Vabbè.

Vabbè. Quello che tanto mi spiace è vedere come Fabullo venga un po’ poco capito. Ovvio, la dottoressa lo vede tre volte scarse all’anno, non è che possiamo pensare che lo conosca. E con noi è sempre gentile; ma, quando si stupisce di certe cose che fa, mi viene proprio da dire che non creda a quello che le raccontiamo, che pensi che siamo degli esauriti senza senso e che sia gentile per buona educazione.

Per esempio giovedì è successo più volte che Fabullo ascoltasse i discorsi e intervenisse a modo suo. Tipo: parlando con la dottoressa e le infermiere: adesso che andiamo a casa... e lui che era apparentemente perso tra i fatti suoi ha iniziato a salutare e a dire A casa. E tutti stupiti: ma allora capisce!!!! E a noi cadono le braccia.

Oppure: signora, Fabio fa la fisioterapia con lei? No, con me si rifiuta, permette a malapena che lo mobilizzi.

Davvero? Ma fa questo collegamento? Che lei è la mamma e quindi non deve fare la fisioterapista?

Posso mettermi a urlare, per favore? Me lo fate fare?

Non dico che sia determinante: però mi chiedo quanto si scommetta su di lui.

Vabbè.

La Michi aveva qualche compitino da fare, ma proprio roba da niente: così se li è tolti in un’ora e oggi se ne va dai cavalli tutto il giorno, ora la sveglio e ci prepariamo ad essere a Ivrea per le otto. Ne approfittiamo finchè ha poco da fare, così può stare all’aria aperta e le fa bene.

Fabullo ricomincia oggi la logopedia.

E basta.

Buona giornata.

Angela