore e quindi comincia a trovare con molte difficolta' gli incastri giusti, un pezzetto alla volta. Il bello del puzzle e' che con piu' pezzi si mettono insieme, piu' velocita' si acquista perche' il numero dei pezzi da sortire diminuiscono. Morale, si comincia dal bordo e, con metodo, il resto vien da se sempre piu' in fretta. L'importante e' non lasciarsi intimidire e cominciare. Pizzicotto superincrociato a Fabullo.

Nonna Roby ha detto...

Le lacrime agli occhi vengono anche a me, ed anche la rabbia, quando leggo quanto dice Angela: quanti bisogni si potrebbero soddisfare se ci fossero più risorse e se a livello delle alte sfere si fosse sprecato un poco meno negli anni passati ed anche oggi. Il riscaldamento nelle scuole, la messa in sicurezza degli edifici scolastici (leggi quanto è capitato al Darwin di Rivoli), la sanità (tagli enormi ai posti letto) tutte cose che dovrebbero avere priorità assoluta, però...

Proviamo ad incrociare perché i nostri "grandi" mettano il buon senso? Magari potrebbe funzionare...

La vostra ONLUS sarà un raggio di speranza in tutto questo buio. Ne sono convinta.

Un grande abbraccio con carezze e ganascini ai ragazzini!