Fabullo in un posto davvero speciale.

Questa non è la prospettiva migliore per fotografare la Sacra di San Michele, perchè per vederla bene è meglio riprenderla da lontano. Qui però rende tutta la sua imponenza.
La storia è lunga e affascinante. dal momento in cui si racconta che fu proprio l'Angelo Michele a volerla su questo monte e il Vescovo disse che non era necessario consacrarla, perchè lì erano già passati gli angeli...
E' una storia lunghissima che parte prima dell'anno mille e che vede la costruzione successiva di 5 chiese: la quarta si intuisce ancora, perchè è il "fondo" della quinta, il cui asse longitudinale ad un certo punto devia ad angolo; poi la quinta chiesa ha i soffitti a volta,mentre nel resto della quarta si vedono le capriate in legno.
Ma quello che mi sconvolge tutte le volte è pensare che è costruita praticamente sul vuoto.
Si entra da quella porta che vedete in basso a destra, ma il pavimento della chiesa è la livello della curva rotonda dell'abside... e in mezzo c'è il niente. O meglio ci sono queste imponenti mura che sostengono la struttura e, entrati da quella porta, si trova una scala ripidissima tagliata nella roccia che è chiamata Lo scalone dei morti. Questo perchè lì una volta venivano esposti gli scheletri dei monaci. Comunque, chiunque, lo guardi e inizi a salirlo si chiede di sicuro se arriverà vivo in cima!!! All'inizio dello scalone c'è un pilastro, enorme, altissimo, che finisce sotto l'altare: ed è lui quello che sostiene tutto, la chiave di questa meraviglia.
Poi, all'interno della chiesa vera e propria, da sotto una delle colonne spunta la cima della montagna: "culmine vertiginosamente santo", a 962 metri.
Si cammina sul pavimento sapendo che sotto non c'è nulla, c'è l'enorme "caverna" che ospita lo scalone dei morti.
E tutto questo, poco dopo l'anno Mille. Pietra su pietra. Ma, a parte la fatica, a me colpisce sempre l'idea, il progetto. Una delle guide di ieri diceva che solo una grande Fede poteva permettere di pensare e portare a termine un'opera simile, con la consapevolezza che avrebbe retto nel tempo.
O chissà: forse è ancora più bello pensare che chi l'ha pensata questa consapevolezza non ce l'aveva affatto, ma portava avanti tutto guidato da un grande Pensiero, una grande Illuminazione, inspiegabile anche per se stesso.
Con Fabullo è stata dura. Lui è salito in ascensore, saltando lo scalone dei morti, perchè fatto in braccio era davvero pericoloso. L'abbiamo tenuto tanto in Chiesa, mentre gli altri completavano la loro visita, anche perchè lì si stava belli calducci. E' stato lì a fare tutti i suoi commenti tra mille anni di preghiere. Spero tanto che qualcuno si sia accorto di lui.
La Michi era entusiasta: non so quanto abbia colto della meraviglia tecnica, ma i bambini a loro modo capiscono tutto e l'atmosfera lì è davvero ineguagliabile.
Buona giornata a tutti.