Quando una è piaga....

Sapete quel famoso camion, quello grosso che ogni tanto passa e ripassa, sulle unghie sui capelli sugli ossicini minuscoli che sembrano esistere solo proprio perché quello lì ci passi sopra?  Ecco, è tornato e mamma è un rottame, madresanta,  e anche una piaga cosmica.

Mi sa che il problema principale è che non riesco a dormire, che non è propriamente una cosa da me, che di solito potrei addormentarmi  pacifica anche al luna park. Mi sa che, dopo tutte le notti in ospedale passate a sforzarsi di non dormire secco per essere pronti ad alzarsi, ora faccio fatica a riprendere il giro e a stare lì tranquilla.

Sarà anche un po’ normale, ma ormai siamo a casa da una settimana, quindi che piaga d’Egitto, diciamocelo pure. Solo che poi le giornate sono lunghe e faticose, poi la sera ho ancora più sonno e non si dorme e il giorno dopo è ancora peggio. Uuuuuhhhhh, che rugna.

Ieri Fabullo ha fatto un nuovo sciopero della fame a pranzo. Poi si è rifatto a cena quando, dopo la minestra, ha chiesto l’insalata e ne ha mangiati due piattoni. Quello che ha, è che è uno con cui non ci si annoia, per la carità, uno non sa mai cosa può combinare.

Però è la solita storia, che uno si annoierebbe anche talvolta, come dire, minestrina col dado e pantofole meste.

Sicuramente se andasse a scuola sarebbe meglio, sarebbe più contento: solo che non siamo mica tanto convinti, è pallido come un cencio e mica tanto in forma. Non sappiamo tanto cosa fare. Oltretutto continua ad esserci un tempo instabile, ieri sembrava bello, ieri pomeriggio c’era un vento da portar via  e tutto grigio, stamattina sembra Ognissanti. Non lo so.

Stamattina gambe in spalla perché andiamo a fare le vibrazioni. E al pomeriggio proviamo a riprendere la fisio e vediamo un pochino.

Buona giornata.

Angela