domenica 15 luglio 2012

La domenica baltica


Ieri qui ha piovuto tutto dico tutto il giorno, a secchi. Sembrava ottobre, ma non quello dorato, quello che dopo tre giorni è bellechè novembre.
Ha calato un attimo a mezzogiorno, per cui aveva senso provare a mettere fuori la testa coperta dall’ombrello e sono andata a recuperare un po’ di frutta. In un posto che si chiama Netto, invece che andare al Biedronka, per vedere  delle facce nuove. Così mi sono addentrata nel quartiere di palazzi che c’è qui di fianco: quelli che fino a venti anni fa erano rigorosamente grigi e ora sono a righe arancioni e verdi o a grandi bolle blu e viola, giuro.  A ridosso dei palazzi, prima dei supermercati che sono arrivati dopo riempiendo i buchi liberi, ci sono dei piccoli chioschi, che formano una sorta di mercato: erano i negozi del prima dei supermercati, appunto. Ammettiamolo, è sempre interessante scoprire il mondo, però proprio dire che è pittoresco il quartiere dei palazzi è abbastanza dura.
Diciamo che ci si rende conto che, senza essere quelli gli stipendi da nababbo, abbiamo comunque sempre dato per scontato tante cose, ecco. Per esempio andare in un negozio e trovare praticamente tutto, almeno negli ultimi decenni. Sempre d’altra parte, lingua biforcuta che non sono altro, l’aveva ben detto quello là che i ristoranti sono sempre pieni perché siamo ricchi.
Per cui, visto il tempo da lupi quasi siberiani, siamo stati in casa tutto il pomeriggio dopo la terapia. Con la Michi ci siamo date al backgammon ad oltranza, non so quante partite abbiamo fatto, roba da incrociare gli occhi e vomitare. Al punto che poi Fabullo, che era lì con noi chiamava e chiamava e chiamava e noi gli dicevamo di piantarla un po’ di essere rugna e lui alla fine ha fatto la pipì addosso. Ben ci sta, sarebbe bastato guardarlo in faccia invece che fare quelle ipnotizzate dalle punte bianche e nere.
Siamo qui da soli da ieri pomeriggio, perché le altre famiglie si sono fermate solo una settimana. Oggi pomeriggio arriveranno altri due pazienti polacchi, un bambino ed un adulto. Noi cercheremo di uscire un po’: perché è vero che Fabullo deve riposare, ma penso che anche distrarsi un pochino faccia parte del riposo. Per cui, visto che siamo soli, abbiamo chiesto di pranzare presto per avere davanti un lungo pomeriggio.
Anche ieri Fabullo è stato un bravo bambino: in compenso abbiamo una novità da ieri sera. Un  orzaiolo in un occhio e visti i precedenti sto pensando di farmi cadere le braccia. Abbiamo già incominciato con gli impacchi, l’hanno sentito almeno fino a Danzica.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

rosalina ha detto...

caro piccino, l'orzaiolo da' fastidio.
Bravo Fabullino hai fatto bene fare la pipi'addosso, cosi imparano a fare le sorde, fatti valere.

BOOG ha detto...

Di Fabullo c'è nè uno tutti gli altri son nessuno!!
Povero Fabullo bambino inascoltato.
INCROCI INCROCI INCROCI.

Don Paulo ha detto...

Oggi ad Orio sole con un pò di vento, tutto sommato non si muore dal caldo, qui continuano le operazioni di pulizia generale!!!!