Adesso vi conto una serie di riflessioni che sono scontate e
quotidiane, e quindi uno non ci pensa più. Per fortuna perché si risparmiano
energie, o purtroppo perché niente di peggio che lasciarsi scivolare le cose
addosso. Oppure per sopravvivenza.
Però ieri ho chiacchierato un po’ con una mamma, e quindi mi
è di nuovo venuto in mente e ve lo racconto.
Allora, caso specifico che però è sovrapponibile a molti
altri: bambino con tetraparesi spastica, alla cui mamma, da piccolissimo, al
servizio di rieducazione di neuropsichiatria infantile era stato detto:
pensiamo ad una bella carrozzina elettrica, ovviamente ancora prima di provare
a lavorare. La mamma ha fatto un pochino
come ha voluto lei, e oggi il bambino cammina con un sostegno minimo ed è
pensabile che sia poi uno di quegli adulti autonomi con un loro schema motorio
dondolante, ma che li porta dappertutto. Magari userà la carrozzina per godersi
i lunghi percorsi, che ne so, visitare Parigi: e, se troverà un gradinetto, si
alzerà e lo farà a piedi.
A scuola, risultati sovrapponibili a quelli degli altri
bambini.
In questi giorni va al servizio di neuropsichiatria, con cui
bisogna sempre tenere buoni e ipocriti rapporti per le scartoffie: attenti
bene, possono essere efficienti con i pazienti non perché è un dovere degli uni
e un diritto degli altri, ma perché si mantengono buoni rapporti.
Dunque: ma buongiorno, ma come state? Molto bene grazie,
guardi com’è bravo, come cammina bene. Faccia acida: mah… sì… tutto sommato se
la cava…. Certo che se deve andare in gita ha bisogno della carrozzina.
La mamma non sapeva se suicidarsi o chiedere se in gita
questo bambino ci va ogni giorno.
Poi: e a scuola, come va, te la cavi? Ma si, guardi, prende
proprio dei bei voti!!!!!!!
Mah…, meno male…, ma non si illuda troppo perché tanto
verranno fuori tutti i problemi in matematica (magari quello del periodico al
quadrato)……
La mamma, per quanto allenata e rodata, ci è comunque
rimasta male per l’ennesima volta.
L’unica riflessione che siamo riuscite a fare è che c’è
sempre chi dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio, come diceva il
saggio.
L’altra riflessione, che però va presa come un’idea delle
mamme isteriche, è che quasi sempre, determinate considerazioni, e questo
capita in tutti gli ambiti, vengono esplicitate da professionisti che non è che
si siano distinti, diciamo così, per la loro operosità. Sentendosi poi in
dovere assoluto di valutare i risultati ottenuti dagli altri.
Insomma, stamattina mi sono alzata scontata e qualunquista; nonché
isterica, ma questo si sa.
Buona giornata.
Angela
4 commenti:
Sempre FORZA FABIO!!!!!!!
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FORZA SUPER FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Anch'io mi sono alzata con il piede sinistro e isterica lo sono diventata nel corso della giornata... che non oso immaginare come finirà... ma leggere che questa mamma e' riuscita a portare il suo bimbo dove per tanti sapientoninatiimparati non sarebbe mai potuto arrivare, credo che non potra' che farmela migliorare sta giornata storta.
L'amore, la tenacia e la costanza nel fare le cose, puo' fare la differenza.
Crederci e non mollare. MAI
Buona serata a tutti!!!!
XXXXXXXXXXFPRZAFABULLOXXXXXXXXXXXX
Sono d’accordo anch’io: mai mollare e mai darsi per vinti, e non dare retta a certi tipi “saputelli”.
Ciao Fabullo, continua a girare tante pagine, in attesa che mamma ti serva un bel piattone di vellutata patate e cipolle…
Un bacio speciale da nonna Roby
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