martedì 17 giugno 2008

Ma quando finisce la mezza stagione?!

I discorsi sul tempo che fa e sul non c'è più la mezza stagione sono davvero odiosi, ma questa ve la devo raccontare. Stamattina la sveglia è suonata come al solito alle sei e io ero svèrsa (chiamate il filologo) e non ce l'ho fatta ad alzarmi.
Però nel dormiveglia di: adesso mi alzo, giuro che adesso mi alzo.... c'era un rumore che mi disturbava e che però non realizzavo.
Poi ho capito, con calma, ovviamente, ho i miei tempi: erano partiti i termosifoni!!!!
La caldaia non era spenta, ma regolata sui 18 gradi col discorso che se facesse freddo parte altrimenti tanto non si accende. Ecco, appunto!!!!
Ora l'ho spenta, però vi dirò che non ho mica patito il caldo.
E pensare che di solito dovevamo accendere il condizionatore altrimenti Fabullo non respirava.

Speriamo oggi il cielo regga almeno un pò, così è un pò meno macchinoso uscire e la Michi può trottare. Se volete vi faccio fare un trattato sull'anatomia equina: la corona, la castagna, il garrese, altro che quattro zampe due orecchie e i denti davanti.... se non faccio la faccia di quella che capisce mia figlia mi manda a ripetizioni.
Buoma giornata a tutti, passate a trovarci.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Le previsioni dicono che da domani comincia primavera.
Buongiorno famiglia Aimo.
Buongiorno a Fabullo che va da Vanda.
Buongiorno a Michela e a tutta la sua fattoria.
Buongiorno a Paulo super impegnato al lavoro.
Buongiorno ad Angela e al suo modo di guida sportivo
e buongiorno al Comitato e agli amici del Blog.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Boog.
Che bello entrare e trovare un saluto allegro.
Volevo dirvi che mi si sono annacquati gli ultimi contatti.
Stamattina non trovavo le chiavi della macchina; dopo aver chiamato in causa svariati personaggi ho preso le chiavi di scorta.
Poi sono scesa e non ho trovato la macchina: mi ero scordata che era dal meccanico!!!

Anonimo ha detto...

A proposito di prese in giro per il modo di guidare.
Un pò di tempo fa vado a ritirare la macchina dal meccanico, dopo aver fatto le pastiglie dei freni.
Lui mi consegna le chiavi dicendo: bon, a posto, vai solo un pò piano oggi che si assesti.
E io subito, guardandolo malissimo: Cosa stai insinuando?
E lui, con il sorriso più innocente del mondo: ma io lo dico sempre a tutti...
Secondo me le mie amiche ci hanno messo il becco.
Adesso ve ne racconto un'altra senza chiedere il permesso, tanto è di dominio pubblico: trasportavo la Vecchia Gloria e nel cambiare corsia mi accorgo che avevo lo specchietto esterno sinistro spostato, per cui non potevo far manovra perchè non vedevo bene.
Lo metto a posto e Gloria mi chiede: "Ma come hai fatto ad accorgetene?" L'ho guardato, le rispondo.
E lei, come se avessi parlato della trigonometria applicata all'astronomia: "Ahhhhh....".
Quindi....

Anonimo ha detto...

Saluti a tutti e tanti bacioni a Fabullo e Michela.
Andrea

Anonimo ha detto...

Bhè, a me qualche anno fa è successa una cosa molto simile.
Abitavo ancora ad Ivrea. Al mattino prendevo il treno per andare all'Università. Per andare alla stazione usavo la mia macchina di allora (che rimpiango ancora oggi) una due cavalli azzurra.
Un mattina, come al solito, scendo in cortile: la macchina, la mia macchina non c'era più, sparita, dissolta nel nulla! Risalgo le scale, piangendo, mi hanno rubato la macchina, telefono a mia madre, sono disperata .... mia madre mi ricorda però che la sera prima ero arrivata a casa a piedi dalla stazione..... e infatti la 2 cavalli era lì nel parcheggio della stazione con quei due occhietti tristi tipici delle 2 cavalli che scuoteva mestamente la capote. SIGH!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, da domani il tempo cambia, dovrebbe fare bello fino a settembre, così dicono....... l'impo che faccia bello venerdì così si può fare la recita all'asilo e io posso andare a mangiare al buffet................................................................

L'orco ruba merende

Anonimo ha detto...

Bene, se l'Autorevole Autorità è stordita quanto me ed è comunque così brava a fare tante cose, come gli chignòn, mi sento molto più tranquilla.

Anonimo ha detto...

ma i poeti sono ancora vivi?
Sono al quinto cioccolatino in due minuti, sentitevi repsonsabili.

Anonimo ha detto...

RISVEGLIO

"Qualunque fiore tu sia,
quando verrà il tuo tempo,
sboccerai,
prima di allora
una lunga e fredda notte potrà passare.
Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento
Perciò sii paziente verso quanto ti accade
e curati e amati, senza paragonarti
o voler essere un altro fiore,
perchè non esiste fiore migliore
di quello che si apre nella pienezza di ciò che è!
E quando ciò accadrà, potrai scoprire
che andavi sognando
di essere un fiore
che aveva da fiorire..."

Walter Gioia
Alle sorgenti dell'essere

Anonimo ha detto...

M'illumino
d'immenso

Ungaretti

Anonimo ha detto...

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Salvatore Quasimodo

Anonimo ha detto...

