venerdì 27 giugno 2008

La forza dentro di noi.

Magari questo non è proprio il post con cui iniziare la giornata ridendo, ma è di nuovo uno di quelli che devo scrivere altrimenti mi rimane un pò sullo stomaco. Post a effetto terapeutico insomma, mooolto meglio di uno psicanalista!!!!!!
Spesso mi chiedono cosa penso di Fabullino da fisioterapista: domanda che mi manda in crisi completa, perchè stare su entrambi i fronti parlando del proprio bambino è roba da diventare schizofrenici. E così non riesco a rispondere, perchè dovrei pensare troppo. Però una cosa la so.
Da fisioterapista so che ho visto tanti pazienti che sarebbero andati molto meglio se fossero stati trattati bene a lungo e non solo per i 60 giorni classici e poi facciamo qualche ciclo ogni tanto perchè è quello che concede l'asl.
E poi ne so un'altra: che se tornerò a fare la fisioterapista...
Da capo: quando tornerò a fare la fisioterapista rivedrò completamente il concetto delle informazioni da riferire al paziente, quello che ci insegnano a scuola e ci ripetono ogni giorno: non dara mai adito a illusioni, per non prendersi responsabilità sul futuro. E invece è vero che non bisogna raccontare bugie, ma neanche togliere la possibilità di avere dei pensieri positivi di speranza: ci sono tante cose che non sappiamo; oggi facciamo i professionisti che misurano tutto per avere dei dati da pubblicare: però ci dimentichiamo che la forza che una persona ha dentro di sè nessuno la può quantificare, è una forza che nasce dall'avere dei pensieri positivi e che, comincio a pensare, abbia un grande potere, di far girare le cose in un modo invece che in un altro. E chi lavora con gli ammalati dovrebbe assecondare questa energia che hanno le persone e non distruggerla.
Ecco, l'ho detto: spero di non avervi aggrovigliato le budella!!!
Buina giornata a tutti.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione sul fatto che si lavora proprio solo per pubblicare dei dati, bisognerebbe che cifosse una maggiore attenzione a quello che sono le persone, a quello che vivono.
Per questo assioeme al mio professore di pedagogia abbiamo parlato di genitorialità responsabile e di gruppi di ascolto fra genitori, che secondo la pedagogia sono utilissimi perchè le mamme e i papà si sostengono a vicenda.
ciao...... tiziana

Anonimo ha detto...

Cogli questo piccolo fiore
e prendilo. Non indugiare!
Temo che esso appassisca
e cada nella polvere.

Non so se potrà trovare
posto nella tua ghirlanda,
ma onoralo con la carezza pietosa
della tua mano -e coglilo.

Temo che il giorno finisca
prima del mio risveglio
e passi l'ora dell'offerta.

Anche se il colore è pallido
e tenue è il suo profumo
serviti di questo fiore
finchè c'è tempo - e coglilo.

Rabindranath Tagore

Anonimo ha detto...

Poveri esseri umani!
Sembrate tutti dei Robot,
agite sotto l'impulso teleguidato,
non avete più un cuore, un'anima.
Credete di sapere ogni cosa
e agite senza ribellarvi, i vostri pensieri sono comandati, ordinati e condizionati.
Poveri esseri umani!
Se ancora avete un cuore e un'anima,
non lasciatevi dominare, perchè il mondo ha ancora bisogno di essere aiutato dal cuore e dalla mente umana,
verso il bene universale.

Poesie di Laura

Anonimo ha detto...

Ok, Fabullo è andato da Vanda:
Boog, ci sei? Mettiti una mano sulla coscienza e dimmi tutta la verità. Ma il Comitato ti ha dato l'incarico ufficiale di farmi da Assistente Sociale? Perchè in effetti ne ho proprio bisogno!!!!!!

Anonimo ha detto...

Sto cercando una
risposta, anche se
già ce l'ho.
Ho tanti pensieri,
riflessioni e
sogni che
non moriranno mai.
Io vivo nella speranza,
di un nuovo sorriso
che mi accarezzi,
le vie del mio
cuore.

Anonimo ha detto...

Domani sabato 28 Giugno 2008 Fabullo deve andare dalla logopedista (meglio se con la maglietta con le maniche tagliate).
Oggi taglio di capelli per Angela (chi vuole può pregare).

