Pensieri sparsi.

 Non so se leggere dei migranti in mare mi fa più arrabbiare o venire solo un’immensa tristezza. Sempre sempre sempre le stesse parole e basta. Le discussioni eterne sulla necessità o meno di accoglierli, quando forse il problema sarebbe un tantino un altro. Gli stessi discorsi delle alte sfere più o meno lontane.

Chi lo sa se uno ci rimane particolarmente male perché, alla fin fine, per le varie vicende della vita, è passato nel gruppo degli sfigati, quelli che si guardano sempre da lontano e con taaaaanta simpatia e tenerezza, finchè poi noi non capita. E quindi ci si sente partecipi delle vicende degli ultimi di questa terra per quello.

Oppure sarebbe meglio non leggere più i giornali la mattina, che è quello che mi ripropongo sempre. Però adesso salto a piedi pari le storie politiche, che veramente fanno piangere sul serio per altri motivi, ma non sapere nulla forse non è nemmeno giusto, vuol dire giocare dalla parte sbagliata. D’altra parte, viene comunque da chiedersi ciò che si legge che versione è dei fatti, quindi forse non bisogna nemmeno tanto sentirsi come quelli impegnati ad informarsi.  Soprattutto quando ci sono i barconi e di fianco le vicende rosa di calciatori vari.

Ma stamattina marca sull’intellettuale pensieroso? Dice LA PAOLA. Ma chissà. Forse è perché tutte le volte che capita qualcosa di un po’ così, tipo il bambino con mamma con sandali meravigliosi, ci metto sempre un attimino a disturtugliarmi, a respirare e lasciare andare. Perchè poi lo so che non sono queste le cose importanti, eccetera eccetera eccetera. So sempre tutto benissimo; solo che ogni volta non me lo ricordo, e l'amnesia in questione implica poi un notevole dispendio di energie che ci si mette un pochino a recuperare.

Invece manifesto la mia grandissima solidarietà a Donna Paola da La Spezia. Ultimamente in un raptus di ordine ho buttato via il tappino dell’ampolla dell’areosol. Per cui mi sono messa a cercare di acquistare il ricambio, ma non ero sicura di ciò che trovavo, perché non mi sembrava più lo stesso modello e non ero sicura fosse compatibile.

Per cui ho scritto alla ditta per avere informazioni su che cosa ordinare per non sbagliare: e ho contato l’intera storia. Che ho fatto ordine, che ho buttato via, che fare ordine non ha evidentemente senso, che però ero stata brava perché avevo buttato nel cestino della plastica e poi l’avevo prontamente svuotato.

Tutto ciò ho raccontato.

Così la ditta in questione mi ha fatto arrivare una bella bustina a bolle con dentro il tappino in omaggio.

Ma perché hanno apprezzato la buona volontà e le capacità organizzative nella raccolta differenziata. Ovvio, dice LA PAOLA, come no, oppure sono persone sensibili nei confronti di un’eventuale mentecattaggine.

E basta. Fabullino è stato molto bravo a scuola con la scrittura. Disperato bisogno di buone novità. Che noiosa.

Buona giornata.

Angela