Adesso ve ne conto una che è successa un po’ di giorni fa. E
non l’avevo contata perché dovevo farmela passare o starci meno male che dir si
voglia. Guardare le cose da un pochino di distanza, per intenderci. Non che
adesso abbia accumulato saggezza, per carità.
Allora: venerdì dopo la logo siamo tornati presto e ho
portato la Michi a comprare il regalo di compleanno, quello di marzo!!!!
Voleva andare in un paio di librerie di Ivrea: tempo
splendido, partiamo con Fabullo.
Prima libreria, complicazioni logistiche, ma le solite:
gradini, scatoloni, roba in mezzo. Ma non importa, uno a quelle robe lì ci ha
fatto il callo alle mani ai piedi e forse anche ai capelli: tristezza
rassegnarsi a quelle robe lì, ma non si può sempre fare le piazzate davanti ai
bambini. Stavamo comprando un regalo. E poi sono stati tutti gentili, e ci
siamo messi nella stanza dei bambini, Michi sceglieva e io leggevo con Fabullo.
Seconda libreria: c’erano parecchi bambini che guardavano i
libri, insomma, una roba divertente. Solo che quelli scaffali lì stavano in una
parte inagibile per noi, pensata con degli spazi piccoli in cui non entravamo.
Non importa. Respiro profondo. Sorriso d’ordinanza. Michi
che voleva scappare, invece che comprarsi il regalo di compleanno con tre mesi
di ritardo. Michi guardati i libri tranquilla e noi siamo qui che ti
aspettiamo. E ci siamo messi in un punto un po’ largo, in cui passavamo, a
leggere il mitico Al Volante sempre in borsa.
Finchè arriva un bambino, che era un po’ che ci guardava,
prende per mano la mamma: bellissima, abbronzata, con dei sandali spettacolari,
da lasciarci gli occhi e mezzo litro di saliva, e, purtroppo, anche le unghie
quando bisogna spingere le carrozzine e sulla ruota antiribaltamento ci si
spaccano i piedi.
Mamma, mandalo via quel bambino, è cattivo. La mamma in
questione voleva morire. La Michi non ha sentito, meno male. Fabu ha chinato la
testa. Io non lo sapevo bene cosa fare, e ho scelto di mettermi gli occhiali da
sole e concentrarmi sul giornale. Mi hanno sempre interessato i prezzi delle
Porsche, d’altra parte.
E basta. Punto. Sono già passate un po’ di notti con i carri
armati che camminano sulle ossa e svariati litri di thè. E ieri ho cucinato le
crostatine e quindi oggi le abbiamo per colazione. Con il thè alla vaniglia che
finisco ora e metto su quello al pompelmo. E ieri è arrivata la tempesta di
vento, per cui è asciugata la qualunque: adesso applico la Teoria del Caffè sul
Patio e vado a ritirare e a ristendere, al massimo se Boog in fondo in fondo
alla pianura trova calzini in numero dispari e spaiati, ovviamente, saranno i
nostri, che mammasantissima quanto vento c’era.
Buona giornata.
Angela
3 commenti:
Forza Fabullo che continui a migliorare!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Limone=Torrone.
Mi sono fatto un nodo al naso per Novembre (nuova Produzione del torrone).
Possiedo soltanto
Una piccola goccia di amicizia,
ma te la offro.
Se ti offro del denaro,
tu ti rallegri,
ma dopo un po’ di tempo,
il denaro scompare.
L’amicizia invece
Non conosce fine, poiché l’amore
Viene da Dio.
Se ti offro del cibo, tu ti rallegri,
ma dopo un po’ di tempo,
tu non hai più nulla.
L’amicizia invece
non conosce fine,
poiché l’amore viene da Dio.
Canto haitiano
(dal settimanale evangelico “Riforma”)
Posta un commento