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con il post odierno... ne ho le prove!
Pensare positivo aiuta, aiuta l'umore e quindi la qualità della vita non sempre generosa, ma aiuta anche nella concreta realizzazione dei progetti, di tutti i progetti, specialmente quelli più impegnativi e, per certi versi più "arditi".

Pensare positivo, insomma, credo porti fortuna e attorno a Fabio e famiglia c'è una tale concentrazione di PENSIERO POSITIVO che ....

Forse non è un concetto proprio scientifico, ma certamente empirico, ve lo assicuro!

Anonimo ha detto...

... e poi ricordate che l'Autorità è bravissima a fare gli chignòn, ad educare i gatti e a ballare Gioca Jouer: quindi è attendibile.

Anonimo ha detto...

"Noi corriamo verso noi stessi e, per ciò stesso, siamo l'essere che non può raggiungersi."

Sartre,"L'essere e il nulla"

"La speranza, la più umana di tutte le emozioni"

Anonimo ha detto...

vi riporto una bellissima fiaba che ho letto in un blog qualche sera fa e che credo abbia un significato profondo...molto vicino a mio parere al tema del post di oggi!



Le due rane

Un gruppo di rane stavano viaggiando attraverso la foresta quando due di loro caddero dentro una buca profonda. Quando le altre rane videro quanto era profonda la buca, suggerirono a quelle finite lì dentro che erano spacciate.

Le due rane ignorarono i commenti e cercarono di saltare fuori dalla buca con tutte le loro forze. Le compagne nel bosco continuavano a dire loro che era inutile tentare di saltar fuori, perché tanto erano spacciate. Alla fine, una delle due rane si rassegnò alle predizioni delle compagne e smise di cercare di uscire. Estenuata, morì.

L’altra rana continuò a saltare più forte che poteva. Ancora una volta, la folla di rane alla cima della buca gridava di rassegnarsi, smettere di soffrire e lasciarsi morire. La rana saltò con ancora maggior forza e alla fine ce la fece ad uscire.

Quando fu fuori, le altre rane le chiesero, "Ma non hai sentito quello che ti gridavamo?". La rana spiegò loro che era sorda. Pensava che le sue compagne, per tutto il tempo, la stessero incoraggiando.

La storia ci insegna due lezioni:

1. C’è potere di vita e di morte in ciò che diciamo. Una parola incoraggiante a chi sta perdendo la speranza può aiutarlo a tirare avanti e continuare a lottare.

2. Una parola distruttiva a chi sta perdendo la speranza può essere quello che serve per farlo definitivamente arrendere.

Il mondo che ci circonda quando siamo bambini può forgiare la nostra capacità di reagire alle situazioni difficili e di perseverare nonostante le condizioni avverse. Situazioni familiari, culturali e ambientali diverse possono renderci arrendevoli e pessimisti piuttosto che tenaci e focalizzati sulle possibilità.

In quale ambiente familiare sei cresciuto? Gli adulti nella tua famiglia, i maestri a scuola, gli altri bambini con cui giocavi ti infondevano fiducia nelle tue capacità, sostenendo i tuoi sforzi e dimostrando di credere che potevi farcela oppure ti scoraggiavano minimizzando i tuoi sforzi, sottolineando i tuoi punti di debolezza e suggerendoti di lasciar perdere?

In quale modo, ora, sei tu a scoraggiare chi ti sta intorno (o addirittura te stesso!), ad usare parole demotivanti, a concentrarti sulle difficoltà e sulle possibili conseguenze negative?

Poni attenzione a quello che dici.

Offri energia vitale a te stesso e a coloro che attraversano la tua strada. Molte volte è difficile comprendere che una parola incoraggiante può avere degli effetti tanto positivi. Chiunque può parlare in modo da privare qualcuno dello spirito che serve per affrontare tempi difficili. Diventa speciale la persona che si prende il compito di incoraggiare gli altri.


testo preso da questo blog:
http://www.youandus.altervista.org

Anonimo ha detto...

