lunedì 12 maggio 2014

Ve la conto solo oggi.



Adesso ve ne conto una che è successa un po’ di giorni fa. E non l’avevo contata perché dovevo farmela passare o starci meno male che dir si voglia. Guardare le cose da un pochino di distanza, per intenderci. Non che adesso abbia accumulato saggezza, per carità.
Allora: venerdì dopo la logo siamo tornati presto e ho portato la Michi a comprare il regalo di compleanno, quello di marzo!!!!
Voleva andare in un paio di librerie di Ivrea: tempo splendido, partiamo con Fabullo.
Prima libreria, complicazioni logistiche, ma le solite: gradini, scatoloni, roba in mezzo. Ma non importa, uno a quelle robe lì ci ha fatto il callo alle mani ai piedi e forse anche ai capelli: tristezza rassegnarsi a quelle robe lì, ma non si può sempre fare le piazzate davanti ai bambini. Stavamo comprando un regalo. E poi sono stati tutti gentili, e ci siamo messi nella stanza dei bambini, Michi sceglieva e io leggevo con Fabullo.
Seconda libreria: c’erano parecchi bambini che guardavano i libri, insomma, una roba divertente. Solo che quelli scaffali lì stavano in una parte inagibile per noi, pensata con degli spazi piccoli in cui non entravamo.
Non importa. Respiro profondo. Sorriso d’ordinanza. Michi che voleva scappare, invece che comprarsi il regalo di compleanno con tre mesi di ritardo. Michi guardati i libri tranquilla e noi siamo qui che ti aspettiamo. E ci siamo messi in un punto un po’ largo, in cui passavamo, a leggere il mitico Al Volante sempre in borsa.
Finchè arriva un bambino, che era un po’ che ci guardava, prende per mano la mamma: bellissima, abbronzata, con dei sandali spettacolari, da lasciarci gli occhi e mezzo litro di saliva, e, purtroppo, anche le unghie quando bisogna spingere le carrozzine e sulla ruota antiribaltamento ci si spaccano i piedi.
Mamma, mandalo via quel bambino, è cattivo. La mamma in questione voleva morire. La Michi non ha sentito, meno male. Fabu ha chinato la testa. Io non lo sapevo bene cosa fare, e ho scelto di mettermi gli occhiali da sole e concentrarmi sul giornale. Mi hanno sempre interessato i prezzi delle Porsche, d’altra parte.
E basta. Punto. Sono già passate un po’ di notti con i carri armati che camminano sulle ossa e svariati litri di thè. E ieri ho cucinato le crostatine e quindi oggi le abbiamo per colazione. Con il thè alla vaniglia che finisco ora e metto su quello al pompelmo. E ieri è arrivata la tempesta di vento, per cui è asciugata la qualunque: adesso applico la Teoria del Caffè sul Patio e vado a ritirare e a ristendere, al massimo se Boog in fondo in fondo alla pianura trova calzini in numero dispari e spaiati, ovviamente, saranno i nostri, che mammasantissima quanto vento c’era.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

BOOG ha detto...

Forza Fabullo che continui a migliorare!!!
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Boog I ha detto...

Limone=Torrone.
Mi sono fatto un nodo al naso per Novembre (nuova Produzione del torrone).

Nonna Roby ha detto...

Possiedo soltanto
Una piccola goccia di amicizia,
ma te la offro.
Se ti offro del denaro,
tu ti rallegri,
ma dopo un po’ di tempo,
il denaro scompare.
L’amicizia invece
Non conosce fine, poiché l’amore
Viene da Dio.
Se ti offro del cibo, tu ti rallegri,
ma dopo un po’ di tempo,
tu non hai più nulla.
L’amicizia invece
non conosce fine,
poiché l’amore viene da Dio.

Canto haitiano
(dal settimanale evangelico “Riforma”)