Aspettiamo Donna Paola.

Siamo in fremente attesa di notizie da Donna Paola da La Spezia. Primo per capire l’andamento della discussione tra le quadrupedi, un po’ animata come discussione, ecco. Chissà cos’hanno visto quelle due, meno male che non erano a casa da sole.

E poi vogliamo sapere come stanno da quelle parti, dopo le notizie di Genova. Questa è un’altra di quelle robe che si leggono sul giornale e che lasciano sempre senza parole, o fanno dire sempre quelle, e il dramma è che sono davvero sempre quelle.

Era già drammatico quando veniva detto che Va tutto bene finchè non capita niente.

Ecco, è ancora peggio: nel senso che le cose capitano, uguali identiche negli anni, e invece non impariamo proprio niente. Vabbè che non ci sono risorse per i necessari adeguamenti che riparino gli errori passati: ma poi le stesse risorse le vogliamo trovare per imprese colossali che ci portino ad esempio  a risparmiare qualche ora di viaggio in situazioni non proprio quotidiane? In cambio della perdita di vite umane, case, automobili (che magari servono per andare a lavorare)? Probabilmente non sono abbastanza intelligente per capire quali sono i grandi meccanismi su cui si basa l’assetto sociale,  e l’importanza di certi investimenti, la ricaduta sul benessere della nazione, la lungimiranza e Dio solo sa cos’altro. Per cui non trovo risposte e, non solo, ogni volta ci rimango anche male.

Ieri Fabullino è stato di nuovo bello brillante: ieri sera ha anche scelto da solo 4 cartoni diversi sul pc, invece che pigliare sempre quello, l’importante è che mi facciate mangiare. Penso che tra un pochino gli complicheremo il compito. Devo ammettere che in una settimana è proprio cambiato in questo lavoro, Dio salvi le logopediste che hanno sempre delle buone idee, perché io annaspavo sul serio. Probabilmente, a certe cose devono pensarci gli altri e i genitori possono solo eseguire, non ce la facciamo ad essere così lucidi.

E poi cammina sempre come un matto furioso.

Invece il neuro ortopedico non mi ha risposto: penso che lunedì reinoltrerò nuovamente la mail, più che altro per il braccino. Se proprio dobbiamo fare quelli che passano attraverso la botulina, magari per scoprire che non serve ad un tubo, almeno diamoci una mossa. Anche perché poi dovranno trovarci il posto per il ricovero ed eccetera eccetera. La storia infinita, ma non quell’edizione bella su carta ruvida e scritta in due colori: proprio quella che fa cadere le braccia.

Vai che è venerdì. Domani ci si sveglia alle sette e questo è un buon motivo per alzarsi oggi. Poi il mondo lo salviamo la prossima settimana, facciamo così.

Buona giornata.

Angela