Noi amiamo la burocrazia.

Appunti di organizzazione del viaggio. Forse di disorganizzazione nella mia testa.
Ad esempio: il modulo di richiesta del visto. Ovviamente tutti i dati anagrafici e poi la risposta ad uan serie di domande: sei un terrorista? fai uso di stupefacenti? trasporti armi?
Secondo me vorrebbero chiedere se vuoi bene alla mamma, ti piacciono i fiori e mangeresti un bambino arrosto. Mi vengono in mente i racconti di quando i miei compagni di scuola andavano alla visita di leva!!!!
Però poi non si osano e allora ti chiedono: Chi ti dà i soldi per il viaggio?
Se immagini ogni domanda con il dito dello Zio Sam puntato addosso, in effetti, c'è di che sentirsi un pò intimiditi!!!!
Una volta ho regalato un ferro da stiro a Sara, quando si è sposata. Leggo le istruzioni e scopro che si può utilizzare anche per la stiratura verticale, ad esempio per le giacche, ma dentro la suddetta giacca non doveva esserci nessuno... giuro che c'era scritto!!! Ecco, le domande di 'sto modulo mi ricordano un pò quelle istruzioni lì. Prometto che non riferirò queste mie impressioni al Consolato, davvero.
Vabbè, sopravviveremo.
Poi, altro elemento fondamentale. Io ho una cinghia dei pantaloni che mi regalò mio padre a 14 anni (sempre l'altro ieri), che ha una fibbia di acciaio inossidabile.
Quando siamo andati a Napoli me l'hanno fatta togliere 900 volte.
Quindi: o mi porto solo i pantaloni con l'elastico come i bambini o magari mi procuro una cintura un pò meno metallica.
Appena il Comitato leggerà questo post convocherà una riunione per avvallare la mia infermità mentale. Quindi, come al solito, sincronizzate gli orologi.
Buona giornata a tutti.