Siamo stati alla festa

Ieri la Michi ha trottato veramente come un cavallino tutto il giorno con le amichette. Il tempo era bello, le strade chiuse al traffico, un bel po’ di gente con cui chiaccherare e salutare, le bancherelle e via. Erano poi un duecento metri scarsi di strada, ma penso li abbia fatti tremila volte. E c’erano anche le bancherelle dei bambini, che vendevano i loro giocattoli e i loro libri. Ovvio che se li sono comprati tra loro, così sono sempre quelle le cose che girano.

C’era anche LA PAOLA, ci mancherebbe. Il suo pargolo, in fase edilizia, mi ha spiegato tutto sulla malta refrattaria o una roba così: ovvio che non so nemmeno cosa sia, è anni luce più avanti di me. E la pargola voleva comprare una trappola per i topi, che vendevano altri due pargoli comitateschi, e giuro che non glielo avevo suggerito io, giuro. Ma LA PAOLA ha detto NO. Era proprio così, un no in stampatello maiuscolo.

Fabullo ha scelto una jeep blu e un trattore rosso. Lui invece non so quanto si sia goduto la giornata: siamo usciti ad intervalli, per non stancarci troppo. Però ormai sta seduto davvero troppo male su questa carrozzina, per cui è tutto troppo difficile.

Abbiamo già sentito l’asl e ora il nuovo tecnico e la dottoressa si metteranno in contatto per vedersi e concordare gli ausili nuovi, speriamo non ci siano troppi tempi morti. Ieri è stato davvero un po’ triste: Fabullo mi sembrava contento di vedere la gente e salutare, ma poi cadeva da tutte le parti e si è stancato in fretta.

Però, ad un certo punto, tra la gente, l’ho sentito fare Tsssààào. E allora guardo e dalla parte opposta, piccolina e quasi invisibile, passava una sua compagna di scuola. E lui l’aveva vista e salutata. Che bravi questi bambini.

Questa sera andiamo alla riunione per le scuole medie, in cui ci verranno comunicati la sezione, gli orari, gli ultimi dettagli. La Michi non capisce più niente.

Buona giornata.

Angela