giovedì 25 ottobre 2012

Facciamo che.



Facciamo che oggi non mi lamento, per una volta.
Il piedino va sempre un po’  meglio, io non avrò pace finchè non lo rimettiamo in piedi, tutti i giorni mobilizziamo tutto ma  non è la stessa cosa. Ovviamente non è la stessa cosa non solo per i piedini, ma per tutto ciò che ci sta sopra, anche colonna e quant’altro.
Vabbè. Resoconto fatto e non mi lamento, l’ho promesso. Ieri siamo andati da Stefy a fare la tecar: gita rapida, perché La Stefy, oltre a occuparsi ad oltranza di noi, ogni tanto deve anche lavorare!!!!
Oggi invece vi racconto della Franci, la nostra Franci dico, quella del blog. Quella 25enne (e lì, per una volta…) troppo avanti. Insomma, utilizzo assoluto del blog per fini personali per dirvi di andare sul blog della Franci: Pollicina.net.
Perché sta lavorando duro per promuovere l’iniziativa Muoviti tu che puoi – Due settimane per la SMA. E racconta e spiega e testimonia tante cose, tra cui le storie di tanti bambini con gli occhi grandi.
Quelle storie in cui si vorrebbe dire tante cose, e poi invece si tace e si pensa.
Mi permetto un commento solo, uno: che dietro agli occhi grandi e felici di un bambino con la SMA c’è una famiglia che lavora sempre, minuto dopo minuto sempre sempre.
Io penso che questo dovremmo sempre ricordarcelo tutti: soprattutto noi (e mi ci metto dentro, che non si possa dire che parlo senza sapere com’è al di là della barricata) operatori. Parlo di terapisti, ma anche insegnanti, educatori, assistenti: quando ci lamentiamo che il nostro è un lavoro duro fisicamente e mentalmente, con un grande carico psicologico e la frustrazione di fare troppo poco perché non ci vengono concessi i tempi e i modi. Quando non è un alibi, è indubbiamente tutto vero: però non diciamolo alle famiglie coinvolte. Perché un lavoro con la disabilità, nobile e faticoso e magari svolto in condizioni impossibili, rimane un lavoro: che dopo un po’ di ore finisce, che ha delle pause settimanali e annuali. E potremmo essere abbastanza adulti da riuscire a staccare il cervello.
Invece la famiglia, o il diretto interessato, le ferie non le hanno mai. E se riescono a staccare qualche ora, la usano per riposare un po’, ma da questo a staccare la spina ai pensieri qualcosa ci passa.
E quindi: leggiamo le storie di questi bambini e ricordiamocene quando facciamo la fatica di correre perché altrimenti perdiamo l’autobus, noi che possiamo.
Buona giornata.
Angela

6 commenti:

Paola ha detto...

La Franci e' una grande... e non si puo' non mandare un solo sms quando la pubblicità viene fatta da una diva del blog come lei... se ne mandano 3 (mi piacciono i numeri dipsari....) e per le tue parole, cara Angela, credimi io le ho tutte stampate ben chiare nella mente... sono di una verità assoluta che purtroppo qualcuno deve toccare con mano ogni giorno 24 ore di ogni singolo giorno.... e maremma... spesso invece che essere facilitati nella loro dura vita quotidiana si trovano dei muri di gomma che fanno diventare tutto quanto ancora piu' difficile e duro.
Bada bene... ho detto solo maremma (un po' per omaggiare la mitica Bubietta... ma soprattutto per ricordare che sono di stampo oxfordiano... avete carta bianca per immaginarvi quello che in realta' avrei voluto scrivere...)
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Don Paulo ha detto...

Brava la Francy,
bisogna imparare a non scappare di fronte a queste realtà ma sopprattutto a guardarle negli occhi,

un Oxfordiano

Francesca ha detto...

Io vi ringrazio, ringrazio in modo particolare voi 2 Angela e Paolo perché avete i vostri pensieri, che non sono pochi, ma lottate anche per gli altri bambini e le altre famiglie, e non solo a parole!!!
Io non faccio niente, davvero niente, io assorbo come una spugna (forse senza neanche averne il diritto) da tanti genitori e bambini e mi arricchisco!
Vi ringrazio di cuore...

Bubietta ha detto...

I pensieri e gli incroci, oltre che a Fabio, sono sempre indirizzati anche alla Famiglia Aimo. Sempre. Perchè sappiamo benissimo che dietro ad un bambino disabile c'è SEMPRE una famiglia che lotta tutti i giorni, 24 ore su 24 senza sosta e con il cervello sempre occupato in pensieri.
Per questo seguiamo il blog, per dare anche un minimo di sollievo ed un microspopico aiuto psicologico. Per farvi sapere che non siete soli e che siete sempre nei nostri pensieri.
FORZA SUPER FAMIGLIA AIMO

BOOG ha detto...

Grandissima Francesca!!!!
SuperMegaIncroci per il piedino di Fabullo che continua a migliorare!!!
FORZA E CORAGGIO FAMIGLIA AIMO!

Liliana ha detto...

Di fronte alle persone che ogni giorno lottano per tutto ciò che è normale e scontato per la maggior parte di noi, non si può che avere ammirazione e imparare da Fabullo che ogni piccola conquista é una gramde vittoria. E lui vincerà più di tutti noi.