giovedì 16 ottobre 2014

Le storie scontate del mattino.



Adesso vi conto una serie di riflessioni che sono scontate e quotidiane, e quindi uno non ci pensa più. Per fortuna perché si risparmiano energie, o purtroppo perché niente di peggio che lasciarsi scivolare le cose addosso. Oppure per sopravvivenza.
Però ieri ho chiacchierato un po’ con una mamma, e quindi mi è di nuovo venuto in mente e ve lo racconto.
Allora, caso specifico che però è sovrapponibile a molti altri: bambino con tetraparesi spastica, alla cui mamma, da piccolissimo, al servizio di rieducazione di neuropsichiatria infantile era stato detto: pensiamo ad una bella carrozzina elettrica, ovviamente ancora prima di provare a lavorare. La mamma ha fatto  un pochino come ha voluto lei, e oggi il bambino cammina con un sostegno minimo ed è pensabile che sia poi uno di quegli adulti autonomi con un loro schema motorio dondolante, ma che li porta dappertutto. Magari userà la carrozzina per godersi i lunghi percorsi, che ne so, visitare Parigi: e, se troverà un gradinetto, si alzerà e lo farà a piedi.
A scuola, risultati sovrapponibili a quelli degli altri bambini.
In questi giorni va al servizio di neuropsichiatria, con cui bisogna sempre tenere buoni e ipocriti rapporti per le scartoffie: attenti bene, possono essere efficienti con i pazienti non perché è un dovere degli uni e un diritto degli altri, ma perché si mantengono buoni rapporti.
Dunque: ma buongiorno, ma come state? Molto bene grazie, guardi com’è bravo, come cammina bene. Faccia acida: mah… sì… tutto sommato se la cava…. Certo che se deve andare in gita ha bisogno della carrozzina.
La mamma non sapeva se suicidarsi o chiedere se in gita questo bambino ci va ogni giorno.
Poi: e a scuola, come va, te la cavi? Ma si, guardi, prende proprio dei bei voti!!!!!!!
Mah…, meno male…, ma non si illuda troppo perché tanto verranno fuori tutti i problemi in matematica (magari quello del periodico al quadrato)……
La mamma, per quanto allenata e rodata, ci è comunque rimasta male per l’ennesima volta.
L’unica riflessione che siamo riuscite a fare è che c’è sempre chi dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio, come diceva il saggio.
L’altra riflessione, che però va presa come un’idea delle mamme isteriche, è che quasi sempre, determinate considerazioni, e questo capita in tutti gli ambiti, vengono esplicitate da professionisti che non è che si siano distinti, diciamo così, per la loro operosità. Sentendosi poi in dovere assoluto di valutare i risultati ottenuti dagli altri.
Insomma, stamattina mi sono alzata scontata e qualunquista; nonché isterica, ma questo si sa.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Luana ha detto...

Sempre FORZA FABIO!!!!!!!
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BOOG ha detto...

FORZA SUPER FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Paola ha detto...

Anch'io mi sono alzata con il piede sinistro e isterica lo sono diventata nel corso della giornata... che non oso immaginare come finirà... ma leggere che questa mamma e' riuscita a portare il suo bimbo dove per tanti sapientoninatiimparati non sarebbe mai potuto arrivare, credo che non potra' che farmela migliorare sta giornata storta.
L'amore, la tenacia e la costanza nel fare le cose, puo' fare la differenza.
Crederci e non mollare. MAI
Buona serata a tutti!!!!
XXXXXXXXXXFPRZAFABULLOXXXXXXXXXXXX

Nonna Roby ha detto...

Sono d’accordo anch’io: mai mollare e mai darsi per vinti, e non dare retta a certi tipi “saputelli”.
Ciao Fabullo, continua a girare tante pagine, in attesa che mamma ti serva un bel piattone di vellutata patate e cipolle…
Un bacio speciale da nonna Roby