Tagliatelle e sofficini.

Buone notizie, alleluia alleluia: ieri Fabullo a scuola si è mangiato tagliatelle e sofficini.

Poi in fisioterapia con Dami ha fatto una scena da lamentazione greca (massì, facimmo a tragedia, ha sentenziato Dami da buon napoletano!!!); però alla fine ha lavorato, almeno un po’.  E poi l’abbiamo fatto camminare ed è stato molto ma molto bravo: ha fatto un pezzettino piccolo, ma molto bene.

Evvài. Notizietta, in fondo: ma almeno uno vede che è ancora capace di fare le cose.

Però era la notizia che ci voleva ieri: la mattina sono andata a Ivrea e ancora un po’ annegavo, tra vento e pioggia. Camminavo e pensavo a thè e copertine calde; sono tornata a casa da strizzare.

Poi al pomeriggio c’è stata la solita scena pietosa: tutti i parcheggi disabili occupati, gli ausili da scaricare, per fortuna in quel momento poca pioggia. Io mi metto dietro ad uno di questi simpatici tizi che poi arriva e sposta la macchina: simpatico no, ma si toglie e io riesco a sistemarmi e uno si accontenta già di non avere troppi problemi. Che tristezza, madre santa.

Un’altra mamma si mette invece dietro all’altro tizio, che stava lì da tempo immemorabile con le 4 frecce accese e non compare neanche per sbaglio. Se ne arriva bello bello quando arrivano i vigili e si mette a trattare malissimo le mamme in questione. Senza parole. Mi aspettavo un tantino in più di partecipazione da parte dei vigili: del tipo, veda dove si è posteggiato e cerchi almeno di stare zitto. Invece hanno sì chiesto i documenti e tutto quanto, ma poi ci hanno spiegato che è meglio non attaccare briga con certe persone. Vabbè. Come passare sempre per degli isterici e basta.

E’ che uno arriva a sera un tantino stanco, dopo queste storie quotidiane.

Veramente, meno male che poi Fabullo ha camminato bene e ieri sera riuscivo a pensare a quello.

Qui piove piove e ancora piove. E anche tanto.  Riscaldamento acceso.

Buona giornata.

Angela