Allora, io e Fabullo andiamo a Ivrea dal tecnico ortopedico per le scarpe (la storia infinita). E' appena passata la Vecchia Gloria per il caffè nella sua tazza personale, ha chiamato Ale e passa al nostro ritorno. Con Paola ci siamo già sentite 800 volte, Robi aveva parlato con Paola e Gloria, Paola aveva già parlato con Sara ... Il Comitato ha la dote dell'onnipresenza. Il vicepresidente direbbe che più che una dote è una minaccia.

Anonimo ha detto...

LA FORZA DEL PENSIERO POSITIVO.


Il Pensiero Positivo nasce come esigenza di modifica e di miglioramento della qualità della vita che può avvenire in noi attraverso l'ossevazione dei nostri pensieri.
La nostra mente lavora in continuazione seguendo degli schemi appresi dall'ambiente circostante, famiglia, scuola, lavoro, amicizie. Spesso però questi schemi causano un pensiero limitante che può produrre anche degli stati di sofferenza in quanto non offrono degli spunti positivi riguardo alla vita.
Quante volte la sera di ritorno dal lavoro, o comunque al termine di una giornata si passa in rassegna quello che è successo ma di questo si ricorda solo gli eventi negativi, di tensione?
Anche questo è uno schema, pensare alle sole cose negative, e come schema può essere sostituito da uno migliore e più "CREATIVO" per la nostra esistenza.
Questi appunti sul modo di pensare sono una considerazione e non una critica a noi stessi. Uno dei concetti essenziali consiste nell'amare noi stessi, per quello che siamo, considerando che ogni cosa che abbiamo fatto fino ad ora era la migliore che potevamo fare in quel momento in base all'esperienza maturata.
Accettare questo ci permette di non autocriticarci, e di far giungere una maggiore consapevolezza di prosperità della nostra vita.
I PUNTI DI FORZA
"Io sono convinto di avere la forza di cambiare"

1 Ognuno di noi è responsabile delle proprie esperienze
2 Ogni nostro pensiero crea il nostro futuro
3 Ognuno di noi deve fare i conti con gli schemi mentali dannosi del risentimento, della critica, del senso di colpa e dell'odio per se stessi.
4 Sono solo pensieri e i pensieri si possono cambiare
5 E' necessario che ci stacchiamo dal passato e perdoniamo tutti compresi noi stessi
6 Le chiavi per un cambiamento positivo sono l'approvazione di sé e l'accetazione di sé nel momento presente
7 Il punto di forza è sempre nel presente.

Fonte: suonodiluce.com

Molti avranno visto "L'attimo fuggente" e ricoderanno la scena degli allievi che salgono sopra la cattedra per avere un altro punto di vista. Trovare altri punti di vista significa rendere creativo ogni nostro pensiero e ogni nostro istante.

Anonimo ha detto...

Ciao Fabullino bello! un bacio

Francy

Anonimo ha detto...

"Sii pronto in ogni momento a sacrificare ciò che sei in vista di ciò che potresti diventare"

Charles Dubois

Anonimo ha detto...

Siamo tornti ancora senza scarpe: Einstein era affascinato dallo studio dell'infinito; pensate avesse mai dovuto addentrarsi nei meandri dell'organizzazione sanitaria italiana!!!!!
Per fortuna tutto sia ffida alle persone di buona volontà e il tecnico ortopedico è una di quelle, che ci fa tornare domani per trovare una soluzione!!!!

Sta per arrivare Ale con le forbici: ha detto che non sa se le preghiere basteranno...concentratevi per favore

Anonimo ha detto...

Ale ha compiuto la sua opera. Vi dico solo che ha telefonato a Paulo Aimo per scusarsi. In realtà è stata brava!

Anonimo ha detto...

Se questa sera Paulo Aimo si da al vagabondaggio, vuol dire che le preghiere degli amici del blog, non sono bastate.

Anonimo ha detto...

Boog!!!! Voglio la verità!!!! Le mie amiche te l'hanno dato o no l'incarico? Di cui non mi lamento, intendiamoci.

Paulo Aimo stasera rientra tardi, ma ha voluto sapere se ho i capelli a spazzola. Beh, proprio a spazzola no....

Anonimo ha detto...

Nessun incarico.

Sono solo uno dei tanti lettori del blog che crede in un futuro migliore per Fabullo.

Anonimo ha detto...

caro boog...
comunque è vero che sono una stordita. Però non quanto dice il Comitato.