lunedì 24 settembre 2012

Annunciazione.



Di nuovo una notte assai complicata. E’ come se avesse un malessere; non un dolore vero, di quelli che fanno piangere. Piuttosto un malessere, che irrita, che fa lamentare, che non c’è niente che vada bene. Che non si trovano mai dei ritmi quotidiani che vadano bene, che non c’è mai un gioco interessante eccetera eccetera. Penso che sia utile darci ancora questa settimana perché assimili l’aumento del farmaco e poi stiamo a vedere. Il quattro ottobre dobbiamo comunque parlare con la dottoressa.
Pensare che ieri siamo andati in bici ed è andata proprio bene: si vede che era talmente contento che si è impegnato, ce l’ha messa tutta con quelle gambette. È anche vero che aveva dormito fino a tardi e dopo colazione (e dopo il farmaco) era tornato a dormire. Però non è logico per lui avere così poca autonomia.
Invece: annunciazione annunciazione. Cercando di andare avanti e di non pensare sempre e solo ai nostri guai.
Ce la facciamo ad organizzare il corso therasuit per i terapisti che seguiranno i bambini della onlus.
Preparo poi una roba più dettagliata e un tantino più seria per il sito di AperCrescere, ma adesso vi conto.
Abbiamo lavorato dall’autunno scorso e poi tutta la primavera e l’estate: per cercare delle soluzioni più economiche e altrettanto valide dal punto di vista tecnico: sostanzialmente delle altre tutine che non fossero la therasuit, di quelle che cambia un elastico e quindi il nome e il brevetto, detto in termini molto ma molto terra terra. Le abbiamo cercate in mezzo mondo e le abbiamo anche trovate: il che ci permetteva di risparmiare circa 10 mila euro e avere un corso migliore. Almeno in teoria.
Perché poi, in pratica, dopo mesi di contatti, eravamo un po’ sempre fermi a risposte evanescenti, senza dettagli burocratici, senza risposte che denotassero una vera competenza riabilitativa nel campo, come se non sapessero nemmeno bene loro cosa volevano fare. Per cui non ci siamo più fidati e abbiamo nuovamente ripiegato sugli americani: che invece sono chiari, rispondono subito, hanno un sistema organizzato per la vendita del materiale e il corso stesso.
Il loro problema, se così si può chiamare, sono i prezzi. Che probabilmente sono equiparati a dei parametri che non sono i nostri, ma è così e basta.
Per cui: la tizia  verrà a metà dicembre e vuole 9000 dollari solo per il corso di 5 giorni, che ci permetterà di formare fino a sei terapisti; in più ovviamente tutto il materiale, tute e gabbia, sostanzialmente. Ovvio che non possiamo farcele in casa, che serve del materiale omologato, per lavorare con il pubblico.
In più, bisogna provvedere al volo della tizia e a vitto e alloggio, cosa che davamo per scontata; però lì ci sono un po’ cadute le braccia. Perché ci hanno detto che la tizia preferisce prenotarsi tutto lei e poi mandarci il conto: e a quel punto, gentilmente, le abbiamo messo dei paletti. Ok, scegliti il volo che vuoi, ma che non superi i 1000 euro: che non le venga in mente di viaggiare in business. L’hotel preferiamo sceglierlo noi: con la motivazione ufficiale che saremo nel nord ovest italiano, a dicembre, potrebbe esserci la neve, c’è moltissimo traffico intorno a Torino ed è meglio che ci pensiamo noi a scegliere un posto vicino perché conosciamo la zona.
Che non le venisse in mente di stare in piazza San Carlo per godersi la downtown e le luci natalizie. Allora hanno accettato, ma dobbiamo prima mandare il link dell’hotel per approvazione.
Diciamo che ci serve proprio e che è importante, altrimenti ci sarebbe da essere poco gentili, diciamo così.
Comunque: abbiamo fatto un conto che arriveremo a circa 26 mila euro, moneta più, moneta meno.
Però è un traguardo importante.
Adesso sistemiamo tutti gli ordini del materiale e i bonifici e poi cerchiamo di metterci a tirare su dei soldi per coprire un po’ di spese: perché comunque l’obbiettivo è sempre quello di finanziare le terapie.
Diciamo che a questo punto abbiamo in mano dei dati concreti e degli accordi firmati; insomma, niente di evanescente!!!!!!!!!! E la sottoscritta, che di solito non riesce ad organizzare di più di un pasto, per portarsi avanti si sta già agitando.
Mi ero dimenticata di una roba: che abbiamo da un po’ di giorni aggiornato il contatore fondi di Fabullo. Ragionavamo di questi tempi, sentendo le notizie, che ci riusciamo noi ad avere dei bilanci trasparenti che siamo delle rape: e lo stesso non si può dire degli alti vertici organizzativi del nostro Belpaese….
Buona giornata.
Angela

2 commenti:

Bubietta ha detto...

Forza Fabullino!!!! Speriamo che il malessere legato al frisium passi alla svelta e che tu ritorni pimpante come prima!

BOOG ha detto...

Forza Fabullo!!
SuperMagaIncrocio perché Fabullo ritorni in forma smagliante.