La nebbia arriva su zampine di gatto.
S'accuccia e guarda
la città e il porto
sulle silenziose anche
e poi se ne va via

Carl Sandburg
1878-1967

Anonimo ha detto...

Dopo tanta
Nebbia
A una
A una
Si svelano
Le stelle

Respiro
Il fresco
Che mi lascia
Il colore del cielo

Mi riconosco
Immagine
Passeggera

Presa in un giro
Immortale.

G. Ungaretti
Bosco di Courton
Luglio 1918

Anonimo ha detto...

Il pensiero....è
un uccello
nell'immenso,
che in una
gabbia di parole
può anche
spiegare le ali,
ma non volare.

G Kahlil Gibran

Anonimo ha detto...

Ah, ecco. Bastava chiedere.

Anonimo ha detto...

IL DUBBIO

Splendente
d'arcobaleno il viso
colpisci duro
con frecce di cielo.
Ed io, come tanti
al petto ferito,
fra tanti astri miro
la scia di una meteora.
E due fiamme azzurre,
incuranti e sbadate.

Pablo Neruda

Anonimo ha detto...

IL RITRATTO DI GUGLIEMINA

Quando mia sorella l'invitò
E andai ad aprirle la prta
Entrò il sole,
Entrarono le stelle.
Entrarono due trecce di grano
E due occhi interminabili...
Allota entrò Guglielmina
Con due bagliori azzurri.

Pablo Neruda

Anonimo ha detto...

I FIUMI

Molti fiumi scorrono
verso molti mari.
il mio pensiero è uno solo:
in quale di questi fiumi
potrebbe il mio cuore avere pace?
Due rive per ogni fiume.
Nessuna dove io possa vagare
sentendo i giunchi frantumarsi
e vedendo il fiume passare,
sebbene sembri fermo.
Forse c'è un altro
fiume, ma lontano in Me.
Lì potrò incontrare il Fratello
della mia eternità
In quale Dio sarà?

Fernando Pessoa

Anonimo ha detto...

Siediti ai bordi dell'aurora
Per te si leverà il sole
Siediti ai bordi della notte
per te scintilleranno le stelle
Siediti ai bordi del torrente,
Per te canterà l'usignolo
Diediti ai bordi del silenzio
Dio ti parlerà.

L. Vahira

Anonimo ha detto...

Ognuno ha qualcosa che desidera donare:
e così, troppo spesso,
nessuno è disposto a prendere.
Poniamo che io abbia una casa e inviti gente.
Verranno e accetteranno
la mia casa, il mio cibo e perfino le mie idee,
ma non il mio amore.
E invece proprio l'amore
è ciò che la maggior parte di noi
desidera donare sopra ogni altra cosa.

Kahlil Gibran

Anonimo ha detto...

Meno male che non capita solo a me di dimenticare l'auto.....Frequentavo ancora l'università e per compiere il tragitto casa-stazione di Caluso utilizzavo la Uno dei miei genitori...Quel fatidico mercoledì la lezione terminò prima del solito; io corsi alla stazione e, tutta affannata, presi al volo il diretto per Milano...Arrivata alla stazione di Chivasso scoprii con immensa felicità che proprio sul binario opposto era in partenza il treno regionale per Ivrea, leggermente in ritardo rispetto all'orario stabilito.....ed eccomi lì saltare giù dal diretto per Milano, salire al volo sul regionale, sedermi tutta soddisfatta sui quei sedili in similpelle e pensare sorridendo.. "che fortuna arriverò a casa due ore prima del previsto", organizzandomi mentalmente su come spendere quelle due splendide ore regalate dal fato....La doccia fredda arrivò a Caluso una ventina di minuti più tardi. Dopo esser scesa dal treno ed aver cercato invano con lo sguardo la mitica Uno...mi ricordai che quella mattina ero andata in auto sino alla stazione di Chivasso e quella simpatica vettura color carta da zucchero era ancora là, diligentemente parcheggiata tra le sue simili, in trepida attesa che la sottoscritta andasse a recuperarla per portarla a casa....Risultato: le due fantastiche ore su cui avevo favoleggiato le spesi attendendo il primo treno diretto a Chivasso...

Anonimo ha detto...

Mamma mia i viaggi in treno da Caluso con cambio a Chivasso!!!!
Anch'io arrivavo alla sera talmente devastata che dovevo pensare bene a dove avevo la macchina, quando e come.
Una volta lasciavo in stazione a Caluso uan vecchia regata station wagon.
Lavoravo in ospedale a Torino e avevo una collega torinese a cui dei vandali aveva preso di mira l'auto: secchi di vernice sulla carrozzeria, più vetri rotti...
Una sera arrivo a Caluso e trovo un vetro posteriore rotto. Il mio primo pensiero è stato: no, sono arrivati anche qui...
Poi ho avuto un pensiero più intelligente: mi costerà più il vetro della macchina.
Intanto si avvicina un signore che mi chiede se l'auto era la mia e aggiunge: "Porti pazienza, ci ho fatto manovra dentro con il camion, sono già anche andato in assicurazione".
Gli ho pagato il caffè.

Anonimo ha detto...

Ok, si comincia. Paulo Aimo ha fatto il riscaldamento: chissà se lo faranno giocare o se laverà i piatti.

Anonimo ha detto...

Si gioca per per vincere e preseguire. Speriamo che la vittoria spieghi le ali al vento.

Anonimo ha detto...

e vai, per stasera la partita è andata.
E anch'io mi ritiro nei miei appartamenti, sempre quello di 70 metri senza terranova e cavallo per favore.
Buona notte.