Festa intergalattica.

Oggi festa planetaria e oserei dire intergalattica, perché è il compleanno di Paulo Aimo Detto Il Festeggiato. Sempre quello santo subito, eccetera eccetera. Nonché l’unico membro maschio del Comitato Fabullo, e ditemi voi se non è fortunato.
Noi abbiamo festeggiato ieri pomeriggio con un bel gelato. A Fabullo hanno fatto un tegamino (giuro, era proprio un tegamino di ceramica) con un topolino: crema, panna, orecchie a biscotto e granella colorata.
Mamma ha cucinato le crostatine, così oggi ci sono per colazione e merenda e via con la festa.
Ieri mattina bicicletta.
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Tanto lo sapete che mi lamento. Siamo partiti dicendo: non andiamo nel panico. E’ sostanzialmente la prima volta, perché c’è andato qualche giorno a luglio e poi basta. Quindi dobbiamo imparare.
Allora: si è ricordato subito come si fa, subito si è ricordato come si pedalava, benissimo a destra, ci ha messo un attimo di più a sinistra e con un giro non liscissimo, ma è andata bene.
Ero preoccupatissima sul doverlo tenere su a sinistra, invece è bastato tenere la manina e non cadeva di lato con la schiena.
Quello che mi è spiaciuto è vedere che per pedalare doveva spingersi all’indietro e quindi mollava la mano destra: insomma, quell’accidenti di schema estensorio che blocca tutto, che non permette alle braccia di sostenere e quindi il tronco eccetera eccetera.
Però: è anche vero che abbiamo pedalato più di mezz’ora e alla fine in realtà andava meglio che all’inizio.
Poi: in Germania a luglio questo problema non era emerso, ma è vero che i primi due giorni l’abbiamo sempre tenuto da entrambe le manine e quindi non ce ne saremmo nemmeno accorti; e dal primo giorno al quarto è migliorato un sacco.
Quindi dobbiamo insistere insistere insistere. Anche perché , allora, pedalare senza spingersi indietro sarà un gran lavoro sul tronco. In questo momento lavoreremo nel fine settimana, perché tutti i giorni non riusciamo: dobbiamo aspettare che faccia più caldo per pedalare anche nel tardo pomeriggio. Sicuramente Fabullo rende molto meglio se fa le cose tutti i giorni, migliora quotidianamente, l’abbiamo visto anche in piscina: per adesso cominciamo nel weekend.
Ovvio che la domanda intrinseca intransitiva introspettiva si fa mamma è: e se poi non ci riesce e non serve ad un tubo? Ma siccome è una roba intrinseca non si dice e si cerca anche di non pensarla.
Facciamo che tutto il blog mangia almeno un cioccolatino per festeggiare Paulo Aimo?
Buona giornata.
Angela